Danno biologico e invalidità civile
Ho 40 anni e circa 22 anni fa ho avuto due incidenti stradali per i quali mi è stato riconosciuto un danno biologico permanente di 15 punti per il primo e di 33 punti per il secondo.
Nei due incidenti ho riportato la frattura della tibia e perone dx e sx con una riduzione di 2 cm nella lunghezza della gamba dx, frattura del femore sx frattura ulna e radio sx, frattura clavicola sx, lesione plesso brachiale sx (oggi parzialmente risolta), trauma cranico. A questo va aggiunto che adesso soffro di ipertensione arteriosa riconosciuta anche dall'ASL, la quale mi ha esentato dal tiket sanitario. Soffro inoltre di una forma di cefalea che mi si presenta in determinati momenti in maniera non costante.
La mia domanda è questa: con il danno biologico a me riconosciuto dal C.T.U. del tribunale e le patologie di cui oggi soffro, ho diritto almeno al 46% di invalidità necessaria per essere iscritto nelle liste invalidi del centro dell'impiego della provincia dove abito?
Esiste una relazione tra i 15 + 33 = 48 punti di danno biologico permanente RICONOSCIUTI DAL C.T.U. del tribunale e i punti di invalidità civile?
Per completezza di informazione faccio presente che il mio interesse alla questione nasce dal fatto che essendo da un anno senza lavoro, vorrei sfruttare ogni possibile opportunità cui ho diritto per cercare di trovare un nuovo impiego; cosa assai difficile anche per un impiegato che, senza modestia, definirei modello e che ha dato per 15 anni il sangue all'azienda per la quale ha lavorato. Azienda che senza porsi particolari scrupoli ha ringraziato i suoi 30 dipendenti ponendoli improvvisamente di fronte al suo fallimento.
Grazie a tutti coloro che mi sapranno dare una risposta competente.
Fabrizio
Nei due incidenti ho riportato la frattura della tibia e perone dx e sx con una riduzione di 2 cm nella lunghezza della gamba dx, frattura del femore sx frattura ulna e radio sx, frattura clavicola sx, lesione plesso brachiale sx (oggi parzialmente risolta), trauma cranico. A questo va aggiunto che adesso soffro di ipertensione arteriosa riconosciuta anche dall'ASL, la quale mi ha esentato dal tiket sanitario. Soffro inoltre di una forma di cefalea che mi si presenta in determinati momenti in maniera non costante.
La mia domanda è questa: con il danno biologico a me riconosciuto dal C.T.U. del tribunale e le patologie di cui oggi soffro, ho diritto almeno al 46% di invalidità necessaria per essere iscritto nelle liste invalidi del centro dell'impiego della provincia dove abito?
Esiste una relazione tra i 15 + 33 = 48 punti di danno biologico permanente RICONOSCIUTI DAL C.T.U. del tribunale e i punti di invalidità civile?
Per completezza di informazione faccio presente che il mio interesse alla questione nasce dal fatto che essendo da un anno senza lavoro, vorrei sfruttare ogni possibile opportunità cui ho diritto per cercare di trovare un nuovo impiego; cosa assai difficile anche per un impiegato che, senza modestia, definirei modello e che ha dato per 15 anni il sangue all'azienda per la quale ha lavorato. Azienda che senza porsi particolari scrupoli ha ringraziato i suoi 30 dipendenti ponendoli improvvisamente di fronte al suo fallimento.
Grazie a tutti coloro che mi sapranno dare una risposta competente.
Fabrizio
[#1]
Gentile Utente,
non è automatica la conversione del punteggio di un danno biologico da incidente stradale a quello dell'invalidità civile.
D'altra parte, trattandosi di una valutazione fatta più di 20 anni fa, la situazione oggi potrebbe essere migliorata.
Se l'incidente stradale fosse stato riconosciuto come infortunio sul lavoro (per esempio, in itinere), i postumi non possono essere considerati nell'ambito dell'invalidità civile.
Le suggerisco di farsi visitare da un medico-specialista in medicina legale per valutare se la sua attuale situazione invalidante ha i requisiti per raggiungere il grado minimo di invalidità civile necessario per il collocamento protetto.
invalidità civile
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
http://www.medico-legale.it/invalidita'_civile.html
http://www.medico-legale.it/handicap_legge_104.html
Cordiali saluti
non è automatica la conversione del punteggio di un danno biologico da incidente stradale a quello dell'invalidità civile.
D'altra parte, trattandosi di una valutazione fatta più di 20 anni fa, la situazione oggi potrebbe essere migliorata.
Se l'incidente stradale fosse stato riconosciuto come infortunio sul lavoro (per esempio, in itinere), i postumi non possono essere considerati nell'ambito dell'invalidità civile.
Le suggerisco di farsi visitare da un medico-specialista in medicina legale per valutare se la sua attuale situazione invalidante ha i requisiti per raggiungere il grado minimo di invalidità civile necessario per il collocamento protetto.
invalidità civile
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
http://www.medico-legale.it/invalidita'_civile.html
http://www.medico-legale.it/handicap_legge_104.html
Cordiali saluti
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
Gentle dr. Corcelli,
la ringrazio per la cortese risposta, specifico che gli incidenti non sono occorsi in itinere poichè all'epoca ero studente e comunque sono avvenuti in momenti di svago, e che per il danno subito ho ricevuto un risarcimento.
In merito alla mia situazione attuale ritengo(per quanto possa valere la mia opinione) che, in riferimento alla ripresa funzionale dell'arto superiore invalidato dalla lesione del plesso brachiale non sia variata nel senso che i movimenti e la massa muscolare che posseggo oggi sono i medesimi di quelli che avevo al momento della visita dal C.T.U.; in riferimento alle fratture ci sia un aggravamento in corrispondenza delle articolazioni poichè gonfiori e dolori articolari sono praticamente all'ordine del giorno. A questo si è aggiunta nel frattempo l'ipertensione arteriosa che, come dicevo, è stata riconosciuta dall'ASL che mi ha concesso l'esenzione del ticket sanitario per questa patologia e la cefalea .
Vorrei approfittare della sua cortesia per sapere se è necessario chiedere un consulto medico legale prima di inoltrare la richiesta di invalidità, perche' i 350/400 euro richiesti da un medico legale per un consulto del genere sinceramente, nella situazione lavorativa in cui mi trovo, sono difficili da sostenere.
Ringraziandola nuovamente per la sua attezione,
cordiali saluti
Fabrizio Vaiani
la ringrazio per la cortese risposta, specifico che gli incidenti non sono occorsi in itinere poichè all'epoca ero studente e comunque sono avvenuti in momenti di svago, e che per il danno subito ho ricevuto un risarcimento.
In merito alla mia situazione attuale ritengo(per quanto possa valere la mia opinione) che, in riferimento alla ripresa funzionale dell'arto superiore invalidato dalla lesione del plesso brachiale non sia variata nel senso che i movimenti e la massa muscolare che posseggo oggi sono i medesimi di quelli che avevo al momento della visita dal C.T.U.; in riferimento alle fratture ci sia un aggravamento in corrispondenza delle articolazioni poichè gonfiori e dolori articolari sono praticamente all'ordine del giorno. A questo si è aggiunta nel frattempo l'ipertensione arteriosa che, come dicevo, è stata riconosciuta dall'ASL che mi ha concesso l'esenzione del ticket sanitario per questa patologia e la cefalea .
Vorrei approfittare della sua cortesia per sapere se è necessario chiedere un consulto medico legale prima di inoltrare la richiesta di invalidità, perche' i 350/400 euro richiesti da un medico legale per un consulto del genere sinceramente, nella situazione lavorativa in cui mi trovo, sono difficili da sostenere.
Ringraziandola nuovamente per la sua attezione,
cordiali saluti
Fabrizio Vaiani
[#3]
Gentile Utente,
provi a rivolgersi ad un Patronato,
dove erogano assistenza amministrativa, medico-legale e legale gratuita.
In ogni caso, può sempre fare la domanda di invalidità civile anche senza un parere medico-legale specialistico, che non è obbligatorio; basta una certificazione del suo medico di famiglia da allegare alla domanda.
Buona serata
provi a rivolgersi ad un Patronato,
dove erogano assistenza amministrativa, medico-legale e legale gratuita.
In ogni caso, può sempre fare la domanda di invalidità civile anche senza un parere medico-legale specialistico, che non è obbligatorio; basta una certificazione del suo medico di famiglia da allegare alla domanda.
Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10k visite dal 09/11/2009.
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