Formazione erniaria in sede parameridiana destra scivolata in basso che maschera il tessuto adiposo

buonasera avrei bisogno di sapere in che situazione mi trovo , premetto che son bloccato a letto da 2 settimane con una presunta sciatica,e dopo aver fatto una tac il referto è il seguente:"sono state eseguite scansioni orientate a livello degli spazi intersomatici da l3 a s1 . a l3-l4 protusione discale ad ampio raggio che riduce il tessuto adiposo pledurale e impronta la parete anteriore del sacco durale. a l4-l5 ulteriore protrusione ad alto raggio del disco intersomatico con riduzione del tessuto adiposo predurale impronta sulla parete anteriore del sacco durale . a l5 -s1 il disco intersomatico presenta protusione ad ampio raggio con formazione erniaria in sede paramediana destra scivolata in basso che maschera il tessuto adiposo predurale, la struttura radicolare corrispondente che appare anche dislocata posteriormente e impronta la parete anterolaterale destra del sacco durale . allo studio per osso iniziali segni di sclerosi delle limitanti somatiche e a livello interapofisario . diametri rachidei nella norma . " in attesa di un chiarimento vi ringrazio in anticipo .
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Attivo dal 2011 al 2014
Neurochirurgo
Buonasera,
sembrerebbe trattarsi di una classica sciatica, cioè irritazione di una radice lombare da ernia del disco, nel suo caso in L5-S1 come da referto.
Consideri che la maggior parte delle sciatiche da ernia si risolvono nel giro di 6-8 settimane senza bisogno di trattamento a parte la terapia antidolorifica. Nella fase acuta, nella quale lei ancora si trova, dovrebbe cercare comunque di muoversi almeno un minimo in casa perché rimanere fermi al letto può favorire l'irrigidimento ed il dolore.
Se il dolore persiste oltre il periodo di cui sopra o risultasse resistente a farmaci antidolorifici, bisognerebbe considerare delle infiltrazioni spinali oppure l'intervento chirurgico per togliere l'ernia.
Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
quanto precedentemente detto dal collega è condivisibile, ma il lilmite delle consulenze on-line non ci permette di generalizzare e/o di fornire univoci pareri.
Il trattamento chirurgico va valutato tenendo conto della sintomatologia dolorosa e della sua consistenza o anche della personale resistenza al dolore e la conseguente necesssità di dover assumere, a tal fine, un <tot> di farmaci.
Da quel poco che si può dedurre,sembrerebbe poter intuire che la radice S1 dx sia molto sofferente.
Seppur un periodo di riposo e l'assunzione di analgesici, possono darLe qualche sollievo è da tenere presente che essi agiscono sull'effetto e non sulla causa.

E' perciò indispensabile che le opportune indicazioni terapeutiche siano prese dopo il diretto consulto con lo specialista.

Cordialmente