Invalidità
Buongiorno,
sono stata dichiarata invalida permanente nel 1995 al 70% per mastectomia radicale e svuotamento ascellare.
Ho fatto chemio per in anno.
La mia invalidità è soprattutto per il lavoro infatti ho fortunatamente trovato lavoro grazie a questo.
Mi sono dimessa e ora sono stata assunta inun'altra azienda con le mie caratteristiche ma sono cambiate le leggi e pertanto devo effettuare la visita di accertamento con commissione medica per il collocamento mirato.
La mia paura è che me la possano togliere visto che ora la mastectomia ha una percentuale dell'11% .
Che devo fare?
sono stata dichiarata invalida permanente nel 1995 al 70% per mastectomia radicale e svuotamento ascellare.
Ho fatto chemio per in anno.
La mia invalidità è soprattutto per il lavoro infatti ho fortunatamente trovato lavoro grazie a questo.
Mi sono dimessa e ora sono stata assunta inun'altra azienda con le mie caratteristiche ma sono cambiate le leggi e pertanto devo effettuare la visita di accertamento con commissione medica per il collocamento mirato.
La mia paura è che me la possano togliere visto che ora la mastectomia ha una percentuale dell'11% .
Che devo fare?
[#1]
Gentile Signora,
la visita per il collocamento mirato, per quanto è a mia conoscenza, ha la funzione di accertare che l'invalido civile sia in grado di svolgere l'attività lavorativa per la quale dovrà essere assunto, e non entra nel merito della percentuale di invalidità civile a suo tempo riconosciutaLe.
Piuttosto, è possibile che, data l'epoca abbastanza remota del riconoscimento e l'età a cui fu effettuato, Lei venga in futuro sottoposta a visita di revisione, ed in tal caso la percentuale di riduzione della capacità lavorativa terrà conto delle condizioni cliniche al momento rilevabili.
Distinti Saluti.
la visita per il collocamento mirato, per quanto è a mia conoscenza, ha la funzione di accertare che l'invalido civile sia in grado di svolgere l'attività lavorativa per la quale dovrà essere assunto, e non entra nel merito della percentuale di invalidità civile a suo tempo riconosciutaLe.
Piuttosto, è possibile che, data l'epoca abbastanza remota del riconoscimento e l'età a cui fu effettuato, Lei venga in futuro sottoposta a visita di revisione, ed in tal caso la percentuale di riduzione della capacità lavorativa terrà conto delle condizioni cliniche al momento rilevabili.
Distinti Saluti.
[#2]
Utente
La ringrazio. E cosa significa revisione? Io ho tutte le carte.
Per altro lo scorso anno mi hanno tolto endometrio e ovaie perchè sono considerate in soggetto a rischio ma non ho chiesto affatto l'aggravamento.Però mi ha portato a buttarmi giu parecchio.
Quindi se io sono stata assunta come segretaria devono verificare cosa?
Grazie
Per altro lo scorso anno mi hanno tolto endometrio e ovaie perchè sono considerate in soggetto a rischio ma non ho chiesto affatto l'aggravamento.Però mi ha portato a buttarmi giu parecchio.
Quindi se io sono stata assunta come segretaria devono verificare cosa?
Grazie
[#4]
Spett.le Utente,
nel 1995 la diagnosi all'atto della visita di accertamento era probbilmente "neoplasia mammaria operata con mastectomia radicale e linfoadenectmia ascellare, con successivo trattamento chemioterapico, in follow-up "; la valutazione in invalidità civile fu: invalido con riduzione della capacità lavorativa in misura del 70%.
Dopo 14 anni la diagnosi diventerebbe: "pregressa neoplasia mammaria, operata con mastectomia radicale e linfoadenectmia ascellare, e successivo trattamento chemioterapico, senza evidenza di recidive; esiti di isterectomia totalecon annessiectomia".
La differenza fra le due diagnosi è evidente, per cui anche la valutazione in invalidità civile terrebbe conto delle menomazioni differenti, rilevando peraltro che la neoplasia mammaria è un dato pregresso, e non attuale.
Non a caso, il Suo quesito riguarda appunto la possibilità di riduzione della percentuale di invalidità civile.
Distinti Saluti.
nel 1995 la diagnosi all'atto della visita di accertamento era probbilmente "neoplasia mammaria operata con mastectomia radicale e linfoadenectmia ascellare, con successivo trattamento chemioterapico, in follow-up "; la valutazione in invalidità civile fu: invalido con riduzione della capacità lavorativa in misura del 70%.
Dopo 14 anni la diagnosi diventerebbe: "pregressa neoplasia mammaria, operata con mastectomia radicale e linfoadenectmia ascellare, e successivo trattamento chemioterapico, senza evidenza di recidive; esiti di isterectomia totalecon annessiectomia".
La differenza fra le due diagnosi è evidente, per cui anche la valutazione in invalidità civile terrebbe conto delle menomazioni differenti, rilevando peraltro che la neoplasia mammaria è un dato pregresso, e non attuale.
Non a caso, il Suo quesito riguarda appunto la possibilità di riduzione della percentuale di invalidità civile.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 30/04/2019.
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