Legge 104

Mia zia, (sorella di mio padre), è stata riconosciuta invalida al 100% dalla Asl locale, e percepisce indennità di accompagnamento. Non ha coniuge, né figli, né genitori in vita. Attualmente convive unicamente con mio padre, che ha un’età superiore ai 70 anni ed è pensionato.
Vorrei sapere se posso fare richiesta dei permessi lavorativi previsti dalla legge 104 per contribuire all’assistenza di mia zia, visto che mio padre è ormai troppo anziano per occuparsene da solo. Questo, ovviamente, se lo stato di handicap grave verrà riconosciuto. Vorrei soprattutto sapere se tale richiesta potrebbe in qualche modo compromettere la pensione d’invalidità e l’indennità di accompagno che mia zia già percepisce.
Molte grazie per il vostro aiuto.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

la richiesta del riconoscimento della condizione di handicap ai sensi della Legge 104/92 non comporta la revisione del grado di invalidità civile già riconosciuto.
Tuttavia nel presentare l'istanza faccia presente al medico curante, che redige il certificato on line, che la richiesta riguarda esclusivamente la Legge 104.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi un eventuale riconoscimento della condizione di handicap e la richiesta dei permessi previsti dalla legge 104, non pregiudicano la corresponsione dell'indennità di accompagnamento? Ho capito bene?
Grazie infinite per il supporto.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

si tratta di due ambiti differenti, per cui i benefici dell'uno (indennità di accompagnamento) non escludono quelli dell'altro (permessi lavorativi per assistenza a familiare con handicap in condizione di gravità).

Distinti Saluti.