Un riassorbimento dell'ernia

Gentili dottori,
Ho 42 anni e da fine settembre soffro di un dolore alla gamba destra che si irradia fino al piede.
Il dolore e' aumentato durante ottobre. A meta' novembre e' diventato intenso e costante. Ho eseguito una RMN con il seguente referto:
Atteggiamento scoliotico sinistro-convesso del rachide lombare con lieve riduzione della lordosi.
Manifestazioni spondiloartrosiche somatiche ed interapofisiarie. L'allineamento delle vertebre lombari e' mantenuto; le dimensioni del canale sono valutabili ai limiti di norma.
Il disco L5-S1 appare assottigliato e disidratato, con ernie intrasponginose e fenomeni involutivi osteovertebrali sui versanti somatici contrapposti. Il disco stesso mostra spiccata salienza di profilo posteriore in sede paramediana destra, a delineare un'immagine di voluminosa ernia con occupazione degli spazi antero-laterali di destra fino al versante posteriore dello speco, impronta di entita' rilevante sul sacco e, in particolare, emergenza radicolare S1 destra.
Il disco L4-L5 mostra alterazioni degenerative di grado minore e protrusione posteriore mediana,al limite con la piccola ernia contenuta. Impronta di entità nettamente minore sulla superficie anteriore del sacco durame.
Non alterazioni del cono midollare.
Da fine novembre il dolore e' diventato insopportabile costringendomi ad assentarmi più volte dal lavoro.
Mi sono sottoposta alla terapia del dolore durante tutto il mese di dicembre senza il minimo risultato tanto che da 15 giorni non vado a lavorare e sono costretta a passare le giornate sdraiata, posizione che mi da un piccolo sollievo. Non riesco a stare seduta eseguo una lieve ginnastica per evitare di restare troppo ferma.
Ho chiesto un consulto ad un neurochirurgo che mi ha consigliato di operarmi mentre il medico che mi ha sottoposto alla terapia del dolore sostiene che a breve dovrei passare la fase acuta del dolore e di attendere ancora un po' di tempo, ma sto tuttora assumendo una dose di medicinali molto elevata (medrol, tachidol, iniezioni di voltaren e muscoril, tiocronal e sirdalud), senza risultati apprezzabili.
Pur sapendo che senza le immagini della RMN non vi potete sbilanciare; vorrei sapere se dopo 3
mesi posso sperare in un riassorbimento dell'ernia e se dalle informazioni che vi ho dato ritenete l'operazione una soluzione consigliabile.
Vi ringrazio per la cortese attenzione
Saluti
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Gentile signora,

la chirurgia è di sicuro un mezzo terapeutico molto efficace per eliminare il dolore della radice nervosa compressa da un'ernia.
Le linee guida per il trattamento dell'ernia discale consigliano di pazientare almeno 6 settimane dall'insorgenza del dolore, per vedere se il problema si risolve spontaneamente.

Nella sua situazione, le possibilità di risoluzione spontanea ci sono ancora e sono alte. Bisogna però tenere in conto che la guarigione spontanea potrebbe richiedere ancora qualche mese e non essere completa del tutto.

La decisione di farsi operare dipende da lei, dalla sua intensità di dolore, dalla necessità o meno di risolvere in tempi brevi, con un intervento, o in tempi piu lunghi, per via naturale, la problematica.

Un saluto

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

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Utente
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Buongiorno Dott. Seghedoni,
La ringrazio sentitamente per la velocità e chiarezza della risposta

Cordiali Saluti