INTERVENTO DOPPIO ANEURISMA CEREBRALE

Salve
Mia moglie il giorno 3 Agosto 2011 è stata operata di doppio aneurisma cerebrale,
uno a livello della carotide interna sinistra, l'altro non saprei,
(problema scoperto per caso, quindi intervento programmato)
a seguito dell'intervento sono state riportate una serie conseguenze, problemi motori lato destro, deficit di memoria, soprattutto quella a breve, e in più gli è rimasto completamente chiuso l'occhio sinistro.
sembra ci sia stata una compromissione del III nervo cranico
Ora a distanza di quasi due mesi dall'intervento con la riabilitazione, ha avuto un piccolo recupero a livello motorio, ma, per quanto riguarda il deficit di memoria, nessun miglioramento, come pure per quanto riguarda l'occhio chiuso, nessun miglioramento.
Chiedo di sapere, gentilmente, se ci sono ancora speranze che l'occhio possa riaprirsi come pure per quanto riguarda il recupero della memoria.
E' Possibile che a distanza di due mesi possa esserci ancora edema che compromette la riapertura dell'occhio?
Ci sono centri di riabilitazione (non residenziali) veramente validi per queste due patologie?
Noi risiediamo in Provincia dell'Aquila.
E' possibile a livello strumentale tipo RM, TAC o altro per una valutazione precisa del danno e sapere veramente come stanno le cose, e cosa è recuperabile?
Volendo consultare degli specialisti per quanto riguarda l'occhio di chi è la competenza, del neurologo o dell'oculista?
Potete cortesemente consigliarmi degli specialisti davvero validi per questi problemi?
Ringrazio per la cortese risposta
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Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 88 1 1
Gent.le signore,
purtroppo dire solo della "carotide interna sinistra" è limitativo poichè lungo la carotide interna esistono diverse sedi dove si può localizzare un aneurisma.
Conoscere la sede esatta delle due lesioni assume importanza fondamentale per potere valutare adeguatamente le complicanze che lei riferisce. Inoltre, anche il tipo di approccio chirurgico riveste un ruolo importante nel definire quesi aspetti.
Il deficit motorio indica un problema ischemico del tessuto cerebrale forse dovuto all'occlusione intraoperatoria di qualche vaso ed è verosimile che si osservi un ulteriore e progressivo miglioramento.
Per il disturbo all'occhio sarebbe anche importante sapere se aprendo manualmente la palpebra, l'occhio ha mantenuto integri i movimenti di lateralità; questo potrebbe indicare che il III nc non è completamente lesionato e che magari la ptosi della palpebra è solo dovuta all'accesso chirurgico (es. orbitotomia e clinoidectomia) o piuttosto che essere invece la conseguenza di un danno diretto al nervo.
In ogni caso è necessario solo proseguire con fisioterapia e pazientare almeno 6 mesi.
In caso di mancato recupero non sarò necessario interpellare nessun specialista o eseguire nessun esame perchè una paralisi del III nc è qualcosa di definitivo e non più reversibile.
Confido comunque che tutte queste cose le siano state ampiamente spiegate dal chirurgo.

Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi

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Utente
Utente
Gent.mo dott. Bernucci
La ringrazio per la cortese e tempestiva risposta, mi scuso per la mia imprecisione.
Rileggendo la lettera di dimissioni, rilasciata dai medici dell'ospedale, cercherò di essere un pò più preciso, leggo testualmente la sede dei due aneurismi "aneurisma di arteria carotide interna sinistra tratto sopraclinoideo e di arteria comunicante anteriore"
.......segue "l'esame obiettivo neurologico evidenzia GCS = 15 vigile cosciente, poco collaborante orientata nel tempo e nello spazio, pupille isocoriche, isocicliche e normo reagenti allo stimolo luminoso diretto e consensuale; modico deficit del III nervo cranico a sinistra, assenza di deficit ai restanti nervi cranici, sensibilità talamica e lemniscale apparentemente conservati in tutto l'ambito esplorabile ROT ipoelicitabili e simmetrici ai quattro arti; motilità spontanea ai quattro arti RCP con risposta in flessione bilateralmente, edema palpebrale os."
Non sono in grado di decifrare quanto scritto sopra, io posso solo riferire quello che vedo, e cioè, che mia moglie ha seri problemi di memoria soprattutto quella breve e l'occhio sinistro completamente chiuso, aprendo manualmente la palpebra sembra che abbia mantenuto i movimenti di lateralità, solo che riferisce di vedere sfocato, confuso.
Aggiungo che se tiene chiuso con la mano l'occhio destro, con un certo sforzo riesce ad aprire, anche se parzialmente, anche l'occhio sinistro, ma, normalmente rimane chiuso.
Gradirei sapere qualcosa anche su un eventuale recupero della memoria che credo sia la cosa più impotante, anche perchè in questo stato necessita di assistenza 24 ore su 24.
Che tipo di riabilitazione deve fare per l'occhio?
Chiedo scusa per le troppe domande ma purtroppo non ho ricevuto da nessuno sufficienti risposte.
Grazie ancora per la cortese attenzione
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Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 88 1 1
Dall'esame obiettivo sembrerebbe che il problema del III nc sia minimo; se la mancata apertura della palpebra fosse un problema di edema dovrebbe risolversi in circa 2-3 mesi.
Come le ho detto non esiste alcun tipo di fisioterapia specifica.
Il deficit mnesico è compatibile con l'aneurisma della comunicante anteriore e anche per quello, si tratta per lo più di attendere, e proseguire con esercizi e test atti allo scopo.
Se passati 5-6 mesi la situaizone persistesse invariata allora si potrà considerare come ormai irreversibile.