Una tac mi hanno riscontrato un 'ernia l5 s1 che nel corso del tempo mi ha dato qalche problemino

salve sono n ragazzo di 34 anni da anni tramite una tac mi hanno riscontrato un 'ernia l5 s1 che nel corso del tempo mi ha dato qalche problemino ma che con una cura di anti dolorifici e antinfiammatori sono risciuto a gestire..da n mesetto oltre al mal di schiena si e associata la lombosciatalgia con fitte lungo il posteriore della gamba fino al polpaccio..ho fatto una cra con diclofenac ma il dolore persisteva e al pronto soccorso dopo tre flebo di morfinsa mi hanno prescritto il contramal fiale,ora il dolore persiste e dopo n altra tac il neurochirurgo mi ha messo in lista per operarmi perche' oltre al dolore continuo non riesco a stare in piedi,ho le dita del piede addormentate,formicolii nel tallone..avevo chiesto un parere sulla terapia antalgica ma senza una risposta esadiente..vorrei un so parere in merito alla mia sitazione grazie mille
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Credo che il parere del Neurochirurgo sia fondato.
Auguri.
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Utente
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grazie mille per la risposta veloce caro dottore..sa' ho n po' di ansia per qesto intervento ma forse credo sia inevitabile..ma la mia vita ritornara' adessere normale?premetto che lavoro nell edilizia quindi molto fticoso e in piu' giocavo a calcio 2 volte a settimana..dovro' cambiare le mie abitudini o amnche il lavoro?
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Utente
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invio l'esito della tac:ernia parameridiana sn del disco l5s1 con compressione sulla guaina radicolare s1 all 'origine.il forame di coniugazione sinistro e' ridotto di ampiezza per osteofitosi anteriore..per favore in parole povere che significa??e grave tanto da operarsi abreve??spero che rispondete al piu' presto
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Il referto da Lei riportato conferma quanto Le ho già scritto.

Probabilmente, l'attività, sia lavorativa che sportiva, dovrà tener conto della "delicatezza" della colonna che, altrimenti, non avrebbe permesso lo sviluppo dell'ernia.
Cosa sarà consigliabile fare, per quanto Le sta a cuore, potrà essere valutato a distanza di qualche mese dall'intervento.

Auguri cordiali.
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Utente
Utente
dottore la ringrazio sempre per la sua gentilezza e cordialita'..mi scusi se le scrivo nuovamente ma mi chiedo una cosa:leggendo altri casi di ernia simili alla mia o addirittura piu' gravi noto che questi pazienti hanno provato la terapia antalgica,l'ozono terapia,i massaggi ecc..cosa che a me nessno mi ha consigliato!!mi chiedo:e' stata una dimenticanza oppure la mia situazione e' arrivata al punto di intervenire chirurgicamente?grazie mille sempre
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
La compressione del nervo è la malattia, il dolore ed il formicolio (nel Suo caso) sono la conseguenza.
Il dolore è un campanello d'allarme, il formicolio è già un danno funzionale che può portare alla paresi...

La terapia antalgica, come dice la parola, è contro il dorore, quindi contro la conseguenza non contro la causa.
Cercare di spegnere (sia pur temporaneamente con le ipotesi da Lei formulate) il dolore, senza intervenire sulla causa, è come zittire (temporaneamente, o, peggio, definitivamente) il rilevatore di fumo senza spegnere l'incendio che intanto incrementa l'opera di combustione.

Fuor di metafora,mi pare che l'indicazione chirurgica formulata dal Collega sia fondata-

Auguri cordiali.