Positiva a klebsiella pneumoniae e mi chiedo se devo seguire diete particolari
Buon giorno, sono una donna, di vent'anni e alcuni mesi fa ho avuto diversi problemi di disuria, polluria, tenesmo e simili, la mia dott.
ssa mi ha fatto un foglio di ricovero per accertamenti e all'ospedale mi hanno sbattuta fuori per il covid-19, perdendo tutti i referti dell'urinocoltura e dell'ecografia renale.
Ho chiamato il medico di mia madre, per irreperibilità del mio, che nelle varie settimane mi ha fatto assumere MONOURIL, NEO FURADANTIN, senza nessun cambiamento, a distanza di un mese (perché iniziando la quarantena mi sono barricata in casa sottovalutando il problema) mi sono recata dalla guardia medica, per gli eccessivi dolori renali, questa mi ha suggerito di fare urinocoltura ed ecografia renale.
Fatto solo le urinocolture, dato il periodo, che sono risultate positive per Klebsiella pneumoniae, ho iniziato isocef, ma reputato subito inutile e cambiato con un medicinale suggerito nell'antibiogramma.
Cioè, ciprofloxacina.
Noto comunque ancora pochi cambiamenti ed ho inoltre sviluppato la colite, trovando poi anche sangue nelle feci.
Mi chiedo se devo seguire una dieta particolare o continuare a fare esami particolare e se è il caso di effettuare una risonanza magnetica o simili, per verificare che questo batterio non abbia creato ascessi in reni e/o intestino?
Premetto che soffro molto probabilmente di artrite psoriasica, che avevano sia mio nonno, che mio padre, al momento ho solo alcune chiazze dentro le orecchie, sul cuoio capelluto e sul pube, ma da un annetto, nonostante i miei 20 anni, ho forti dolori articolari, accompagnati da rigidità e nell'ultimo mese sono arrivata a pesare 64kg, nonostante abbia sempre avuto problemi a prendere peso.
ssa mi ha fatto un foglio di ricovero per accertamenti e all'ospedale mi hanno sbattuta fuori per il covid-19, perdendo tutti i referti dell'urinocoltura e dell'ecografia renale.
Ho chiamato il medico di mia madre, per irreperibilità del mio, che nelle varie settimane mi ha fatto assumere MONOURIL, NEO FURADANTIN, senza nessun cambiamento, a distanza di un mese (perché iniziando la quarantena mi sono barricata in casa sottovalutando il problema) mi sono recata dalla guardia medica, per gli eccessivi dolori renali, questa mi ha suggerito di fare urinocoltura ed ecografia renale.
Fatto solo le urinocolture, dato il periodo, che sono risultate positive per Klebsiella pneumoniae, ho iniziato isocef, ma reputato subito inutile e cambiato con un medicinale suggerito nell'antibiogramma.
Cioè, ciprofloxacina.
Noto comunque ancora pochi cambiamenti ed ho inoltre sviluppato la colite, trovando poi anche sangue nelle feci.
Mi chiedo se devo seguire una dieta particolare o continuare a fare esami particolare e se è il caso di effettuare una risonanza magnetica o simili, per verificare che questo batterio non abbia creato ascessi in reni e/o intestino?
Premetto che soffro molto probabilmente di artrite psoriasica, che avevano sia mio nonno, che mio padre, al momento ho solo alcune chiazze dentro le orecchie, sul cuoio capelluto e sul pube, ma da un annetto, nonostante i miei 20 anni, ho forti dolori articolari, accompagnati da rigidità e nell'ultimo mese sono arrivata a pesare 64kg, nonostante abbia sempre avuto problemi a prendere peso.
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Se nell'antibiogramma la ciprofloxacina presenta una buona sensibilità deve assumerne 500 mg ogni 12 ore per almeno sette giorni per poi ripetere l'urinocoltura ed un esame chimico-fisico dell urine per verificare la probabile risoluzione dell'infezione urinaria.
La colite di cui riferisce, associata alla presenza di sangue nelle feci (immagino sangue vivo e rutilante) potrebbe essere collegata alla patologia autoimmune da cui è affetta, anche se al presente in remissione.
Non è chiaro se la diagnosi di artrite psoriasica sia solo clinica od anche laboratoristica. In caso di artrite psoriasica conclamata potrebbe associarsi una flogosi enterica che potrebbe essere la causa dei dolori addominali da lei riferiti come renali.
Le suggerisco di condurre a termine un ciclo completo di terapia antibiotica per quanto riguarda l'infezione urinaria accertata e successivamente avvalersi di un Reumatologo per approfondire la diagnosi della psoriasi ed effettuare accertamenti mirati.
La colite di cui riferisce, associata alla presenza di sangue nelle feci (immagino sangue vivo e rutilante) potrebbe essere collegata alla patologia autoimmune da cui è affetta, anche se al presente in remissione.
Non è chiaro se la diagnosi di artrite psoriasica sia solo clinica od anche laboratoristica. In caso di artrite psoriasica conclamata potrebbe associarsi una flogosi enterica che potrebbe essere la causa dei dolori addominali da lei riferiti come renali.
Le suggerisco di condurre a termine un ciclo completo di terapia antibiotica per quanto riguarda l'infezione urinaria accertata e successivamente avvalersi di un Reumatologo per approfondire la diagnosi della psoriasi ed effettuare accertamenti mirati.
Dr. Aldo Ortensia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 03/05/2020.
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