Agopuntura e reflusso gastroesofageo

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Buonasera, io soffro di faringite cronica probabilmente dovuta ad un lieve reflusso gastroesofageo. Ho sentito da conoscenti che l'agopuntura può essere efficace nella cura di questa patologia. E' vero?
Grazie!
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Dr. Michele Sofia Anestesista, Medico osteopata, Perfezionato in medicine non convenzionali 10
Spett.le Utente, l'agopuntura è una tecnica èfficace in moltissime patologie e fra queste certamente può essere annoverata anche la faringite cronica, il vantaggio di questa cura è la possibilità di non utilizzare farmaci e non vi sono praticamente controindicazioni se utilizzata da mani esperte. Cordiali Saluti Dott. Sofia Michele

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signore,
l'agopuntura è sicuramente efficace per la terapia sia della faringite che del reflusso gastroesofageo. Per rendere più veloce il decorso della malattia e per stabilizzare nel tempo i risultati conseguiti si preferisce attualmente associare anche la farmacologia omeopatica.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, l’agopuntura va benissimo, ma occorre sempre eseguire una diagnosi precisa.
Lei, da quanto racconta sono diversi mesi che presenta un processo infiammatorio a carico della laringe, e dei tessuti limitrofi, che è stato attribuito al reflusso gastroesofageo, ma chi crea il reflusso gastroesofageo? Questo va cercato e spiegato, altrimenti ogni intervento con sostanze chimiche può accentuare il disturbo gastrico, consideri che i farmacicosiddetti antinfiammatori, hanno come effetto collaterale, la gastrolesività, con probabile formazione di ulcere, anche se poi vengono prescritti quei farmaci che vengono definiti “gastroprotettori, così lei alla fine diventa una “pasticca”; inoltre affidarsi sempre e soltanto alla “pasticchina”, non è opportuno, senza prima aver accertato le cause che la hanno condotta alla infiammazione.
Lei dice “Premetto che in questo periodo sono un po' raffreddato.” Chi provoca questo stato un poco raffreddato?, sicuramente un virus che potrebbe appartenere a quelli parainfluenzali, che va cercato attentamente ed eliminato dall’organismo.
L’infiammazione cronica, attiva persistente che è presente nei tessuti della laringe e dell’apparato respiratorio, creano una situazione acida dei tessuti circotanti, che è incompatibile con la vita delle cellule, per cui il sistema deve alcalinizzare, la via più veloce è lo stomaco, dove è presente una pompa ionica, che fisiologicamente, funziona producendo molecole acide per acidificare lo stomaco, favorire i processi digestivi, in caso di infiammazione di una zona come la laringe e tessuti circostanti, questo processo viene accentuato, ad ogni molecola acida prodotta e versata nello stomaco, corrisponde una molecola alcalina che viene ceduta nel torrente sanguigno e portatta ella zona acida, che deve essere portata ad una situazione alcalina, questo perdura da diverso tempo, per cui l’acidità dello stomaco viene aumentata, con susseguente gastrite, reflusso gastroesofageo, ernia iatale,…….tutti i disturbi gastrici; quando questo processo diventa insufficiente, il sistema reperisce molecole alcaline dall’osso, con conseguente distruzione di questo, osteporosi e aumento della calcemia, con tutte le conseguenze di questo.
Nel caso in cui vengano utilizzati i cosiddetti invertitori della pompa, in cui molecole alcaline vengono versate nello stomaco, e molecole acide nel sangue, chiaramente l’infiammazione aumenta, con conseguente azione lesiva per aver compiuto una azione antifisioogica, quindi l’utilizzo di questi farmaci, accentua l’infiammazione e crea situazioni che possono predisporre a patologie future.
Inoltre, l’Helicobacter Pylori è un altro di quelli agenti patogeni “birichini”, la cui individuazione è particolarmente difficile, infatti è un batterio a forma di bastoncello, sulla cui superficie sono presenti diversi antigeni, fr cui quello che permette la produzione dell’ureasi, su cui sono basati tutti lgi esami che vengono effettuati in medicina convenzionale, ma il batterio, in condizioni particolari di vita, ha la possibilità di trasformarsi in cocco, e perdere l’antigene ureas, per questo è presente ma non viene individuato; inoltre nelle biopsie cercano il bastoncino, ma lui è a forma di cocco enon viene riconosciuto, la biopsia e gli esami vengono riferiti come “negativi” ed invece il batterio è presente e continua a produrre danni, per questo è molto birichino.
Come vede, gli accertamenti devono essere molto più approfonditi, per poter giungere alla diagnosi ed alla prescrizione del farmaco omeopatico, che è personalizzato, ma anche corrspondente alla diagnosi della persona in esam, le due cose coincidono.
La ricerca può essere effettuata in tempo reale, infatti l’utilizzo di esami strumentali sia di medicina convenzionale che biologica, hanno la possibilità di condurre il ragioanmento clinico diagnostico, intercetatre effettivamente i responsabili della sua infiammazione laringea e del reflusso gastroesofageo, verificare le alterazioni prodotte sul sistema immunitario, approntre la terapia idonea, effettivamente calcolata sulla sua persona e conseguente alla diagnosi eseguita.
Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it







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