Riconoscimento accompagnamento

Buongiorno,vorrei porre un quesito,sono un uomo di 51 anni,cardiopatia dilatativa,con severa disfunzione ventricolare sinistra,pluriinfartuato,portatore di pacemaker e defibrillatore,impiantato nel 2007,con una frazione di eiezione ridotta al 20%,diabetico insulinodipendente,con insufficenza renale,neuropatia,retinopatia diabetica,nefropatia diabetica:Nel giugno 2007,mi e stata riconosciuta un invalidità civile del 100%con residue capacità lavorative,e legge 104 art 3 comma3.A dicembre del 2007,per cui dopo sei mesi dall'accertamento dell'invalidità,ente per cui lavoravo mi ha collocato in pensione,perche tramite visita fiscale dell'ospedale per cui io lavoravo non mi ha piu ritenuto idoneo a svolgere nessuna mansione,e agennaio 2008mi sono ritrovato a casa in pensione facendomi slittare gli anni pensionistici al massimo.ora la mia domanda e la seguente:lo scorso settembre il mio medico di base mi propone di fare domanda di accompagnamento,e lui stesso inoltra online la richiesta con relativa presentazione da parte mia allo stesso di tutte le mie cartelle cliniche,e pagamento del relativo certificato medico,ma nella richiesta ho notato che la richiesta e strata fatta per invalidità civile,che io gia posseggo:in data 3 marzo 2011,sono stato chiamato dalla commissione invalidi civili,della mia regione di residenza,sono tuttora in attesa di una risposta.volevo chiedere a voi medici se secondo voi,visto la mia condizione di salute ho diritto all'accompagnamento,visto che io sono in possesso di tutte le agevolazioni inerenti alla legge104? in attesa di un vostro riscontro ringrazio e auguro buon lavoro..Carlo
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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Gentile Utente La legge 104/92 non ha attinenza con l'Indennità di accompagnamento. Dato che la prima è volta a favorire l'integrazione sociolavorativa delle persone diversamente abili, la seconda invece viene provvista alle famiglie al fine di consentire alle medesima la continuità assistenziale dei propri congiunti in difficoltà.
Requisiti per ottenere quest'ultima sono:
# essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunicario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
# avere il riconoscimento di un'invalidità totale, non essere in grado di deambulare autonomamente o senza l'aiuto di un accompagnatore o di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita;
# non essere ricoverato in istituto con pagamento delle retta a carico dello Stato (o di Ente pubblico). (http://www.handylex.org/schede/icaccompagna.shtml).
Inoltre il verbale di visita della commissione di prima istanza, assieme a tutti i documenti eventualmente prodotti debbono essere riesaminati dalla seconda commissione (INPS). Sarà poi quest'ultima ad inviarLe la risposta definitva a casa.

Cordiali saluti

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.