Trombosi arti inferiori nesso di causa con lavoro?Possibile causa di servizio?

Buongiorno, ho 57 anni, mai avuto malattie/patologie/fratture/interventi chirurgici o altro, la mia attuale mansione da oltre 15 anni è Addetto alle Consegne, in pratica dalle 8 di mattina alle 18 effettuo consegne e movimentazione di numerosi colli dal peso di 10/25Kg percorrendo giornalmente 100/200Km alla guida di un furgone.
Circa un anno fà ho accusato il fenomeno della claudicatio intermittens su distanza inferiore a 100m a seguito di ecodoppler che ha riscontrato: ALLA FEMORALE SX LESIONE STENO/OSTRUTTIVA.

Il chirurgo vascolare ha diagnosticato AOCP categoria Rutherford grado 3.

Le mie precedenti attività lavorative dall'età di 18 anni all'età di 40 anni sono sempre state per niente pesanti e non hanno mai previsto spostamenti alla guida di un mezzo.

A seguito della suddetta patologia, ho avuto 3 restrizioni sul lavoro da parte dello SPISAL.

Ad oggi tutti i medici legali da me contattati per l'apertura di una probabile malattia professionale INAIL si sono rifiutati, sostenendo che per la patologia riscontrata non esiste nessun nesso di causa con la mia attività lavorativa.

Solamente l'INPS mi ha riconosciuto un'invalidità civile anche se con una misera percentuale.

Gradirei il vostro parere.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

concordo con medici legali che ha consultato.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il cortese riscontro, mà mi chiedo quale sia il motivo del rifiuto di aprire una domanda di malattia professionale per questa patologia? e perchè,a quanto mi risulta è possibile per appartenenti alle forze armate e forze dell'ordine ? e in ogni caso il medico potrebbe aprire la richiesta presso l'Inail e poi spetterebbe a quest'ultima accoglierla o rifiutarla,o mi sbaglio? Grazie.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

per rilasciare una certificazione per malattia professionale è indispensabile riscontrare elementi probanti per il nesso causale fra l'attività lavorativa e l'infermità in questione.
Nel Suo caso, il rifiuto al rilascio potrebbe essere motivato dalla assenza di tali elementi, non sussistendo quindi alcun obbligo di certificazione.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per cortese risposta,

in pratica nonostante quanto abbia scritto nella mia richiesta di consulto :

mai avuto malattie/patologie/fratture/interventi chirurgici o altro, la mia attuale mansione da oltre 15 anni è Addetto alle Consegne, in pratica giornalmente dalle 8 di mattina alle 18 effettuo consegne e movimentazione di numerosi colli dal peso di 10/25Kg percorrendo giornalmente 100/200Km alla guida di un furgone.Le mie precedenti attività lavorative dall'età di 18 anni all'età di 40 anni sono sempre state per niente pesanti e non hanno mai previsto spostamenti alla guida di un mezzo con le gambe piegate.A seguito della suddetta patologia, ho avuto 3 restrizioni sul lavoro da parte dello SPISAL.Non sono fumatore,non sono diabetico,i mei valori di colesterolo e altro sono nella norma.

..................non sono ritenuti elementi probanti per il nesso causale fra l'attività lavorativa e l'infermità in questione?

Grazie mille