Epatite b cronica attiva ed indennizzi

Caro Dottore, sono un ragazzo di 28 anni che a 22 ha scoperto di essere affetto da Epatite B. In seguito ad una biopsia epatica a ed analisi approfondite eseguite nel 2004 è stato riscontrato che tale malattia l’ho contratta nell’età infantile in seguito, probabilmente, a cure dentarie a cui mi sottoponevo regolarmente.
E’importante segnalare che antecedentemente, nel 1991, mi era stato somministrato il vaccino contro tale patologia che, naturalmente, non è ha dato effetto alcuno perché avevo già contratto il virus. Nel 2001, inoltre, ho svolto anche il servizio militare risultando idoneo alla visita di leva, cosa che non credo ero tenuto a fare dato che avevo la patologia.
Successivamente ho fatto ben 2 cure interferoniche per 3 anni per cercare di debellare il virus ma non se n’è andato, probabilmente proprio perché ormai è nel mio corpo da tanti anni.
Di recente ho saputo che per chi è affetto da Hbv cronica attiva come me, sono previsti degli indennizzi pensionistici ma nessuno mi ha mai spiegato nulla a riguardo anche perché in questi anni ero più impegnato nel cercare la guarigione che interessarmi a ricevere soldi o altro. Mi può dare delle delucidazioni a riguardo? Grazie mille per il servizio offerto.
[#1]
Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente 104018,
occorre verificare la documentazione medica complessiva in suo possesso ed eventualmente richiedere tale documentazione negli ospedali dove è stato ricoverato. Il tutto al fine di stabilire esattamente quando e dove Lei abbia contratto l'infezione (il fatto che la visita di leva sia negativa pone dei dubbi in quanto vengono effettuati test - dato che lei ha 28 anni ciò significa che nel 1996 circa dovrebbe aver effettuato tali test). Se non si riesce a stabilire il parametro di tempo e luogo diventa difficile dimostrare che l'infezione da lei contratta sia derivante da trattamento medico ospedaliero o medico in generale.
Saluti

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Caro Dottore, tutti i referti dei vari ricoveri sono in mio possesso. Che il virus l'ho contratto da molti anni è rilevato sia dal danno epatico della biopsia sia dal ritrovamento dei risultati di alcune analisi fatte a 9 anni in cui le transaminasi erano già alte ma il mio medico di famiglia allora, non so per quale motivo, non mi fece praticare i markers.
Forse non mi sono spiegato bene, invece, per quanto riguarda la visita militare. Proverò a spiegare meglio: Io ho fatto tale visita nel 1999 dopo il liceo e sono risultato ideneo perché in quella sede non è stato effettuato nessun prelievo sanguigno. Perché non lo effettuano? Cmq ho anche tutti i risultati anche di tale visita. Ho conservato scrupolosamente tutta la mia "carriera patologica". Il problema è che non so proprio a chi rivolgermi e da che punto partire. In questi casi a chi ci si rivolge? E poi l'indennizzo viene dato solo a coloro che hanno contratto il virus da una trasfusione o a tutti? Io sono sicuro di averlo contratto dal dentista in quanto a quell'età non ero mai stato all'ospedale nè, naturalmente, avevo mai avuto rapporti sessuali ma mi sottoponevo a cure dentarie soventemente.
La ringrazio per la consulenza!
[#3]
Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Egr. Utente 104018,
se è in possesso dei documenti occorre farli visionare da uno specialista in medicina legale.
Se, come sembra, l'infezione è stata contratta dopo cure dentarie vi possono essere due ipotesi: il dentista non adoperava misure di sicurezza (ma dopo molti anni è difficile da stabilire) oppure è stato curato in ospedale.
In ogni caso ne parli con i documenti alla mano con un collega della zona per verificare, eventualmente, a chi potenzialmente lei possa chiedere un risarcimento.
Saluti