Una correlazione

donna-53 anni-altezza cm.166-peso kg 64
da circa dieci anni i livelli di colesterolo e trigliceridi sono assestati sui valori: COLESTEROLO TOTALE 318 mg/dL; COLESTEROLO HDL 48 mg/dL; TRIGLICERIDI 281 mg/L. Ho un'alimentazione varia e sana quanto più possibile (non bevo latte, non mangio latticini, frittura in media una volta al mese, uso esclusivamente olio extra vergine d'oliva come condimento, mezzo bicchiere di vino al giorno). Fumo e faccio poca attività fisica.
La nonna paterna era affetta da ipercolesterolemia.
Il medico di base mi ha consigliato l'assunzione delle statine che, per qualche mese ho preso riscontrando, di fatto, una diminuzione dei valori di colesterolo e trigliceridi che sono tornati entro i normali limiti.
Ho smesso di assumere le statine perché avevo dolori agli arti inferiori ed un diffuso senso di stanchezza; ho letto, inoltre, di pareri discordanti circa l'effettiva utilità di questo tipo di farmaco.
Dopo aver sospeso l'assunzione di statine, i livelli di colesterolo e trigliceridi si sono innalzati ai valori indicati all'inizio.
C'è una correlazione tra ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia?
Come mai l'alimentazione sana non riesce a contenere i livelli entro limiti accettabili?
C'è qualche spiegazione del perché i miei livelli di colesterolo e trigliceridi sono sempre alti?
Come fare per abbassarli?
grazie
[#1]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buonasera gentile utente, purtroppo come ha potuto vedere sospendendo la terapia i valori dei lipidi nel sangue sono ritornati troppo alti per non creare nel tempo un serio rischio cardiovascolare. Quando vi è una ereditarietà e una predisposizione familiare è difficile che la sola dieta possa tenere sotto controllo una severa dislipidemia.
Il fumo (quanto?) e la scarsa attività fisica fa decisamente il resto.
Il consiglio è quello di riprogrammare un controllo con uno specialista di malattie del metabolismo perchè possa offrirle alternative farmacologiche in quanto tali valori sono decisamente favorenti l'aumento del rischio cardiovascolare.
cordiali saluti

La consulenza è prestata a titolo puramente
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Dott. Stelio ALVINO

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Buonasera a lei dottore, anzitutto desidero ringraziarla per il tempo che ha voluto dedicarmi. Le sigarette giornaliere sono circa 20 (tante!). lei ha accennato ad alternative farmacologiche: alternative alle statine? ho letto da più parti che non tutti gli specialisti concordano con la somministrazione di statine perché i rischi connessi alla loro assunzione sono più alti rispetto ai benefici.
in ultimo, c'è sempre una correlazione tra colesterolo "alto" e trigliceridi "alti"?
La ringrazio per l'attenzione e le auguro buon lavoro.
[#3]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Si, effettivamente vi è una lunga diatriba sull'uso delle statine e mi riferivo al fatto che possa assumerne di altre.
A mio modesto parere vi sono però due punti sui quali si potrebbe ..."lavorare.
Innanzitutto abolizione del fumo: non è la solita "frase fatta" ma decisamente una riduzione, meglio l'abolizione, è di tutto vantaggio. Poi una regolare e costante attività fisica. Si tratta di modificare uno stile di vita scorretto e questo richiede sicuramente dei sacrifici.
Dal punto di vista "dietetico" questo non lo intenderei solo in senso privativo (niente fritture, niente formaggi, ecc ecc,) ma se mai come introduzione di alcuni alimenti e/o integratori la cui efficacia ipocolesterolemizzante è da tempo verificata.
E cioè, assunzione di lecitina di soia, di soia come legume, di Omega 3, di polifenoli antiossidanti come quelli derivani dalla modica assunzione giornaliera di vino rosso, di Coenzima Q10, di arricchimento della dieta con pesce azzurro e salmone. Verdure crude, cotte e frutta, fibre in genere.
Quindi il supporto di un nutrizionista o di un collega che si occupi di malattie del metabolismo mi sembra appropriata per "provare" per un certo periodo la responsività o meno di un regime alimentare rigoroso.
E poi moto, moto, moto...
Non c'è correlazione tra col. alto e trig. alti nel senso che a volte può esservi un innalzamento singolo del lipide.
saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
gentilissimo dottore, grazie per la sua risposta tempestiva ed i preziosi suggerimenti.
non conosco alcun dottore che si occupi di malattie del metabolismo, credo che potrei rivolgermi al policlinico della mia città, ma in quale istituto? medicina interna?
le sarei grata se potesse indicarmi un istituto di riferimento.
grazie e buon lavoro.
[#5]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
va benissimo in qualsiasi Clinica medica dove potrà trovare un Internista. Se consulta l'organigramma della Clinica Medica troverà il Collega che si occupa di malattie metaboliche e del ricambio, generalmente è colui che gestisce anche l'ambulatorio di diabetologia.
Saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
buonasera e grazie ancora per i suoi preziosi suggerimenti. Mi auguro di trovare un medico che abbia una disponibilità ed una chiarezza di linguaggio simili alle sue, due qualità preziose, oramai in via d'estinzione. Spesso ho avuto difficoltà a trovare un interlocutore disposto all'ascolto il quale, dopo un frettoloso colloquio (ed una ancor più frettolosa visita), mi congedava con la solita prescrizione di un farmaco che, confesso, quasi mai ho acquistato. Per fortuna, le mie patologie pregresse non mi hanno causato gravi problemi e ritengo che anche l'ipercolesterolemia non lo sia, ma .......... gli anni passano e credo che farei meglio ad avere un po' più di cura per la mia salute ....... prima che mi abbandoni del tutto!
Le auguro buon lavoro e la ringrazio sentitamente.
[#7]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
grazie a Lei
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