Ernia cervicale c2 c3 nel 2001 adesso a distanza di anni mi ritrovo con una grossa ernia c4 c5 i
buongiorno sono stato operato di ernia cervicale c2 c3 nel 2001 adesso a distanza di anni mi ritrovo con una grossa ernia c4 c5 i medici mi anno detto che visto il precedente intervento non possono rioperarmi perche ce il rischio che si blocchi il collo pero io gia faccio fatica a muovere la testa per non parlare che e sempre gonfio inoltre mi ritrovo unaltra ernia lombare anche questa da non operare per non fare altri danni alla colonna le gambe non li sento quasi piu soffrono tantissimo.con queste patologie posso ottenere l invalidita superiore al 55% che mi avevano dato?e sopratutto ce qualche soluzione per alleviare i dolori che non sono i classici antiffiammatori che non mi fanno piu niente cosa mi cnsigliate di fare?grazie
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Egregio Signore,
quanto lei scrive, in verità, mi stupisce non poco. Infatti non posso credere che sia stato un medico a sconsigliarle gli eventuali interventi, adducendo addirittura la non operabilità al fine di non danneggiare la colonna vertebrale.
Dica pure, da parte mia, al collega che gli interventi chirurgici sono delle terapie e pertanto, quando c'è l'indicazione, si eseguono per ottenere dei risultati, ovvero per far guarire il paziente.
È chiaro che gli interventi come anche le terapie farmacologiche, non sono esenti da rischi e complicanze, ma è anche vero che spesso, in alcune patologie, i rischi operatori sono molto inferiori di quelli potenzialmente derivanti dal non intervenire.
A distanza però non posso sapere con certezza se vi sia la necessità di intervenire, in quanto questa indicazione può essere data solo a seguito di una visita diretta e della valutazione della documentazione clinica.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, la saluto con cordialità
quanto lei scrive, in verità, mi stupisce non poco. Infatti non posso credere che sia stato un medico a sconsigliarle gli eventuali interventi, adducendo addirittura la non operabilità al fine di non danneggiare la colonna vertebrale.
Dica pure, da parte mia, al collega che gli interventi chirurgici sono delle terapie e pertanto, quando c'è l'indicazione, si eseguono per ottenere dei risultati, ovvero per far guarire il paziente.
È chiaro che gli interventi come anche le terapie farmacologiche, non sono esenti da rischi e complicanze, ma è anche vero che spesso, in alcune patologie, i rischi operatori sono molto inferiori di quelli potenzialmente derivanti dal non intervenire.
A distanza però non posso sapere con certezza se vi sia la necessità di intervenire, in quanto questa indicazione può essere data solo a seguito di una visita diretta e della valutazione della documentazione clinica.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, la saluto con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 30/06/2012.
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