Errata diagnosi

Buonasera. Circa 20 gg fa mia madre 57 anni ha accusato un forte dolore dolore toracico (lato sn), senso di vomito, pallore cutaneo, sudorazione nonchè colore al braccio sn. All'insorgere del dolore ci trovavamo in una struttura ospedaliera vicino a mio padre che versava in gravi condizioni. Portavo subito mia madre al locale pronto soccorso; ore 17.05 diagnosi di accettazione: "riferito dolore toracico(insorto dopo stress emotivo); note anamnestiche:"ipertensione arteriosa"; P.A. 160/100 mmHg; prestazioni: visita medica - es. ematochimici nella norma (compreso enzimi)- ECG nei limiti. Terapia praticata: Sol. fis + Antra 2 fiale + Levopraid 1 fiala + Diazepim 1/2 fiale e.v.
Diagnosi definitiva: Crisi di ansia reattiva con epigastralgia. Dimessa h. 19.10 con terapia consigliata: Lorans 8 gocce la sera - Levopraid 1 fiala prima dei pasti. Premetto che l'esame degli enzimi è stato fatto solo dopo l'insistenza di una persona di famiglia che fa l'infermiera a cui il medico riferiva che facendo il succitato esame doveva trattenere la paziente in osservazione. Risultato mia madre la stessa sera alle ore 21.50 circa è deceduta a casa per arresto cardio circolatorio.
Mi risulta da consulti informatici e professionali che nella fattispecie dei dolori toracici la linea guida è quella di trattenere il paziente in osservazione proprio perchè i valori possono risultare al principio nei limiti. E' stato fatto tutto secondo regola? Come devo agire per saperlo? cosa posso fare per evitare che simili errori non rovinino la vita di altri? Grazie.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signore,

come già in altri consulti analoghi, anche a lei devo dire che non è possibile, in consulto online esprimere una qualsiasi opinione, anche solo indicativa e grossolana, senza l''esame della documentazione clinica e senza avere il quadro completo della vicenda clinica.
In ambito di colpa medica bisogna essere estremamente prudenti se non si dispone del quadro completo della situazione clinica.

Sicuramente la dolorosa vicenda di sua madre merita un approfondimento medico-legale, che deve puntare a cercare di risolvere tre interrogativi:
1) se, in considerazione del quadro sintomatologico e clinico presentato da sua madre, siano stati fatti tutti i necessari accertamenti;
2) sapere quale sia stata la causa precisa della morte (infarto miocardico? aneurisma dissecante aortico? altro?); infatti, l'arresto cardiocircolatorio è una diagnosi generica di morte (è logico che si muore perché il cuore si arresta), ma va appurato, se possibile, che cosa abbia prodotto questo arresto cardiaco. E' stata fatta un'autopsia?
3) anche se fossero stati omessi degli accertamenti importanti, la morte sarebbe in ogni caso avvenuta oppure poteva essere evitata? Questo punto è importante, perché, anche in caso di diagnosi tempestiva, spesso non si può fare nulla per evitare la morte.

Perciò, ribadendo che è prematuro parlare di "errori", dovrebbe consultarsi personalmente con un medico-legale, dando a lui ogni necessaria informazione documentale e anamnestica perché possa esprimere un parere correttamente.

https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/239-colpa-medica-o-malasanita.html
http://www.medico-legale.it/cenni_colpa_medica.html

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore per la sua consulenza. Rispondo alle sue domande: 1) come già scritto le è stato fatto un elettrocardiogramma e l'esame degli enzimi tra l'altro neanche refertati da un cardiologo; 2)Non è stata effettuata l'autopsia perchè mia madre è morta a casa e in quel momento non ho avuto la lucidità di pensare che forse non era stato fatto tutto ciò che si poteva; 3)Ammesso e non concesso che l'evento si fosse comunque verificato anche se fosse stata trattenuta in osservazione o in stato di ricovero, resta il fatto che il professionista di turno ha diagnosticato, a fronte di un quadro sintomatico chiaro, una crisi d'ansia reattiva con la relativa terapia. Io questo lo chiamo errore. Com'è vero che errare è umano, è altrettanto vero che mia madre andava tenuta quanto meno in osservazione, questo è un dato che non credo si possa discutere. Vorrei sapere perchè non è stata trattenuta quando tra l'altro, anche se la cosa non centra nulla, al momento della dimissione c'era solo mia madre al P.S. Mia madre non ha avuto neanche la "chance" di poter sopravvivere a questo evento! La saluto cordialmente ringraziandola di tutto cuore per l'aiuto che potrà darmi.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
le ribadisco che non posso aiutarla se non con le generiche indicazioni che le ho già date nella prima risposta
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dopo
Utente
Utente
Mi rendo conto che non ha abbastanza elementi per una valutazione del caso.
Grazie tante per le indicazioni comunque preziose.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno. Ho chiesto copia della cartella clinica del ricovero al pronto soccorso e ne ho ricevuto una copia incompleta ovvero mancava la copia del tracciato dell' ECG. Sono andato alla segreteria della Direzione Sanitaria che si attivava telefonicamente a chiedere lumi al responsabile del P.S. il quale diceva che la copia era sicuramente nel reparto di cardiologia, contattato il responsabile della cardiologia riferiva che trattandosi di consulenza per il P.S. non era sicuramente lì il tracciato. Chiedevo di parlare con il responsabile del P.S. il quale per un motivo o per un altro non riusciva a trovare 2 minuti per darmi spiegazioni. Ho avanzato richiesta per iscritto dell'integrazione della documentazione mancante e delle motivazioni che hanno determinato questa mancanza. Venivo contattato telefonicamente dopo 2 gg dalla responsabile dell'ufficio reclami e relazioni con il pubblico, la quale mi riferiva che era stata una negligenza degli addetti alle fotocopie. A questo punto chiedevo che le motivazioni fossero per iscritto e le dicevo che in mattinata sarei passato a ritirarle. Venivo ricontattato dopo 10 minuti e la stessa mi diceva che non c'era stata svista da parte degli addetti alle fotocopie ma che su disposizione della Direzione Sanitaria le copie delle cartelle cliniche non erano corredate del tracciato ECG. Risultato: La colpa è degli addetti alle fotocopie che non l'hanno fatta (ovviamente me lo sono fatto mettere per iscritto con i relativi nomi); ho avuto il tracciato mancante ma il nome di mia madre scritto a penna viene dopo un altro nome cancellato e l'inizio del mio cognome cancellato. Domanda: ammesso che il primo sia un nome messo per "distrazione", Come facevano a sapere il mio cognome la sera del 09/09/2010? il mio cognome lo hanno appreso solo in data 06/10 sul reclamo da me presentato. L'E.C.G. è stato effettuato alle h 17:09 ed è durato poco più di un minuto. Se non è stato rifatto alle h. 19.00 (ora di dimissione) come dichiarato dal medico in presenza di testimoni, sulla base di quale analisi hanno stabilito che mia madre stava meglio? Sulla scheda di accettazione del Pronto Soccorso alla voce "Prestazioni" sono spuntate con una crocetta le prestazioni effettuate, la sola casella relativa all’ECG e marcata con più crocette come ad intendere che ne sono stati fatti più di uno. Dove è l'altro? Sono domande ovviamente a cui lei non potrà rispondere ma potrà dirmi almeno se i miei dubbi hanno un fondamento. Grazie.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
cosa vuole che le dica in un consulto online?
la faccenda merita di essere esaminata nei dettagli, prendendo in considerazione i punti che le avevo già espresso alla replica #1.
Soprattutto va chiarita la questione dell'elettrocardiogramma.

D.S.
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