Dilatazione bacinetto renale

Salve sono un ragazzo di 24 anni affetto da Spina Bifida e con vescica neurogena e ieri durante una ecografia addominale e renale mi è stata diagnosticata una dilatazione moderata del bacinetto renale del rene sinistro.
Dalla nascita effettuo periodicamente controlli come prelievi ematici per controllare la creatinina, urodinamiche , ecografie vescicali e renali , cistrouretrografie minzionali e da piccolo effettuavo anche le scintigrafie renali che comunque davano esiti negativi.
Nel 2007 dopo i soliti esami di controllo mi avevano diagnosticato una stenosi uretrale trattata mediante delle bruciatura in cistoscopia e dal 2001 ho iniziato a fare cateterismo che progressivamente ho abbandonato per pigrizia contro il parere medico.
I miei quesiti sono dunque i seguenti: è possibile che questa dilatazione sia causata dalla mia pigrizia a non fare cateterismo e da una stenosi uretrale?
Inoltre , leggendo su vari siti internet mi è capitato di entrare a conoscenza del fatto che questa dilatazione potrebbe essere causata da cancro al colon , e vorrei chiedere dunque è una ipotesi valida o sono solo informazioni false? chiedo questo perche da diverso tempo soffro di alcuni tra i tipici sintomi di questa neoplasia (diarrea,debolezza, pallore alterazioni dell'alvo )e inoltre nel 2007 anche se avevo stenosi uretrale non avevo problemi renali ecco perche inizio a spaventarmi.
Vorrei chiedere inoltre: quali sono le possibili soluzioni a questa dilatazione renale?esiste solo la soluzione chirurgica? e quali esami mi consigliate di eseguire per approfondire il caso?
Concludo dicendo che a causa di una frattura sono stato allettato 3 mesi e vorrei chiedere : è possibile che questa dilatazione sia stata causata da questo mio stato di riposo forzato a letto? in quel periodo ho avuto la cistite e infezione urinaria che si è ripresentata anche recentemente infatti nonostante ora sia tornato a vivere normalmente continuo comunque ad avere leucociti nelle urine anche se l'urinocoltura risulta negativa e la creatinina nella norma (esami effettuati 15 aprile 2014).
ps: attualmente ho un lieve fastidio al lato sinistro della schiena anche se a volte lo avverto anche a destra, visto lo stato attuale delle cose infine: cosa mi consigliate di fare? Vi sarei grati se mi rispondesse dettagliatamente ai miei quesiti e in attesa di una risposta porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la sua condizione di vescica neurologica da spina bifida, a quanto,ci dice possibilmente complicata da una stenosi dell'uretra, certamente la può esporre ad un ristagno vescicale di urina. Se questo non viene opportunamente drenato con l'auto-cateterismo, è possibile che a lungo termine l'aumento di pressione vescicale si ripercuota sulle alte vie urinarie, causando una dilatazione renale. Se la condizione di ristagno vescicale e magari ipertono sfinteriale è confermata, senz'altro è indispensabile insistere nella pratica dei cateterismi evacuativi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio innanzitutto per la sua risposta, ma a me rimane qualche domanda: visto che la dilatazione comunque dall'ecografia sembra essere abbastanza moderata secondo lei è possibile risolverla evitando l'intervento chirurgico ritornando a praticare semplicemente il cateterismo? e quali altri esami mi consiglia di fare magari anche per accertare la causa del problema?
io attualmente non sono certo che la causa possa essere una stenosi , ho solo detto che in passato anche per non aver fatto cateterismo ,ho avuto problemi di stenosi
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
come abbiamo cercato di spiegarle, é molto probabile che questa dilatazione renale abbia cause funzionali e sia la ripercussione di una eccessiva pressione vescicale. È evidente che una corretta pratica degli autocateterismi sia il primo provvedimento da prendere. Riterremmo comunque opportuno provvedere ad una rivalutazione neuro-urologica, con eventuale ripetizione di una indagine urodinamica ovvero radio-urodinamica. A parte sarebbe da valutare questo sospetto di stenosi dell'uretra, la cui entità potrebbe evidenziarsi con la ripresa dei cateterismi.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
la ringrazio ancora , comunque il medico che ha eseguito l'ecografia mi ha anche consigliato di eseguire una tac addomino-pelvica cosa ne pensa? inoltre visto che sto avendo seri problemi intestinali le vorrei chiedere : è possibile che questa dilatazione renale possa essere causata da una neoplasia del colon? so che vista la giovane età è una ipotesi remota però visto che su un sito internet ho letto questo (seppur su un sito non specialistico) ho iniziato a essere preoccupato e vorrei sapere cosa ne pensa in merito. in attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la prima cosa che lei deve fare è ovviamente sottoporsi alla visita del suo urologo di riferimento, che immaginiamo l'abbia già seguita in passato. Sarà egli a decidere quali accertamenti saranno più opportuni. Per il resto, il suo dubbio ci pare assai poco verosimile e francamente caratterizzato da un pessimismo immotivato.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottor Piana, ho comunque iniziato a fare nuovamente autocateterismo ogni 3 ore e non ho avuto problemi nell'inserimento del catetere e questo mi fa pensare che anche l'ipotesi stenosi uretrale è da escludere. Consulterò nei prossimi giorni l'urologo di riferimento che mi segue e magari le farò sapere lo sviluppo della situazione cosi da confrontarmi anche con lei e avere un secondo parere che in queste situazioni cosi delicate non fa mai male.
Volevo chiederle comunque un'ultima cosa: è normale in questi casi di dilatazione renale avere brividi di freddo ( in assenza di febbre) e fastidi alla schiena in corrispondenza dei reni? e cosa posso fare per attenuare il fastidio? è lieve ma se posso fare qualcosa per attenuarlo lo faccio
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Giuro che non la disturbo più fino a quando non avro consultato il mio urologo e fatto tutte le valutazioni del caso ma mi è sorto un dubbio e le sarei grato se potesse chiarirmi la situazione:io nel novembre 2013 purtroppo a causa di una caduta in casa e a causa di una grave osteoporosi giovanile mi sono procurato una frattura del femore e questo mi ha costretto a rimanere a letto per circa 4 mesi ( fino a marzo di quest'anno) e mi è venuto in mente ora che in quel periodo ho sofferto di cistite e di esami delle urine che presentavano infezioni che ho curato con ciproxin, e addirittura ora ricordo che gia a febbraio di quest' anno ( quando ho iniziato pian piano a camminare di nuovo) ho iniziato ad avvertire questi fastidi che all' inizio riguardavano solo l'addome inferiore e poi di recente si sono spostati verso i reni, il mio quesito quindi è questo: è possibile che questo problema sia stato causato da una compressione del rene sinistro? chiedo questo perchè quando non stavo in posizione verticale a letto , dovevo per forza mettermi sul lato sinistro anche perche potra ben capire che stare 24 ore allettato non è il massimo della comodità e visto che la gamba destra era fratturata dovevo usare il lato sinistro.In caso di risposta affermativa secondo lei ci sono possibilità che tutto torni alla normalità nel giro di qualche tempo senza ricorrere a soluzioni chirurgiche? pensavo che magari camminando un po di più ci sia la possibilità che la circolazione della urina si ristabilisca anche perche in 24 anni non ho mai avuto problemi renali ma sono sempre andato incontro a infezioni urinarie poi rientrate dopo aver passato lunghi periodi allettato dopo i vari interventi chirurgici subiti. distinti saluti
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dopo
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Ex utente
Vorrei precisare una ultimissima cosa che ho sottovalutato quando le ho detto del referto ecografico e cioè che si segnala nella ecografia oltre che la dilatazione del rene sinistro anche una sofferenza bilaterale e una ptosi renale probabilmente causata da una dieta che mi ha fatto perdere 15 kg in un anno .
Alla luce di tutto questo secondo lei è ancora valida l'idea di rivolgersi a un urologo per una visita o sarebbe opportuno praticare fisioterapia per provare a risolvere la ptosi che potrebbe essere la causa dei miei mal di schiena?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
il rene è un organo situato molto in profondità, non può risentire delle compressioni esterne, a parte ovviamente i traumi violenti. La rivalutazione urologica è assolutamente indispensabile.

Saluti
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dopo
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Salve dottore , la contatto per chiederle un altro parere , ieri infatti mi sono recato dal medico di base per farmi prescrivere la visita urologica che effettuerò giovedi e nel frattempo descrivendo i sintomi al medico di base mi ha risposto che secondo lui il problema renale ovvero la dilatazione che ho potrebbe essere causata da una compressione dell'uretere legata probabilmente anche a un probabile morbo di crohn ( i sintomi di questo morbo a livello intestinale ci sono in buona parte anche se per avere una diagnosi certa farò una tac addominale) Secondo lei è una ipotesi valida la compressione dell'uretere? inoltre vorrei dirle che almeno oggi i fastidi alla schiena sembrano essersi attenuati e quindi vorrei chiederle questa idronefrosi si può risolvere spontaneamente o è una cosa improbabile?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
il suo problema urologico di base di tipo funzionale con vescica neurologica a presumibile incompleto svuotamento è da considerare di gran lunga la causa più sospetta, fino prova contraria. Da lì in avanti mille ipotesi si possono fare, sarà compito del nostro Collega che la valuterà direttamente il fare chiarezza in merito, ricorrendo alle vie più opportune.

Saluti
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dopo
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Ex utente
va bene grazie la terro aggiornata dopo la visita
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Salve dottore volevo tenerla aggiornata sul mio problema.
Dieci giorni fa come le avevo anticipato ho fatto la visita nefrologica e la dottoressa mi ha suggerito di fare dei tamponi uretrali per valutare se ci sono infezioni e questo lo farò nella giornata di domani , inoltre lo stesso giorno della visita nefrologica (qualche ora dopo) ho fatto una tac addominale e improvvisamente la ptosi renale che sembrava esserci nella ecografia sembra non esserci nella tac e quella dilatazione del bacinetto renale secondo il medico che ha refertato la tac potrebbe essere causata semplicemente da un eccessivo carico di acqua che mi ha affaticato i reni ed in effetti io bevo molta acqua il giorno e comunque la dilatazione secondo il medico sembra essere minima , appena evidente. quindi vorrei chiederle: è possibile che sia davvero causata da un carico di acqua eccessivo? distinti saluti e grazie in anticipo per la cortese risposta.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
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ancora salve dottore, mi sono dimenticato di aggiungere in tutti questi consulti un elemento che potrebbe essere importante cioè che negli ultimi 6 mesi sono certo di aver avuto un aumento del volume vescicale (per motivi gravi legati a un intervento chirurgico sono stato allettato 4 mesi e ho notato che quando urinavo riuscivo a espellere anche oltre 600 cc di urina quando solo qualche anno fa dalle varie urodinamiche il volume si fermava a 300 cc) è possibile quindi che questa dilatazione seppur minima sia causata anche da aumento del volume vescicale? distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
il sovraccarico idrico in corso di ecografia può causare una lieve dilatazione delle alte vie urinarie, perlopiù bilaterale e simmetrica e per questo facilmente sospettata dall'ecografista. C'è da dire che, a quanto ci ha riferito, nel frattempo lei ha anche ripreso gli autocateterismi, questi possono aver senz'altro contribuito a risolvere la dilatazione. Ancora una volta, le consigliamo una rivalutazione specialistica urologica, ad esempio anche per discutere e chiarire questa situazione della capacità vescicale.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
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salve dottore , stamattina ho dovuto ripetere una ecografia addominale per motivi gastrointestinali e nel referto mi trovo scritto: lieve calicectasia rene sx , potrebbe dirmi la causa di questo? anche perche pensavo di avere una idronefrosi e invece no.distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
"calicectasia" è solo un modo più forbito e corretto di "idronefrosi" per descrivere una dilatazione - ancorché molto modesta - delle cavità urinarie del rene.

Saluti

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dopo
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salve dottore, oggi e negli ultimi giorni ho notato difficoltà a inserire il catetere in fase di cateterismo,quindi volevo chiederle: è possibile che la causa di questa idronefrosi sia legata a un restringimento uretrale?avverto di nuovo il fastidio al rene sx dopo aver effettuato l ecografia ieri cosa che non mi succedeva da almeno due settimane.e volevo chiederle anche : cosa è possibile fare in caso di nuovo restringimento della uretra? in passato e come ho gia detto ho subito due specie di bruciature per dilatare la uretra e volevo sapere se ora ci sono alternative a questo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
in una condizione come la sua, come probabilmente già le abbiamo detto, una dilatazione delle alte vie urinarie è più facilmente legata ad un residuo cronico di urina in vescica, se la minzione spontanea non è efficace ed i cateterismi non vengono eseguiti del tutto od in numero insufficiente. Se lei avverte delle difficoltà al passaggio del catetere, è particolarmente importante non sottovalutare e farsi rivalutare al più presto dai nostri Colleghi che verosimilmente già la conoscono. Questo per prevenire l'insorgenza di complicazioni ulteriori.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
grazie dottore per la risposta ,in effetti mi sento meglio e avverto meno fastidio anzi nessun fastidio dopo la minzione ,comunque volevo chiederle un altra cosa ovvero:è possibile che un residuo di urina in vescica possa provocare infezioni urinarie? glielo chiedo perche nell ultima urinocoltura risultava presenza di leucociti .
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Senz'altro il ristagno urinario è uno dei più comuni fattori predisponenti alle infezioioni.
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dopo
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Ex utente
Salve dottore, la contatto per dirle che a fine maggio ho effettuato un secreto uretrale prescritto dalla nefrologa dopo aver scoperto la idronefrosi qui piu volte citata in questo consulto e il risultato è stato che ho la presenza di Klebsiella Pneumoniae .Da quanto ho potuto leggere su internet si tratta di un batterio che normalmente si trova nel colon ma in determinati casi come ospedalizzazione e intervento chirurgico può presentarsi altrove e causare tra le altre cose anche infezioni urinarie.Io effettivamente a metà novembre dello scorso anno ho subito un intervento chirurgico a una gamba a causa di una frattura del femore e sono stato a letto 4 mesi, e in questo periodo ho avuto (vado a memoria) almeno un caso di cistite trattata con ciproxin .Quindi volevo chiederle se è possibile che questo batterio possa essere stato il responsabile di questa cistite? in quel periodo in cui ebbi la cistite mi ricordo di aver fatto anche un esame delle urine che diede come esito:presenza di leucociti e sangue nelle urine ( i leucociti sono presenti anche nell'ultimo esame delle urine e il sangue invece no per fortuna) E inoltre volevo chiederle : quale ruolo può avere un batterio simile in relazione alla mia situazione di idronefrosi? grazie per la sua risposta e distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
la presenza di urocoltura e tampone uretrale positivi in che esegue cateterismi evacuativi è pressoché costante. E' in pratica indispensabile scendere ad un compromesso tra la necessità di evacuare il ristagno vescicale ed il tenere sotto controllo una possible infezione delle vie urinarie. Se la presenza di batteri non è causa di febbre o disturbi intensi, in genere non si ricorre alla terapia antibiotica, anzi la stessa potrebbe essere controproducente selezionando batteri sempre più resistenti. Non vi può essere alcuna relazione diretta con la dilatazione renale, che è un fenomeno "idraulico", coe s'è detto assai probabilmente legato al ristagno vesciale di urina.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
grazie ancora dottore per la sua disponibilita,vorrei chiedere anche un altra cosa: visto che in passato come potra immaginare ho fatto diverse CUM retrograde e quasi sempre sono risultate relativamente con esiti incoraggianti e per incoraggiante intendo dire che non ho mai avuto nè reflusso nè residuo ,è possibile che il quadro della situazione sia potuto potenzialmente peggiorare in cosi poco tempo? io avverto fastidi renali da marzo.Inoltre parlando con un mio parente medico mi ha prospettato la ipotesi di reflusso vescicale vista anche la presenza di diverticoli ,volevo chiederle quindi se eventualmente se il reflusso vescicale è una ipotesi che puo escludere ristagno urinario o se le due cose possono convivere? distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ristagno vescicale e reflusso vescico-ureterale possono senz'altro coesistere, anzi, essere causa l'uno dell'altro.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Salve dottore vorrei farle altre due domande relative al mio problema: è possibile che la mia situazione di allettamento forzato per 4 mesi abbia potuto peggiorare la mia gia complicata situazione urologica? non parlo in relazione al rene dilatato ma in termini generali, anche perche le ripeto in quel periodo ho avuto infezioni e ho infezioni urinarie e ricordo che 12 anni fa dopo aver subito un altro intervento chirurgico che mi costrinse a letto per molti giorni ci fu un netto peggioramento della situazione vescicale (nel day hospital che feci pochi mesi dopo) tanto che il chirurgo pediatrico all'epoca propose ai miei genitori di fare una enterocistoplastica per aumentare il volume vescicale e anche all'epoca ci furono infezioni e cistiti.Inoltre vorrei chiederle: è possibile che la pressione vescicale sia aumentata ultimamente perche ho bevuto troppa acqua? so che il problema della vescica neurologica è la causa principale ma vorrei sapere se bere troppa acqua può in qualche misura aver inciso negativamente.distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'allettamento prolungato può portare a molti problemi urologici (es. formazione di calcoli) ma in linea di massima non dovrebbe influire in modo significativo sulla funzionalità della vescica.
Entro limiti ragionevoli, anche la quantità d'acqua non può avere influenza particolare. Certo è che sovraccaricare eccessivamente un sistema già vacillante di suo può risultare controproducente, quindi è il caso di mantenersi nell'ordine di un paio di litri al giorno.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Chiedo ancora scusa per il disturbo ma mi sono posto altri due quesiti che vorrei porre alla sua attenzione: la idronefrosi che lei sospetta dovuta presumibilmente alla vescica neurologica che ho puo essere anche unilaterale o deve per forza essere un problema che riguarda entrambi i reni? nel mio caso le ricordo che ad essere interessato è solo il rene sinistro anche se avverto fastidio a volte anche a destra.E vorrei chiederle anche appunto se la causa della mia idronefrosi (quindi la vescica neurologica con alta pressione vescicale e ristagno urina) può dare fastidio al fianco? a volte avverto fastidi al fianco anche in condizione di non completo riempimento.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I reni sono simmetrici ma mai perfettamente uguali fra loro, pertanto è verosimile che eventuali modificazioni, almeno in fase iniziale siano più evidenti da un lato piuttosto che dall'altro. La presentazione dei disturbi può essere molto variabile, non è raro che dilatazioni cospicue insorte molto lentamente possano decorrere senza alcun sintomo particolare ed essere riscontrate occasionalmente od in caso di complicazioni.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Salve dottore ,leggendo su internet discussioni sulle mie problematiche mi sono venute in mente diverse domande che vorrei porre alla sua attenzione: innanzitutto vorrei ricordarle che in seguito a un secreto uretrale e a un esame delle urine effettuati a fine maggio mi sono state riscontrate positività a esch. coli e alla Klebsiella pneumoniae, sapendo che gli esch. coli spesso li ho riscontrati negli esami delle urine che ho fatto nel corso degli anni e di essi non mi preoccupo perche so che sono legati a infezioni urinarie anzi ne sono i principali responsabili anche per il cateterismo,vorrei chiederle delle delucidazioni in merito alla klebsiella e cioè : è vero che è possibile riscontrarla nelle urine delle persone ospedalizzate e che hanno utilizzato un catetere fisso in ospedale per diversi giorni come è successo nel mio caso per via del ricovero e della operazione che ho avuto, ed è possibile trovare questo batterio in persone debilitate fisicamente? e inoltre vorrei chiedere se questo batterio quando si trova nelle vie urinarie puo veicolare e favorire eventualmente lo sviluppo di malattie anche serie a carico dell'apparato urinario e/o di altri organi?.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
vorrei anche chiedere se questi batteri associati con la ormai famosa idronefrosi possono a lungo termine darmi seri danni ai reni
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
anche la Klebsiella, come il Coli, è un batterio gram negativo tipico della flora intestinale, pertanto può colonizzare le vie urinarie seguendo lo stesso percorso, diretto od indiretto. Grazie allo smodato utilizzo degli antibiotici che si è fatto negli ultime decenni, si sono selezionati ceppi batterici sempre più resistenti ed aggressivi, questo è tanto più vero laddove di antibiotici si fa maggior uso, ovvero gli ambienti ospedalieri. Il discorso vale per tutti i tipi di batteri, ma ultimamente la Klebsiella multiresistente è quella che più dà filo da torcere. Parliamo comunque di infezioni gravi in soggetti inmmunodepressi o defedati, in cui le manifestazioni sono gravi ed inequivocabili, con febbere alta e compromissione delle condizioni genearali. In conclusione, non crediamo che questa sia la sua situazione.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
grazie dottore, un' ultima domanda : prendendo informazioni su questi due batteri nelle vie urinarie ho letto che entrambi in situazioni di rischio come idronefrosi ( o comunque processo ostruttivo a carico dei reni) ,reflusso e/o ristagno urina , lesioni del midollo spinale come nel mio caso con vescica neurologica possono contribuire allo sviluppo di una pielonefrite e quindi volevo chiederle alla luce di questo che mi sembra un chiaro peggioramento della mia situazione vescicale secondo lei c'è il rischio di contrarre questa infiammazione e quali sono i sintomi da tenere in considerazione eventualmente per diagnosticare precocemente il problema? tra le altre cose ho iniziato a notare che il fastidio al rene che mi ha permesso di diagnosticare la dilatazione ora lo avverto raramente anzi praticamente solo la sera quando sono a letto e sdraiato di lato (cambiando lato il fastidio rimane) e ora lo avverto sul lato destro cioe sul rene che in teoria era sano ,quindi vorrei chiederle in conclusione se è possibile che la idronefrosi possa essere ora definita bilaterale? e se cosi fosse è vero che quasi sicuramente l'ostacolo dovrebbe essere ricercato a carico della vescica e dell'uretra? inizio a riscontrare difficolta a inserire il catetere ecco perche mi è venuto il dubbio,ovviamente come ho ben capito il tutto aggravato da ristagno urina e alte pressioni vescicali.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La sua "ultima" domanda contiene di fatto almeno 4 punti interrogativi ...

Come le abbiamo già detto e ripetuto, quando l'ostacolo (od il ristagno di urina) avviene a livello delle basse vie urinarie, teoricamnete la dilatazione dovrebbe essere bilaterale, anche se raramente simmetrica. Concludiamo definitivamente questo consulto raccomandandole ancora di tenere sotto attento controllo gli aspetti funzionali, poiché proprio il ristagno vescicale può costituire un pericolo sia dal punto di vista "idraulico" che di quello infettivo. In questo dovrà pertanto essere assiduamente controllato da un centro che si occupi appunto specificatamente di neuro-urologia.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
va bene la ringrazio distinti saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
concludo chiedendole scusa se le sono sembrato troppo apprensivo ma le lascio immaginare quanti pensieri mi sono frullati per la mente in questo mese, ma da ora cerchero di vedere tutto con un occhio piu obiettivo facendo tesoro di quanto mi ha detto e soprattutto eseguendo gli esami necessari del caso per affrontare il problema nel migliore dei modi dopo l'estate. distinti saluti .
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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