Ernia del disco l4-l5 con forte lombosciatalgia

Salve,
ho 27 anni sono un ragazzo e peso 110 kg per 193 cm. Ho una forte lombosciatalgia che da 8 mesi ormai non va via ed è causata da un'ernia espulsa ("franca estrusione erniaria in sede mediana e paramediana") L4-L5. Ho provato con farmaci e fisioterapie di ogni genere ma nessun risultato. Cosa faccio?? Chirurgia percutanea: è adatta al mio caso?? Dato che sono mesi che lo sciatico è sollecitato non è che andando avanti se ne compromette irrimediabilmente la funzione??
Grazie e saluti.
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Utente,

se quanto dice corrisponde al vero e i suoi sintomi sono resistenti al trattamento farmacologico e corrispondenti con quanto evidenziato all'esame radiologico eseguito (quale ha eseguito?), durante una valutazione clinica neurochirurgica si potrà anche porre l'indicazione ad un intervento che dovrà essere essenzialmente il classico intervento microchirurgico. La chirurgia percutanea, come la chiama lei, non è generalmente indicata per le ernie discali espulse. Le consiglio quindi di eseguire un esame Elettromiografico degli arti inferiori per valutare il grado di compromissione della radice nervosa compressa e quindi di sottoporre il suo caso all'attenzione di un Neurochirurgo. Per rispondere alla sua seconda domanda sarà certamente utile proprio l'elettromiografia che sarà eventualmente in grado di evidenziare un'eventuale "denervazione" muscolare, segno di elevata compromissione della radice nervosa.

Auguri

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Barone,
ho eseguito una risonanza magnetica il 10/02/2010 il cui referto riporta le seguenti parole:

"Allineamento dei metameri vertebrali senza alterazione della morfologia e del segnale. Il canale spinale è di ridotta ampiezza al diametro A-P. Si rileva una riduzione del tono idrico a carico di L4-L5 che mostra una riduzione di altezza, un basso segnale in T2 e una franca estrusione ernaria, a sede mediana e paramediana, con effetti compressivi sul sacco durale e sulle tasche radicolari.
Il cono midollare è in sede, di forma e volume regolare."

Volevo chiedere se oltre all'esame elettromiografico conviene che faccia anche un'altra risonanza magnetica o una rx dato che la risonanza di cui sopra risale ormai a 7 mesi fa e , infine, volevo sapere cosa si intende per denervazione muscolare.

Grazie infinite,
cordiali saluti.
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Utente,
se nel corso della necessaria visita clinica emergeranno dati per cui sarà utile ripeterla, lo dovrà anche se, di regola, se la clinica è abbastanza corrispondente non dovrebbe essere necessario.
La denervazione indica la perdita dell'apporto nervoso al muscolo: è un dato indicativo di marcata e prolungata sofferenza della radice nervosa perchè sta ad indicare che essa non sta appunto più nutrendo il muscolo.

A presto
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Barone,
innanzitutto grazie per le indicazioni che mi ha tempestivamente fornito fin'ora.
Volevo, ancora chiederle delle info che mi interessano molto: una volta fatto il tradizionale intervento microchirurgico, ammesso che vada per il meglio, la mia colonna vertebrale tornerà sana o avrò comunque dei problemi? Ho sentito parlare di ozonoterapia: di che si tratta?
Grazie ancora e saluti
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Utente,

il suo rappresenta un caso particolare di ernia discale lombare in paziente in sovrappeso. Ciò potrebbe comportare un aumentato rischio di instabilità vertebrale, dopo un intervento chirurgico; condizione comunque correggibile. Tuttavia per valutare se tale condizione rappresenta davvero un'evenienza realistica potrebbe essere opportuno, soprattutto se anche dalla visita emergono dati orientanti in tal senso, eseguire prima dell'intervento una Radiografia diretta della colonna lombare anche con sequenze dinamiche (ovvero con postura in flessione ed estensione del busto):qui si potrebbe già evidenziare qualche iniziale segno radiologico di un'instabilità nei movimenti della colonna che dopo qualche tempo di benessere dall'intervento si potrebbero manifestare più corposamente con sintomi quali dolenzia nei movimenti di flessione ed estensione del busto. Le consiglio quindi di valutarne l'indicazione con il Neurochirurgo che la segue; tenga inoltre presente che il suo caso beneficierà certamente anche di una riduzione del peso che inciderà sul carico che il livello operato dovrà tollerare.
Non ho avuto modo di osservare le immagini ma se quanto riferito nel referto RM corrisponde al vero, il suo caso non rientra nei casi sottoponibili ad ozonoterapia (tecnica attraverso la quale viene somministrato sotto scopia del gas [ozono] all'interno del disco degenerato per ottenerne una riduzione di volume).

Un cordiale saluto