Consenso informato e referto medico

Salve,
avrei bisogno di esporre la situazione capitatami e avere delle opinioni, per quanto possibili attraverso questo strumento, obiettive.
Mi sono recata presso l'ospedale della mia città per svolgere una RMN di controllo all'encefalo, prescritta dal mio neurologo senza MDC in quanto 4 anni fa, durante la rimozione di un neo, ho avuto una sincope vaso-vagale e da quel momento ogni anestesia devo effettuarla con cautela.
Quello che è successo, brevemente, è che:
1)la risonanza alla fine è stata eseguita comunque con MDC nonostante abbia ricordato ad infermiere e tecnico che col mio neurologo era stato concordato di eseguirla senza
2)non c'è stato consenso informato nemmeno in forma scritta, in quanto l'impegnativa del mio medico quel giorno l'avevo lasciata a casa erroneamente convinta di averla già consegnata al momento della prenotazione di persona nei mesi precedenti. Il modulo del consenso informato da firmare era allegato a questa, ma il giorno dell'esame si sono dimenticati non solo di informarmi, ma di farmelo firmare nonostante mi abbiano iniettato il gadolinio (o chi per esso).Anzi posso dire che riguardo al gadolinio stesso l'infermiere ha propagato informazioni inesatte.
3)Subito dopo l'iniezione ho avvertito nausea e sudore freddo, fatti dei quali ho avvertito il personale. Ho resistito i 3 minuti necessari per stare all'interno della macchina ed intanto i sintomi peggioravano, tanto che al termine ero in un bagno di sudore. Appena uscita un infermiere mi ha misurato il polso, risultato molto debole, e la pressione, rilevata 50-80. Ad una seconda rilevazione, non notando miglioramenti, l'esclamazione del tecnico radiologo è stata :"Attenzione, potrebbe stare per entrare in coma".
Specifico che in tutti questi avvenimenti, il medico mai è venuto né a chiedere le ragioni della richiesta del mio neurologo di una risonanza senza mdc in una paziente epilettica, né è venuto quando sarei stata in procinto di poter entrare in coma. Sinceramente, essendo stata io la prima della giornata ed essendo lui non ancora arrivato mentre mi stavo preparando, nutro dubbi che fosse presente.
4)Anzichè tenermi per lo meno un po' in osservazione, dopo mezz'ora mi hanno mandato via.
5)Nel referto, non si menziona il mdc.

Parlando con un medico di tutto ciò, mi ha dato una sola interpretazione di tutto questo, purtroppo molto triste.
Io mi astengo, confidando nel vostro parere professionale e nella serietà del vostro lavoro.
Grazie
[#1]
Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
La sua esposizione appare lacunosa in alcuni punti.Ad esempio, visto che aveva dimenticato a casa la richiesta del medico curante è certa di aver avvisato della problematica del MDC? Può provarlo?
Per quanto al consenso informato esso andava comunque fatto firmare dopo averla resa edotta ed avrebbe dovuto riportare l'uso del MDC.
La mancanza o meno del medico radiologo mi pare dal suo dire sia solo sua congettura..
I 30 minuti hanno importanza o meno a seconda della diagnosi del suo status.
Potrebbero essere sufficienti!!
Non so se sono stato esaustivo in caso negativo mi preisi meglio i passaggi dubbi del suo post


[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Nelle precedenti RMN, effettuate con e senza mdc, non mi era mai capitato di avere tali reazioni. L'ultima, comunque, è stata effettuata nel 2003, mentre l'episodio in cui ho avuto una sincope vaso-vagale (ma il dermatologo, vista la mia patologia, pensava si fosse trattato di una crisi comiziale, fatto escluso dal mio neurologo e classificato appunto in quell'altra maniera) risale al 2005 ed è stato, come sintomi, simile a quelli apparsi durante la RMN.
Non avendo mai avuto reazioni avverse al liquido di contrasto, ho risposto no alla domanda"Il liquido di contrasto le ha mai dato fastidio?", anche perchè il tutto si è svolto con estrema rapidità (mentre mi trovavo dentro al tubo e con 'infermiere che già preparava l'iniezione mentre il tecnico radiologo mi chiedeva il peso), pur ricordando che col mio neurologo era stata accordata senza.(Il tecnico che ha detto:"E invece la dobbiamo fare con")
Per quanto riguarda la presenza o assenza del medico radiologo: lo specialista che mi segue si trova in un'altra città. Quando ha richiesto la RMN, si è raccomandato di farlo all'ospedale con un determinato medico suo collega di cui si fida, per cui al momento della prenotazione così ho fatto.
La mattina dell'esame, essendo la prima, ho chiesto se fosse arrivato, ma ancora non era in servizio. Dieci minuti dopo ero pronta per l'esame e, oltre al tecnico radiologo che già avevo incontrato ed un'altra persona facente parte dello staff, alla macchina, al momento dell'inizio dello scan, non vi era nessun altro.
Ho fatto queste rilevazioni perché, sebbene dalle altre RMN siano passati molti anni, mi ricordo ben altra maniera di procedere: colloquio col medico prima dell'esame e spiegazione sulla natura dello stesso, ecc.


[#3]
Attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
il colloquio pre esame e la spiegazione sono atti dovuti,ma per il resto per quanto concerne il mdc lei poteve tranquillamente non dare il consenso con MDC. Sul fatto che il suo neurologo avesse deciso di effetuare senza contrasto bisogna vedere come si sono svolte le cose e il consenso accettato o meno avrebbe risolto tutto.
La presenza di uno specifico ra gli specialisti alla RMN in un ospedale pubblco, mi sembra irrilevante tranne che il tutto non si svolgesse in regime privato di intra moenia.
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