Neuropatia periferica
Dopo un calvario di circa due anni sono riuscita ad avere la risposta a tanti problemi che avevo e che nessuno riusciva a diagnosticare. Soffro di neuropatia periferica, in modo particolare di fibromialgia e affaticamento cronico. Ho sottoscritto anni fa due assicurazioni, una per le malattie, l'altra per gli infortuni. Il problema è che l'assicurazione non vuole riconoscere la mia malattia, in quanto non dovuta da evento traumatico o accidentale. Vorrei sapere se la risposta avuta è corretta o mi trovo davanti alla solita assicurazione "furbetta".
Essendo artigiano, vorrei sapere se posso rivolgermi a qualche ente per far riconoscere la mia inabilità. Anche se è temporanea,ha ridotto notevolmente la mia capacità lavorativa e le condizioni di vita.
Ringrazio in anticipo per l'interesse
Essendo artigiano, vorrei sapere se posso rivolgermi a qualche ente per far riconoscere la mia inabilità. Anche se è temporanea,ha ridotto notevolmente la mia capacità lavorativa e le condizioni di vita.
Ringrazio in anticipo per l'interesse
[#1]
Spett.le Utente,
in risposta al primo dei quesiti che Lei pone, premesso che Lei ha sottoscritto due polizze di Assicurazione privata, una contro gli infortuni ed una contro le malattie, è evidente che per la prima polizza non può richiedere l'indennizzo, in quanto non si è verificato alcun infortunio.
Per quanto riguarda invece la polizza stipulata contro l'evento "malattia", Lei dovrebbe verificare innanzi tutto se è trascorso quello che si definisce "periodo di carenza" (il periodo successivo alla sottoscrizione della polizza, durante il quale l'assicurazione non corrisponde alcun indennizzo).
Se tale periodo è stato superato, e quindi l'assicurazione è vigente, deve ancora controllare nella polizza le condizioni per le quali l'indennizzo viene corrisposto, vale a dire le tabelle di riferimento per l'invalidità permanente (in genere sono le tabelle ANIA o quelle INAIL-DPR 1124/65) la "franchigia", e le eventuali "clausole di esclusione".
Se la Sua polizza prevede il pagamento dell'indennizzo per malattia, se la malattia risulta certificata ed al di fuori delle previsioni di esclusione, e se comporta un grado di invalidità permanente superiore a quanto previsto dalla franchigia, l'Assicurazione dovrebbe pagarLe l'indennizzo previsto.
Per quanto riguarda il secondo quesito, Lei come artigiano dovrebbe essere assicurato INPS contro l'invalidità.
In tale caso ai sensi della Legge 222/84 (art.1), è previsto che l'assicurato con riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di 1/3, sia considerato "invalido" e gli venga corrisposto dall'Ente Previdenziale un "assegno di invalidità".
Per tale evenienza, le consiglio di rivolgersi ad un Ente di Patronato, che La può assistere nella presentazione dell'istanza e durante l'iter della pratica successiva.
Per maggiori informazioni, può consultare, sempre nel sito Medicitalia, l'articolo MinForma del Collega Dott.Mario Corcelli, che sintetizza in maniera chiara ed esauriente la materia dell'Invalidità INPS, al seguente link:
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/164-invalidita-inps.html
Distinti Saluti.
in risposta al primo dei quesiti che Lei pone, premesso che Lei ha sottoscritto due polizze di Assicurazione privata, una contro gli infortuni ed una contro le malattie, è evidente che per la prima polizza non può richiedere l'indennizzo, in quanto non si è verificato alcun infortunio.
Per quanto riguarda invece la polizza stipulata contro l'evento "malattia", Lei dovrebbe verificare innanzi tutto se è trascorso quello che si definisce "periodo di carenza" (il periodo successivo alla sottoscrizione della polizza, durante il quale l'assicurazione non corrisponde alcun indennizzo).
Se tale periodo è stato superato, e quindi l'assicurazione è vigente, deve ancora controllare nella polizza le condizioni per le quali l'indennizzo viene corrisposto, vale a dire le tabelle di riferimento per l'invalidità permanente (in genere sono le tabelle ANIA o quelle INAIL-DPR 1124/65) la "franchigia", e le eventuali "clausole di esclusione".
Se la Sua polizza prevede il pagamento dell'indennizzo per malattia, se la malattia risulta certificata ed al di fuori delle previsioni di esclusione, e se comporta un grado di invalidità permanente superiore a quanto previsto dalla franchigia, l'Assicurazione dovrebbe pagarLe l'indennizzo previsto.
Per quanto riguarda il secondo quesito, Lei come artigiano dovrebbe essere assicurato INPS contro l'invalidità.
In tale caso ai sensi della Legge 222/84 (art.1), è previsto che l'assicurato con riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di 1/3, sia considerato "invalido" e gli venga corrisposto dall'Ente Previdenziale un "assegno di invalidità".
Per tale evenienza, le consiglio di rivolgersi ad un Ente di Patronato, che La può assistere nella presentazione dell'istanza e durante l'iter della pratica successiva.
Per maggiori informazioni, può consultare, sempre nel sito Medicitalia, l'articolo MinForma del Collega Dott.Mario Corcelli, che sintetizza in maniera chiara ed esauriente la materia dell'Invalidità INPS, al seguente link:
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/164-invalidita-inps.html
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Per la polizza malattie, l'assicurazione mi ha riferito che che non può riconoscere alcun indennizzo, poichè la polizza prevede la malattia solo se legata ad eventuale ricovero.
Per la richiesta all'INPS ho cominciato ad informarmi e volevo sapere se poteva tornarmi utile al fine del riconoscimento dell'invalidità civile, aggiungere l'inversione di due vertebre del rachide cervicale, diagnosticate precedentemente all'inizio dell'attività lavorativa.
Per la richiesta all'INPS ho cominciato ad informarmi e volevo sapere se poteva tornarmi utile al fine del riconoscimento dell'invalidità civile, aggiungere l'inversione di due vertebre del rachide cervicale, diagnosticate precedentemente all'inizio dell'attività lavorativa.
[#3]
Spett.le Utente,
l'invalidità civile e l'ivalidità INPS sono due settori di tutela distinti.
L'invalidità civile è finalizzata all'assistenza di soggetti affetti da infermità, ai quali vengono concessi benefici di tipo economico e non economico, in funzione della percentuale di invalidità riconosciuta, ma che per chi svolge un'attività lavorativa sono relativamente limitati.
Un settore dell'invalidità civile riguarda la cosiddetta Legge 104/92, che consente di ottenere, fra l'altro, tre giorni mensili di congedo per la condizione di "handicap in stato di gravità" (art.3, comma 3).
L'invalidità INPS si riferisce invece all'assicurazione previdenziale, per cui vengono riconosciuti agli assicurati invalidi (riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di 1/3) od inabili (impossibilitati prermanente allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa) con determinate caratteristiche contributive, benefici economici anche per chi è in attualità di lavoro (assegno di invalidità) o per chi non è più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa (pensione di inabilità).
La limitazione del rachide cervicale cui Lei fa riferimento può essere certamente considerata in entrambi i settori di tutela, anche se a mio parere l'infermità principale che può configurare una condizione sia di invalidità civile, che di invalidità INPS, è senz'altro la fibromialgia con neuropatia periferica associata.
Distinti Saluti.
l'invalidità civile e l'ivalidità INPS sono due settori di tutela distinti.
L'invalidità civile è finalizzata all'assistenza di soggetti affetti da infermità, ai quali vengono concessi benefici di tipo economico e non economico, in funzione della percentuale di invalidità riconosciuta, ma che per chi svolge un'attività lavorativa sono relativamente limitati.
Un settore dell'invalidità civile riguarda la cosiddetta Legge 104/92, che consente di ottenere, fra l'altro, tre giorni mensili di congedo per la condizione di "handicap in stato di gravità" (art.3, comma 3).
L'invalidità INPS si riferisce invece all'assicurazione previdenziale, per cui vengono riconosciuti agli assicurati invalidi (riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di 1/3) od inabili (impossibilitati prermanente allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa) con determinate caratteristiche contributive, benefici economici anche per chi è in attualità di lavoro (assegno di invalidità) o per chi non è più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa (pensione di inabilità).
La limitazione del rachide cervicale cui Lei fa riferimento può essere certamente considerata in entrambi i settori di tutela, anche se a mio parere l'infermità principale che può configurare una condizione sia di invalidità civile, che di invalidità INPS, è senz'altro la fibromialgia con neuropatia periferica associata.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 30.1k visite dal 09/06/2011.
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