Protrusione l5 s1 sciatica da 6 mesi
Attendo.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Disco l5 s1 disidratato e ridotto in ampiezza con protrusione posteriore paramediana a sinistra che da tale lato lambisce l emergenza radicolare di s1
Minimo atteggiamento scoliotico sinistro convesso del rachide , ho difficoltà a stare seduto o in posizione eretta paradossalmente sto meglio quando cammino. È da ottobre che soffro di sciatalgia e non riesco a venirne fuori .
Se la valutazione clinica ambulatoriale e la visura delle immagini neuroradiologiche collimano, è ragionevole procedere nel modo appena indicato. Se anche questo trattamento non dovesse sortire un soddisfacente risultato, resterebbe l'opzione chirurgica che, in ogni caso, andrebbe condotta con tecnica mininvasiva (in modo di avere un minimo trauma chirurgico) ed in anestesia locale con blanda sedazione (sedo-analgesia).
Per la tecnica mininvasiva, legga gli articoli divulgativi che ho pubblicato nella mia pagina personale di questo stesso sito.
Se ha piacere, fornisca pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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L'approccio mininvasivo è postero-laterale, ha luogo in sedo-analgesia (sedazione ed anestesia locale) e può essere completato con artrodesi intersomatica usando come mezzi di sintesi materiale sintetico riassorbibile utile anche per obliterare il foro chirurgico di accesso al disco (quindi, non resteranno materiali metallici non riassorbibili e si tampona un'eventuale recidiva tramite il predetto foro).
Dato l'approccio mininvasivo (meno di un centimetro di incisione sulla cute, e conseguentemente strumentazione chirurgica inferiore al cm) le cosiddette recidive sono meno frequenti e, soprattutto, sono scarsissimamente presenti i successivi fenomeni di fibrosi tipici degli approcci a cielo aperto (come è, appunto, la microdiscectomia che viene eseguita, inoltre, quasi sempre in anestesia generale con intubazione endotracheale).
Se Lei volesse avere maggiori delucidazioni per il Suo caso specifico, dovrebbe procurarsi, oltre alle immagini della RMN L/S, anche due radiografie (AP e LL) della colonna L/S.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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Intanto si giunga ad una diagnosi precisa che ci pre-figuri una consequenziale via di trattamento (conservativo e/o interventista).
Cordialità.
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In pratica si finisce per chiamare protrusione una modesta "debordanza" discale ed ernia una compressione massiva sulle radici nervose.
In linea di principio, tutto è destinato a decadere ed involversi per cui a distanza temporale si riassorbono, si raggrinzano...al pari di altri tessuti. Il problema del riassorbimento è in quanto tempo? Anni, decenni, mesi...? Non lo possiamo razionalmente prevedere. Se un disturbo, specie se deficitario o algico, dura da mesi, è meglio fare qualche cosa subito anche per evitare che si aggravi col tempo. Ed è stato questo il mio indirizzo professionale.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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