Un medico ma la mia sensazione è che l'ernia o quello che c'è rimasto siano sempre li

Salve,
ho 41 anni e lo scorso anno sono stato operato di ernia del disco l5-s1, e da li è continuato il mio calvario partito ormai alcuni anni fà quando sono iniziati i primi dolori alla schiena ma soprattutto al gluteo e alla gamba.
Ho fatto di tutto; riposo, farmaci, fisioterapia, ozono infiltrazioni ma senza significativi risultati fino a che come dicevo sono arrivato all'intervento.
I giorni successivi all'intervento contianuavo ad avere dolore ma pensavo che fosse "normale" e che poi la situazione migliorasse, al contrario stavo sempre peggio al punto che sono tornato in ospedale e anche loro sono rimasti stupiti della mia situazione se prima avevo dolore ora quasi non camminavo.
Mi è stata prescritta una cura di antinfiammatori e sono tornato a casa. La situazione è migliorata sono tornato a camminare ma il dolore era sempre presente.
Potrei scrivere un libro se quello che è successo in questo anno ma non è quello che voglio, voglio un consiglio e una aiuto se possibile.
Sono ovviamente stato piu' volte dal neurochirurgo che mi ha operato, con tac e rm fatte dopo l'intervento i quali esami tutti concordano che c'è sempre una compressione della radice di s1, ma lo specialista dice che non ho segni neurologici che confermano la rm e la tac, quindi esclude la compressione radicolare ma pensa che possa trattarsi di sindrome delle faccette articolari visto che ho dolore anche in iperestensione del rachide, sebbene lo scorso anno abbia già fatto tre infiltrazioni sulle faccette con ovviamente scarsi risultati vuole riperte le infiltrazioni per valutare se il problema sono le faccette.
Sono disperato non so piu' che fare il dolore mi accompagna tutti i santi giorni dalla mattina quando mi alzo fino a che vado a letto dove fortunatamente trovo sollievo, anche uno starnuto o un colpo di tosse spesso mi procurano una fitta alla gamba dolorosissima, ho dei momenti della giornata che il dolore quasi scompare o scompare del tutto, ma sono solo momenti al massimo qualche ora poi improvviso ricompare.
Io non sono un medico ma la mia sensazione è che l'ernia o quello che c'è rimasto siano sempre li e continuino a comprimere il nervo.
Mi scuso se sono stato troppo lungo ma ho bisogno anche di sfogarmi, vivere con un dolore cronico non è facile.
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Sì, è possibile che vi sia un residuo erniario, oltre che tessuto fibrotico che si è formato in loco (l'aumento del disturbo con lo staruto confermerebbe questa mia idea).
Se, viste le lastre e constatata la rispondenza fra immagini e obiettività clinica, vi è conferma della mia ipotesi, considererei indicata una procedura mininvasiva, quindi a minimo (ma necessario) rischio, per liberare la radice, la cui infiammazione tanto fastidio Le infligge (per avere un'idea sulla mininvasiva spinale, cerchi in internet e, se ha piacere, legga anche i miei articoli in MinForma sul tema).
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Dr. Della Corte,
grazie per la sua gentile risposta sentirsi dire che ci si deve forse operare di nuovo molto spesso è una brutta notizia non per me in questo caso, so che sempre ci sono dei rischi (visto come sto adesso) ma almeno ho la speranza di migliorare.
Le chiedo con gentilezza se puo' lei mandarmi qualche link sull'argomento, non vorrei trovare cose poco sicure e corrette sulla rete.
Io abito a Pisa sono disposto ovviamente ad andare ovunque se ho la speranza di migliorare la mia situazione quindi anche di farmi vedere da lei a Milano, ma se lei conosce qualche struttura o collega della mia zona che pensa possa aiutarmi, le sarei grato se mi potesse fornire tali riferimenti.

Cordiali saluti
e buona giornata
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Non sono in grado di fornirLe indicazioni sulla Sua zona.

Verifichi la bibliografia che ho citato in uno degli articoli.
Su google cerchi interventi mininvasiva e/o percutanei di chirurgia spinale (li legga ma non si immerga totalmente in tutti: rischierebbe di uscirne con le idee più confuse di quando ha iniziato la ricerca).

Abbia fiducia in quanto ritengo che dei risultati potranno esserci.
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dopo
Utente
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Grazie dottore per la sua gentile risposta, mi informero' e poi decidero' come procedere.
Cordiali saluti