Visita psichiatrica per porto d'armi
Sono un ragazzo di 30 anni con problemi passati di crisi epilettiche e psicosi.
Nel 2015 ho avviato le procedure per la richiesta del porto d'armi. Il medico USSL ha dato parere negativo, vedendo il certificato anamnesico del medico di base, e ho fatto quindi ricorso in Commissione. Alla stessa ho documentato un referto neurologico, datato Dicembre 2014, indicante assenza di patologie. Ho altresi portato un referto dello psichiatra, datato Febbraio 2016, con cui risultava "al termine della terapia psicologica, una situazione di benessere psicofisico e sostanziale compenso a livello obiettivo, con conseguente dimissione dal CSM, non essendoci indicazioni per la prosecuzione della terapia".
Ad Aprile 2016 la Commissione mi valutava quindi positivamente riconoscendo i requisiti per 24 mesi.
La mia domanda in Questura, presentata a Giugno 2016, veniva rigettata perche' i Carabinieri della mia citta' avevano richiesto, allo stesso psichiatra, un parere sul mio stato psicofisico, il quale, senza visitarmi, dava indicazione negativa sostenendo che avevo ancora bisogno di essere seguito dal CSM.
La mia domanda è: puo' uno psichiatra emettere un referto "a distanza" e, SENZA VISITARE IL PAZIENTE, concludere dicendo il contrario di quanto addotto mesi prima?
Se emettere un certificato medico per il lavoro senza visita è considerato "falso ideologico", non puo' dirsi lo stesso in questo caso?
Vi ringrazio.
Nel 2015 ho avviato le procedure per la richiesta del porto d'armi. Il medico USSL ha dato parere negativo, vedendo il certificato anamnesico del medico di base, e ho fatto quindi ricorso in Commissione. Alla stessa ho documentato un referto neurologico, datato Dicembre 2014, indicante assenza di patologie. Ho altresi portato un referto dello psichiatra, datato Febbraio 2016, con cui risultava "al termine della terapia psicologica, una situazione di benessere psicofisico e sostanziale compenso a livello obiettivo, con conseguente dimissione dal CSM, non essendoci indicazioni per la prosecuzione della terapia".
Ad Aprile 2016 la Commissione mi valutava quindi positivamente riconoscendo i requisiti per 24 mesi.
La mia domanda in Questura, presentata a Giugno 2016, veniva rigettata perche' i Carabinieri della mia citta' avevano richiesto, allo stesso psichiatra, un parere sul mio stato psicofisico, il quale, senza visitarmi, dava indicazione negativa sostenendo che avevo ancora bisogno di essere seguito dal CSM.
La mia domanda è: puo' uno psichiatra emettere un referto "a distanza" e, SENZA VISITARE IL PAZIENTE, concludere dicendo il contrario di quanto addotto mesi prima?
Se emettere un certificato medico per il lavoro senza visita è considerato "falso ideologico", non puo' dirsi lo stesso in questo caso?
Vi ringrazio.
[#2]
Utente
La ringrazio dottore.
Il problema è che io sono stato dimesso dal CSM a Febbraio 2016 e da allora non piu' visitato.
Come puo' lo psichiatra dire che ho necessità di essere ri-seguito, quando egli stesso mi aveva dimesso dal CSM 4 mesi prima?
Anche ai fini della decisione del questore, abbiamo un parere positivo della Commissione medica di Aprile 2016 e un parere negativo dello psichiatra che, benche' porti data Giugno 2016, necessariamente fa riferimento ad una situazione anteriore al parere della Commissione.
Il problema è che io sono stato dimesso dal CSM a Febbraio 2016 e da allora non piu' visitato.
Come puo' lo psichiatra dire che ho necessità di essere ri-seguito, quando egli stesso mi aveva dimesso dal CSM 4 mesi prima?
Anche ai fini della decisione del questore, abbiamo un parere positivo della Commissione medica di Aprile 2016 e un parere negativo dello psichiatra che, benche' porti data Giugno 2016, necessariamente fa riferimento ad una situazione anteriore al parere della Commissione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.8k visite dal 27/10/2016.
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