Rinnovo patente dopo dimissioni ospedaliere
Buongiorno.
Mio padre negli anni ha subito due interventi cardiochirurgici e sin dal primo ha sempre dovuto rinnovare la patente passando prima per la commissione medica. Quest'anno le cose sono andate un po' diversamente. La patente scadeva il 30 giugno. Per tempo, a maggio, si rivolge all'ACI come ha sempre fatto per delegare a loro tutte le prenotazioni, i bollettini, etc etc. L'ACI prenota l'appuntamento con la commissione medica in data odierna e dà a mio padre un foglio di proroga della patente. Tuttavia il 29 giugno mio padre ha un edema polmonare acuto dovuto a un malfunzionamento di una valvola impiantata tre anni prima. Ricovero d'emergenza, risoluzione dell'edema, etc etc gli viene impiantata una nuova valvola e viene dimesso in data 23 luglio. Da quel momento è stato bene, ha fatto tutti gli esami e le visite prescritti, tutti con esito positivo. Oggi si reca in commissione medica per il rinnovo della patente, abbastanza ottimista devo dire, e gli dicono che non possono rinnovargliela perché sono trascorsi meno di tre mesi dalle dimissioni ospedaliere. Gli fissano così un nuovo appuntamento in data 24 ottobre, esattamente tre mesi e un giorno dopo l'uscita dall'ospedale. Le persone che l'hanno visto e hanno esaminato le carte gli hanno detto che stando alla documentazione fornita non ci sarebbero problemi per il rinnovo, ma che per legge bisogna aspettare i tre mesi.
Siccome è la prima volta che capita e mio padre c'è rimasto un po' male, volevo chiedervi se era veramente così e se una volta trascorsi i tre mesi ci fosse sul serio la possibilità di un rinnovo della patente oppure se è solo un prorogare un diniego definitivo.
Grazie mille
Mio padre negli anni ha subito due interventi cardiochirurgici e sin dal primo ha sempre dovuto rinnovare la patente passando prima per la commissione medica. Quest'anno le cose sono andate un po' diversamente. La patente scadeva il 30 giugno. Per tempo, a maggio, si rivolge all'ACI come ha sempre fatto per delegare a loro tutte le prenotazioni, i bollettini, etc etc. L'ACI prenota l'appuntamento con la commissione medica in data odierna e dà a mio padre un foglio di proroga della patente. Tuttavia il 29 giugno mio padre ha un edema polmonare acuto dovuto a un malfunzionamento di una valvola impiantata tre anni prima. Ricovero d'emergenza, risoluzione dell'edema, etc etc gli viene impiantata una nuova valvola e viene dimesso in data 23 luglio. Da quel momento è stato bene, ha fatto tutti gli esami e le visite prescritti, tutti con esito positivo. Oggi si reca in commissione medica per il rinnovo della patente, abbastanza ottimista devo dire, e gli dicono che non possono rinnovargliela perché sono trascorsi meno di tre mesi dalle dimissioni ospedaliere. Gli fissano così un nuovo appuntamento in data 24 ottobre, esattamente tre mesi e un giorno dopo l'uscita dall'ospedale. Le persone che l'hanno visto e hanno esaminato le carte gli hanno detto che stando alla documentazione fornita non ci sarebbero problemi per il rinnovo, ma che per legge bisogna aspettare i tre mesi.
Siccome è la prima volta che capita e mio padre c'è rimasto un po' male, volevo chiedervi se era veramente così e se una volta trascorsi i tre mesi ci fosse sul serio la possibilità di un rinnovo della patente oppure se è solo un prorogare un diniego definitivo.
Grazie mille
[#1]
Spett.le Utente,
per quanto è a mia conoscenza la norma di riferimento vigente per l'idoneità alla guida in caso di patologie cardiovascolari è il Decreto Ministeriale 26 gennaio 2018 (pubblicato in G.U. n. 63 del 16.3.2018) allegato I.
http://www.patente.it/normativa/decreto-ministero-dei-trasporti-26-01-2018-modifiche-requisiti-idoneita-psicofisica?idc=3711
Tale norma non entra nel caso specifico: quindi la decisione di rivedere il candidato potrebbe essere stata stabilita discrezionalmente dalla Commissione, sulla base delle evidenze cliniche e del rischio, oppure stabilita da qualche norma o procedura a carattere locale.
Distinti Saluti.
per quanto è a mia conoscenza la norma di riferimento vigente per l'idoneità alla guida in caso di patologie cardiovascolari è il Decreto Ministeriale 26 gennaio 2018 (pubblicato in G.U. n. 63 del 16.3.2018) allegato I.
http://www.patente.it/normativa/decreto-ministero-dei-trasporti-26-01-2018-modifiche-requisiti-idoneita-psicofisica?idc=3711
Tale norma non entra nel caso specifico: quindi la decisione di rivedere il candidato potrebbe essere stata stabilita discrezionalmente dalla Commissione, sulla base delle evidenze cliniche e del rischio, oppure stabilita da qualche norma o procedura a carattere locale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta.
Loro, ancora prima di esaminare la documentazione, quando hanno visto la lettera di dimissioni dell'ospedale e letto la data, gli hanno subito detto questa cosa cosa dei tre mesi.
Riguardo alle evidenze cliniche non saprei, le analisi del sangue portate andavano bene, le due visite cardiologiche effettuate riportavano un buon compenso con pressione e frequenza normali, l'ecocardio presentava una fe al 55%... Domani farà l'holter e porterà anche quello.
Loro, ancora prima di esaminare la documentazione, quando hanno visto la lettera di dimissioni dell'ospedale e letto la data, gli hanno subito detto questa cosa cosa dei tre mesi.
Riguardo alle evidenze cliniche non saprei, le analisi del sangue portate andavano bene, le due visite cardiologiche effettuate riportavano un buon compenso con pressione e frequenza normali, l'ecocardio presentava una fe al 55%... Domani farà l'holter e porterà anche quello.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 24/09/2019.
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