Medico legale inail mi riabilita nonostante la patologia

Gentile dottore, alcuni mesi fa, mentre mi recavo a lavoro ho forato la ruota posteriore della moto, cadendo e procurandomi diverse lesioni. L’incidente è stato accettato dall’INAIL e riconosciuto in itinere. L’INAIL ha provveduto a farmi fare le lastre e una risonanza magnetica al ginocchio DX, questo l’esito degli esami: “Trauma distorsivo cervicale e trauma contusivo-distorsivo ginocchio DX con stria fratturativa del corpo-corno posteriore del menisco mediale, con sofferenza dei tendini della zampa d’oca. Persiste rachialgia sia cervicale che lombare e cefalea. Obiettivamente: limitazione articolarità cervicale specie in flessoestensione senza segni periferici, con moderata contrattura“. Nonostante io mi trovi in queste condizioni, oggi il medico legale dell’INAIL mi ha rilasciato il certificato come posso rientrare già domani a lavoro, come se nulla fosse. Sul certificato di dimissione c’è scritto, “Trauma distorsivo cervicale e del ginocchio DX, contusione polso DX e Sinistro”. Visto che ho superato i 60 giorni d’infortunio, l’azienda ha l’obbligo di farmi visitare da un medico di fiducia dell’azienda stessa, che dovrà valutare se io posso svolgere le mansioni che facevo prima, assumendosi lui la responsabilità della diagnosi. Trovo assurdo dover rientrare in servizio in queste condizioni, ho prenotato tramite la Asl una visita Ortopedica-chirurgica che mi dirà se sono operabile o meno, ma la visita è a metà aprile! Vorrei un suo parere in merito, e come posso comportarmi davanti a una decisione che reputo assurda, visto che i dolori persistono, non posso caricare sul ginocchio perché fa male, ho problemi anche a girare il collo, e i polsi provocano dolore, tenga presente che lavoro in TV e uso apparecchiature con manopole che richiedono l’utilizzo ovviamente delle mani e dei polsi, senza contare le posizioni che assumo per svolgere determinati lavori.
Cosa mi consiglia? Attendo un suo cortese parere e come agire in merito, grazie.
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Dr. Vito Carlucci Medico legale, Ortopedico 33 3
Gentile utente, purtroppo capita anche questo. L'unica alternativa che lei ha è quella di rivolgersi di nuovo al PS. riferendo questi disturbi. Da quanto leggo credo proprio che dovrà essere sottoposto ad intervento artroscopico al ginocchio per la lesione meniscale però sarà opportuno fare una visita ortopedica per fare il punto della situazione. I medici dell'INAIL tendono a fare tutti idonei fino a prova contraria. Se esibirà una certificazione ortopedica che certifica la necessità di successive cure credo che il collega dell'Inail rivedrerà la sua posizione.

Dott. Vito Carlucci

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Carlucci, proprio ieri ho fatto una visita (a pagamento) da un noto professore, chirurgo ortopedico, che oltre alle varie specializzazioni è direttore della scuola di specializzazione di Ortopedia e traumatologia dell’Università della mia città. Non credo che siano i titoli a fare grande e noto un medico, però davanti alla diagnosi di un medico dell’INAIL che forse avrà avuto la mia età, 37 anni circa, credo che ci voglia coraggio a smontare ciò che il professore ha diagnosticato. Ecco la diagnosi: “Postumi trauma contusivo multiplo da caduta accidentale da motocicletta. Permane gonalgia destra da non riferirsi a lesione endoarticolare. Disestesia in territorio del nervo laterale della coscia destra. Cervicalgia da trauma distorsivo cervicale con mialgia sul trapezio bilaterale. Si consiglia, riposo per quattro settimane, poi da rivalutare. Ciclo di massoterapia cervicale. RM ginocchio DX”. Il professore mi ha sconsigliato l’operazione, perché secondo lui si tratta di postumi da trauma che però interessano diverse zone. Questi postumi per guarire possono richiedere anche 5/6 mesi. Dott. Carlucci, con questa diagnosi potrei fare richiesta all’INAIL di riaprire l’infortunio? Oppure devo presentarmi al pronto soccorso e farmi visitare lì? Cosa mi consiglia? Grazie.
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Dr. Vito Carlucci Medico legale, Ortopedico 33 3
Può provare ad esibire quest'ultima certificazione del Prof. dove risultano 30 giorni di riposo e cure altrimenti dovrà presentarsi al PS per una riacutizzazione della sintomatologia e poi portarlo all'INAIL. Considerato il referto RMn del ginocchio credo che quella lesione fratturativa del corpo-corno posteriore del menisco interno andrà operata; lei non può aspettare 5-6 mesi prima che la sintomatologia regredisca come dice il Prof. nonostante i cicli di Fkt.
Distinti saluti Carlucci
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Carlucci, come ben conosce, superati i 60 giorni d’infortunio, l’azienda dove lavoro, prima di rimettermi in turno, ha l’obbligo per legge, di farmi visitare da un medico di loro fiducia. L’azienda mi ha mandato da un medico per essere visitato, ho portato tutti gli esami clinici, compresa la risonanza magnetica, ma ho notato che questo medico mi ha visitato in modo rapido e soprattutto si soffermava ad auscultare i miei polmoni, poi mi ha appena sfiorato il ginocchio, e dopo questo con faccia ironica mi ha detto che non ho niente e che posso rientrare a lavoro. Mentre preparava al computer il foglio di “miracolosa guarigione” ho chiesto la specializzazione medica, e lui mi dice di essere un pneumologo! Ho risposto che pensavo di avere a che fare con un medico ortopedico, vista la patologia, allora si è alterato dicendo che lui comunque è un medico… ho detto di darmi una copia di ciò che stava scrivendo, perché l’avrei consegnata al mio avvocato. Appena ha sentito avvocato, si è rifiutato di rilasciarmi il certificato di idoneità al lavoro, ha fatto una telefonata a un suo amico ortopedico, medico della Asl, e l’indomani sono andato in visita nell’ospedale dove presta servizio questo ortopedico. Che questo medico fosse prevenuto, lo si vedeva da lontano. Mi ha visitato da vestito, non mi ha nemmeno fatto togliere le scarpe, e dinanzi alla RM rilasciata dall’INAIL, dove descrive tutto nei minimi particolari, mi ha detto che io non ho niente e che posso tornare a lavoro, ho fatto notare che io ho dolore acuto, mi risponde “questo lo dice lei” ho chiesto di sottoscrivere le sue affermazioni e di assumersi tutte le responsabilità del caso, risponde che avrebbe inviato la relazione al collega. Intanto c’è da contestare l’uso improprio di un medico della Asl che visita un paziente all’interno dell’ospedale solo per amicizia di un suo collega, andando contro le leggi regionali che impongono la richiesta delle visite ed esami solo chiamando il CUP l’unico centro di prenotazione autorizzato ad inviare un paziente a visita, tanto che i NAS dei carabinieri stanno da mesi controllando gli elenchi delle visite, per vedere se vengono rispettate le prenotazioni, proprio per evitare clientelismi come nel mio caso.
Questo pomeriggio devo recarmi dal pneumologo che già al telefono mi ha detto che posso rientrare a lavoro, ovviamente è ignaro che io mi sono già fatto visitare dal Professore di cui le ho parlato la scorsa volta, che oltre ad aver riscontrato i traumi, mi ha prescritto 4 settimane di riposo, per adesso. Il 20 marzo devo fare una nuova RM per vedere se è cambiato qualcosa nel ginocchio. A lei chiedo un consiglio medico-legale su come dovrei comportarmi dinanzi a comportamenti simili, e se il pneumologo con il compare ortopedico hanno rispettato un minimo di professionalita deontologica, grazie.
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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Caro dott. Carlucci, le chiedo scusa in anticipo se la sto impegnando troppo con i miei problemi, però i suoi consigli sono molto importanti per me. Rientro proprio adesso dal medico pneumologo che mi ha rilasciato il certificato di idoneità al lavoro, forte del certificato di rientro rilasciato dall’INAIL. Sul certificato ha scritto semplicemente, i miei dati anagrafici, e sotto la scritta “idoneo”, dopo che mi ha rilasciato questo certificato, ho esibito quello del professore, specialista ortopedico, dove invece dice il contrario, ovvero che non posso rientrare a lavoro, infatti, per ora, mi ha prescritto 4 settimane di malattia. Dott. Carlucci, nel certificato di rientro c’è scritto che uno può fare opposizione entro 30 giorni, ma non dice a chi e dove soprattutto. Mi consigli lei cosa fare in merito.
Ovviamente vorrei scriverle alcune cose… però non posso renderle pubbliche, se vorrà, posso scriverle privatamente segnalandomi un suo indirizzo mail, questo serve per comprendere il perché del comportamento di questi due medici, anzi, complici, grazie.
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Dr. Vito Carlucci Medico legale, Ortopedico 33 3
vito.carlucci@alice.it
Credo che lei dovrà riprendere il servizio, vista l'idoneità confermata dal Pneumologo, e durante l'ora di servizio se cade o si sente male rivolgendosi di nuovo al P.S. dotato di consulenti ortopedici chiarire definitivamente la sua diagnosi. Il ricorso va inoltrato all'INAIL e credo tramite un legale. Potrà informarsi presso un patronato ove è presente un avvocato e medico legale. Saluti
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