Ma a fine 2009, inizio 2010 ha avvertito di nuovo dolori alla schiena ha fatto una cura e da tac

Mia moglie in seguito a blocco della gamba sx a causa di ernia discale è stata operata nel sett. 2007 di emiflavolaminoartectomia lediale L4-L5 sx, erniectomia e discectomia, completamento delal compressione di L5 sx mediante foraminotomia posteriore.E' stata subito bene e a parte qualche piccolo problema aveva recuperato tutto la motorietà della gamba sx. Ma a fine 2009, inizio 2010 ha avvertito di nuovo dolori alla schiena ha fatto una cura e da Tac è emersa una nuova ernia. Da qualche mese le cose sono precipate, avverte di nuovo dolore alla gamba con blocco della stessa, la notte a letto è un dolore atroce e quando la mattina si alza sono problemi in quanto deve aspettare un po di tempo che la gamba si risveglia. Siamo andati dallo specialista che l'ha operata, ha prospettato una nuova operazione e ha richiesto una rmn con e senza mdc e gli ha prescritto una cura con bentalan 4 mg, e contramal per 8 giorni, ma niente, ha fatto anche delle Toratol ma il dolore alla gamba persiste e solo con le bustine di Mesulid il dolore alla gamba si attenua e riesce a fare qualche dolore alla gamba. Sono arrivati i risultatti della RMN con e senza mezzo di contrasto che sono: Esame eseguito mediante scansione sui piani assiali e sagittale con sequenze SE T1 e TSE T2. Atteggiamento rigido del tratto lombare con scoliosi. Modesti segni di spondoliosi somatica a carico dei metameri in esame. Note disidratative a carico del disco L4-L5 per spazio intersomatico ridotto di ampiezza e con rimaneggiamento corticospongioso del tipo Modic II delle rispettive limitanti somatiche. In esiti di intervento di emiflavolaminoartrectomia mediale, erniectomia e discetomia. Si apprezza ernia paramediana-laterale sinistra recidivante a carico del disco L4-L5 con compressione della tasca radicolare sinistra, ingombro dell'aditus foraminale e parziale conflitto disco/radicolare intraforaminale; presenza di fibrosi cicatriziali evidenti sul comparto sinistro. Non evidenti chiare immagini da riferire ad ernie nè a protusioni a carico dei restanti dischi in esame. Regolare il segnale midollare. Sostanzialmente conservata ampiezza del calibro del canale spinale.
Mia moglie è restia ad operasi di nuovo, ho sentito parlare di cura con l' ozono, di alcune fisioterapie che fanno miracoli, quale potrebbe essere la terapia migliore a parte il classico intervento chirurgico? Mi scuso per la lungaggine ma spero di essere stato chiaro nell'esprimermi e anticipatamente voglio ringraziare tutti coloro che prenderanno a cuore la mia richiesta. Mi dispiace vedere mia moglie soffrire così, la gamba gli da fastidi enormi, ma la schiena non gli fa male, il dolore è localizzato dalla coscia in giuù, purtroppo siamo ritornati indietro prima del primo intervento. Grazie e saluti, Ne approfitto per augurare a tutti una felice e santa Pasqua, Buona Pasqua.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

purtroppo la recidiva di un'ernia discale operata, sebbene non frequente, è possibile come nel caso di sua moglie.
In questa situazione occorre, come è stato fatto, sottoporsi inizialmente a terapia medica antinfiammatoria. In caso di persistenza della sintomatologia dolorosa il trattamento chirurgico dovrà essere considerato.
Il ruolo dell'ozono in questi casi è controverso, in quanto non è dimostrata una reale efficacia.
Il mio consiglio è di affidarsi al medico che l'ha operata inizialmente e discutere con lui il risultato del nuovo esame RM.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio il dott. Perrini per la solerte risposta. Vorrei solo sapere se il persistene dolore alla gamba sx, che non si attenua neanche con cura antinfiammatoria ed antidolorifica è dovuta all'ernia presente o anche alla presenza di fibrosi cicatriziali evidenti sul comparto sinistro. Volendo rimandare l'intervento si può ricorrere alla manipolazione, cioè quei massaggi che tentano si spostare l'ernia non facendola più premere sul midollo o altri nervi che possono portare dolore. Scusate se non parlo il linguaggio medico, ma spero di farmi capire. Di nuovo grazie.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Dallo studio RM eseguito sembra che sia presente una recidiva dell'ernia trattata. Data la storia clinica, ovvero la ricomparsa rapida dei sintomi dopo un periodo di benessere, sembra che la sintomatologia sia ascrivibile più ad una recidiva che ad una fibrosi cicatriziale.
In una buona percentuale di ernie discali sintomatiche il dolore si risolve dopo terapia medica. Più che la manipolazione può essere di un certo aiuto, se la sintomatologia lo permette, la fisipterapia e la ginnastica posturale.
Cordiali saluti,