Neoplasia frontale

buona sera
parlo di un paziente che da pochissimo gli hanno riscontrato una neoplasia frontale alla testa....da una tac con successiva RM....i sintomi principali erano confusione, poca memoria e una brutta crisi finale con caduta ed irrigidimento della bocca degli occhi......il paziente stesso è affett da epatite C...con una avanzata fibrosi fino a 2 mesi fa.....ed inoltre con problemi di alcolismo..per tale motivo nn è mai riuscito ad iniziare la terapia con interferone....
é ricoverato in neurochirurgia con somministrazine di cortisone....la neoplasia è avanzata,,,maligna e molto estesa...ora alla luce di tutto cio mi chiedoe vi chiedo
1)PERCHE IL NEURO CHIRURGO NN è CONVINTO DI OPERARE?
2)PERCHE NN PROVA ANCHE A CAPIRE SE SI TRATTA DI UNA NEOPLASIA SECONDARIA O PRIMITIVA DATO CHE DALLA rm SALTA FUORI UNA MACCHIA AI PLMONI(SI PENSA AD UNA VECCHIA BRONCOPOLMONITE....)SI OK..MA PERCHE NN ACCERTARI MEGLIOCHE SIA EFFETTIVAMENTE QUELLO DA UNA TAC ECO-GUIDATA CON PRELIEVO BIOPTICO?
3)SE SI TENTA DI OPERARE SOLO PER ESPORTARE UN PEZZO DELLA MASSA PER DARE UN PO PIU DI VITA AL PAZIENTE PERCHE INVECE DI EFFETTUREA UN INTERVENTO CHIRURGICO NN SI TENTA CON LA CHEMIOTERAPIA O RADIOTRAPIA?
grAZIE
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
sono domande a cui è difficile rispondere a distanza senza poter visionare la documentazione clinica e le condizioni attuali del paziente.
Se si tratta di un tumore polmonare con metastasi cerebrale, sicuramente diagnosticato, bisogna valutare eventuali più gravi controindicazioni all'intervento.
Diverso discorso se si tratta di un tumore primitivo del cervello, la cui diagnosi dovrebbe essere di certezza mediante una biopsia stereotassica.
Ma queste sono considerazioni un po' vaghe senza, come Le dicevo, una obiettiva valutazione del caso clinico nel suo complesso.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Li porgo i miei rigraziamenti in merito alla sua risposta arrivata tempestivamente...
Da una lettura dettagliata sono arrivata a capire che l operazione chirurgica o l intervento farmacologico come quello redioterapico sono impediti dal fatto che il paziente è fisiologicamente compromesso da un quadro clinico complesso(epatite c forse in cirrosi,..due stent al cuore,e paziente alcolista) ...giusto?..sii puo confermare questo come motivazione logica di un non intervento di qualsiasi genere?
Informazione certa è che gli esami fatti sul paziente sono esclusivamnte di TAC, RM e angiografica.....niente biopsia polmonare e niente biopsia stereotassica...cioè nessuna informazione certa se si tratta di metastasi o tumore primitivo.Questa è quello che emarge da cio che riferisce il neurochirurgo.
Grazie ancora per la disponibilità