Malattia professionale
Buon giorno da 21 anni faccio collaboratore scolastico: i primi 7 anni presso scuola infanzia con mansioni: assistenza cura e igiene bambino è anche diversamente abile, preparazione mensa con abbassamento schiena per tavoli all’ altezza bambino, scodellamento pasti, sollevamento brandi e pulizia mensa.
(quando ero in gravidanza la spisal mi mise in gravidanza anticipata per lavoro a rischio).
Poi a causa trasferimento di abitazione ho lavorato nelle altre scuole diverse ordine per 3 anni per poi finire negli ultimi 11anni continuativi nella scuola elementare ambientale che strutturalmente era predisposta per una stalla quindi pavimento parquet quindi ormai rovinato e che per lavarlo bisogna piegare la schiena per pulire con il micio, tetto in legno con presenza di ragnatele quindi perennemente con il bastone in mano per toglierle, porte vetrate ad arco che oltre ad avere un clima critico cioè in inverno massimo 18 gradi in estate caldissima asfissiante e che prevedono continua pulizia vetri, carico e scarico materiale dentro gli scatoloni e depositati sopra gli armadi per mancanza di ripostiglio, spostamento e ogni fine anno per pulizie a fondo anche il ribaltamento con dei banchi, cattedre, spostamento di armadi per cambio aule, carico e scarico terriccio per portarli in serra perché come detto prima e una scuola ambientale, incarico specifico di igiene persona e diversamente abile senza, spostamento nei contenitori di sacchi neri pieni di rifiuti senza L utilizzo di nessun ausilio meccanico ma solo ed esclusivamente manuale e con posture incongrue e per due anni anche senza L aiuto di un collaboratore perché riduzione di personale all interno dell istituto la preside assieme alla segreteria avevano deciso di non darci L aiuto.
Quest estate mentre ero in servizio da sola e ribadisco da sola sono scivolata dalle scale e sono rimasta in infortunio per ben 47 giorni ho fatto gli accertamenti e dalla risonanza magnetica vengono fuori ernia cervicale, discale L5S1 con elettromiografia positiva è con tendinopatia sovraspinato spalla destra.
Alla visita inail mi riconosce L inabilità assoluta ma senza postumi perché non riconducibili all’ infortunio anche se faccio presente che nel 2010 andando a lavoro subiii un incidente in itinere con la bicicletta riportando trauma distorsivo, frattura ischio publica e adduttore coscia sinistra.
Allora mi rivolsi ad un patronato che mi consiglio di procedere come malattia professionale tabellata per ernia lombare più emg positiva è tendinopatia spalla.
Alla visita L inail mi domanda solo la scuola e vide solo le risonanze magnetiche ma non la mia storia lavorativa mandandomi L esito negativo per le due malattie professionali.
Adesso io mi sono procurata il rischio lavorativo della scuola infanzia dove ho lavorato nei primi 7 anni e poi cosa devo fare io non c è la faccio ad andare a lavorare
(quando ero in gravidanza la spisal mi mise in gravidanza anticipata per lavoro a rischio).
Poi a causa trasferimento di abitazione ho lavorato nelle altre scuole diverse ordine per 3 anni per poi finire negli ultimi 11anni continuativi nella scuola elementare ambientale che strutturalmente era predisposta per una stalla quindi pavimento parquet quindi ormai rovinato e che per lavarlo bisogna piegare la schiena per pulire con il micio, tetto in legno con presenza di ragnatele quindi perennemente con il bastone in mano per toglierle, porte vetrate ad arco che oltre ad avere un clima critico cioè in inverno massimo 18 gradi in estate caldissima asfissiante e che prevedono continua pulizia vetri, carico e scarico materiale dentro gli scatoloni e depositati sopra gli armadi per mancanza di ripostiglio, spostamento e ogni fine anno per pulizie a fondo anche il ribaltamento con dei banchi, cattedre, spostamento di armadi per cambio aule, carico e scarico terriccio per portarli in serra perché come detto prima e una scuola ambientale, incarico specifico di igiene persona e diversamente abile senza, spostamento nei contenitori di sacchi neri pieni di rifiuti senza L utilizzo di nessun ausilio meccanico ma solo ed esclusivamente manuale e con posture incongrue e per due anni anche senza L aiuto di un collaboratore perché riduzione di personale all interno dell istituto la preside assieme alla segreteria avevano deciso di non darci L aiuto.
Quest estate mentre ero in servizio da sola e ribadisco da sola sono scivolata dalle scale e sono rimasta in infortunio per ben 47 giorni ho fatto gli accertamenti e dalla risonanza magnetica vengono fuori ernia cervicale, discale L5S1 con elettromiografia positiva è con tendinopatia sovraspinato spalla destra.
Alla visita inail mi riconosce L inabilità assoluta ma senza postumi perché non riconducibili all’ infortunio anche se faccio presente che nel 2010 andando a lavoro subiii un incidente in itinere con la bicicletta riportando trauma distorsivo, frattura ischio publica e adduttore coscia sinistra.
Allora mi rivolsi ad un patronato che mi consiglio di procedere come malattia professionale tabellata per ernia lombare più emg positiva è tendinopatia spalla.
Alla visita L inail mi domanda solo la scuola e vide solo le risonanze magnetiche ma non la mia storia lavorativa mandandomi L esito negativo per le due malattie professionali.
Adesso io mi sono procurata il rischio lavorativo della scuola infanzia dove ho lavorato nei primi 7 anni e poi cosa devo fare io non c è la faccio ad andare a lavorare
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Spett.le Utente,
da quanto riferisce nel 2010 le infermità riportate in un infortunio sono state ascritte ad una ipotetica malattia professionale, il che a mio parere è completamente errato.
Anche la gestione del successivo infortunio mi pare abbastanza approssimativa, per poter sostenere un ricorso contro l'INAIL.
L'unico suggerimento che Le posso dare, considerato l'esito negativo delle pratiche infortunistiche e di malattia professionale, è quello di tentare la strada previdenziale INPS (Legge 222/84, art.1) o l'invalidità civile, sperando che il Patronato a cui si affida Le fornisca adeguato supporto, almento in tale frangente.
Distinti Saluti.
da quanto riferisce nel 2010 le infermità riportate in un infortunio sono state ascritte ad una ipotetica malattia professionale, il che a mio parere è completamente errato.
Anche la gestione del successivo infortunio mi pare abbastanza approssimativa, per poter sostenere un ricorso contro l'INAIL.
L'unico suggerimento che Le posso dare, considerato l'esito negativo delle pratiche infortunistiche e di malattia professionale, è quello di tentare la strada previdenziale INPS (Legge 222/84, art.1) o l'invalidità civile, sperando che il Patronato a cui si affida Le fornisca adeguato supporto, almento in tale frangente.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 634 visite dal 01/11/2021.
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