Dolore alla schiena indomabile
Egregi dottori, scrivo per mia madre, 55 anni e finora senza alcun problema. Premetto che ha un les molto blando e aveva interrotto da quasi un anno l'uso del plaquenil (che prendeva a giorni alterni) e non aveva nessuna manifestazione del les, se non gli autoanticorpi quando faceva le analisi. Tra ottobre e novembre è caduta per le scale, battendo fortemente l'osso sacro. Prese solo qualche aulin e tutto sembrava andare regolarmente amche se ogni tanto lamentava un po' di dolenzia, ma niente di eclatante. A fine gennaio, ha una forte sciatalgia che cura con 5 iniezioni di voltaren. Migliora molto, grazie anche ad una settimana di riposo, ma quando va a fare la risonanza magnetica non riesce a distendersi, e dopo averci provato varie volte senza risultato, fa solo una radiografia. Ma da quel momento ricompare il dolore, che quasi la immobilizza. Prende per 10 giorni Expose e palexia ma senza grossi risultati, anche se aveva ripreso un minimo a camminare e anche a guidare, sebbene sul dolore. Finché, visto che ha dolore sul fianco destro, interrompe l'expose e anche il palexia che sembrava non dare risultati sul dolore. Nel frattempo dalla radiografia esce fuori che ha la colonna non perfettamente arcuata come dovrebbe, che ha un po' di scoliosi e che l cartilagini sono un po' consumate. L'ortopedico ci dice di stare tranquilli, che non ci sono problemi che alimentano questa lombalgia (non più sciatalgia) e continuare col palexia. Peró visto che mia madre si lamentava per il dolore, facciamo una nuova visita, e ci danno 5 iniezioni di muscoril e voltaren, e poi terapia tens e altre cose simili. Quindi interrompiamo palexia nel giro di qualche giorno e facciamo le punture, ma il dolore diventa fortissimo tanto che mia madre a stento cammina, ha dolore ad allungare anche un braccio. Le punture non sortiscono nessun giovamento, mentre in passato subito avevano ridotto il dolore, e ad oggi con 10 giorni di terapie varie (tens, correnti, etc) il dolore è così forte che mia madre piange sempre ed è bloccata in ogni cosa. Vorremmo fare una risonanza ma lei è 1 mese che non riesce piu a sdraiarsi. Prima di tutta la stora che vi ho raccontato, non aveva mai avuto problemi alla schiena. A questo punto, cosa potrebbe essere? Può esserci una frattura al cocige non venuta fuori con la radiografia, che quindi crea questo forte dolore? Qual'è l'iter corretto per risolvere questo problema? Lei non ha solo dolore, è congelata dal dolore! Come mai il voltaren non ha dato nessun risultato mentre in passato aveva funzionato? Potrebbe il lupus partecipare a sorreggere questo stato infiammatorio? Peró non ha sintomi clinici del lupus, mentre in passato quando lo aveva si presentava edema e macchie rosse ovunque, oltre che febbre altissima. Ora niente. Spero in un consiglio, è una situazione davvero grave perché mia madre piange sempre e non sappiamo come aiutarla. Mille grazie.
[#1]
Egr. signore,
bisogna vedere se nei radiogrammi della colonna è stato compreso il tratto sacro-coccige.
E' difficile orientarsi su ipotesi diagnostiche a distanza, ma se i sintomi sono comparsi dopo la caduta è suggestivo ritenere che questa ne possa essere responsabile.
Senza una valutazione diretta non è quindi possibile fare congetture concrete.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
bisogna vedere se nei radiogrammi della colonna è stato compreso il tratto sacro-coccige.
E' difficile orientarsi su ipotesi diagnostiche a distanza, ma se i sintomi sono comparsi dopo la caduta è suggestivo ritenere che questa ne possa essere responsabile.
Senza una valutazione diretta non è quindi possibile fare congetture concrete.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
[#2]
Utente
Egregio dottore, la ringrazio molto per la sua disponibilità e il suo aiuto. Scrivo nuovamente perché mia madre continua ad avere dolore. In pratica dopo 10 giorni di tens, laser e correnti varie stava un minimo meglio e camminava senza ombrello o altro, anche se molto piano e in modo molto controllato. Poi una mattina avrà fatto una mossa sbagliata, e tutto il dolore è tornato in modo molto aggressivo, tanto da non riuscire a farla camminare. Era diventata tutta rossa in faccia e quasi paralizzata. L'ho portata in un centro neurologico e dalla radiografia il medico ha trovato una sospetta microlesione a livello di L2 e poi una possibile ernia ad L5 (sul referto è scritto sacralizzazione L5). Sono andata nuovamente a parlare con il radiologo di questa frattura ( di cui l'ortopedico precedente sembrava non aver considerata) chiedendo se era databile e conseguente alla caduta. Mi ha risposto che serve una risonanza per avere queste informazioni. Ma io mi domando, visto che mia madre è caduta a fine ottobre/novembre, una frattura le avrebbe fatto male dopo 3 mesi? Intanto adesso ha iniziato a stare male a fine gennaio con la schiena, sembrava migliorare ma poi ha avuto 3 ricadute e ogni volta è stato sempre più difficile e lungo far passare il dolore, sebbene ha perso l'autonomia perché è da fine gennaio che non guida e non fa una vita normale. Ora sono 10 giorni che prende bentelan con muscoril e poi 2 volte al giorno efferalgan 1000 e contramal gocce. Ma il dolore c'è ancora e ora inizia a stare meglio, ma cammina sempre con una sedia per appoggiarsi e passa il suo tempo seduta. Non riesce a stendersi da 2 mesi ormai, e per questo non riusciamo a fare la risonanza. Dottore lei che consiglia? Io ho paura di questa cura da cavallo e poi con risultati così scarsi. Che dobbiamo fare? La ringrazio infinitamente.
[#3]
Gentile signora,
per datare una frattura è necessaria la RM.
Senza vedere le immagini e senza valutare i sintomi mediante un esame clinico, mi è difficile rispondere.
Le posso dire che è bene non prolungare a lungo una terapia con cortisonici.
Cordialmente
per datare una frattura è necessaria la RM.
Senza vedere le immagini e senza valutare i sintomi mediante un esame clinico, mi è difficile rispondere.
Le posso dire che è bene non prolungare a lungo una terapia con cortisonici.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egregio dottore,
pur essendo consapevole di tutti i limiti del consulto a distanza, provo a farle qualche nuova domanda. Oggi abbiamo fatto la RM con sequenze stir come richiesto dal medico, e anche se non ho ancora il referto, il medico che ha refertato l'esame mi ha detto che ci sono fratture multiple alla schiena di mia madre, di cui una trattabile perché recente, ma non in L2 dove indicava la radiografia ma in D11. Ora mia madre è sempre dolorante ma meglio rispetto al dolore acuto, anhe se si muove molto piano e poco, al momento che si fa? Domani vado a prendere il busto steccato, ma poi si deve muovere o deve stare immobile? Queste fratture multiple potrebbero essere dovute ad osteoporosi o al les? Si riprenderà del tutto? In 2 mesi, da quando è comparso il dolore acuto, ha perso la sua autonomia e si è modificata un po'. La ringrazio per l'aiuto e mi scuso per la prolissità.
pur essendo consapevole di tutti i limiti del consulto a distanza, provo a farle qualche nuova domanda. Oggi abbiamo fatto la RM con sequenze stir come richiesto dal medico, e anche se non ho ancora il referto, il medico che ha refertato l'esame mi ha detto che ci sono fratture multiple alla schiena di mia madre, di cui una trattabile perché recente, ma non in L2 dove indicava la radiografia ma in D11. Ora mia madre è sempre dolorante ma meglio rispetto al dolore acuto, anhe se si muove molto piano e poco, al momento che si fa? Domani vado a prendere il busto steccato, ma poi si deve muovere o deve stare immobile? Queste fratture multiple potrebbero essere dovute ad osteoporosi o al les? Si riprenderà del tutto? In 2 mesi, da quando è comparso il dolore acuto, ha perso la sua autonomia e si è modificata un po'. La ringrazio per l'aiuto e mi scuso per la prolissità.
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Utente
Buonasera dottore, scrivo a distanza di tempo per raccontare come è proseguita la faccenda. Mia madre ha fatto una cifoplastica e l'esito è stato che della frattura in D12, in cui aveva perso il 60 per cento dello spazio, ora ne ha perso solo il 20. Il problema è che a distanza di 40 giorni dall'intervento, lei continua ad avere dolori in zona lombare, cammina poco e con sforzo ma comunque non è autonoma, non guida e non può fare servizi in casa o cucinare o lavorare, la schiena una come un po' di scoliosi (cioè non è dritta come prima i tutto questo) e lei che prima era più alta di me, ora è quanto me o forse poco più bassa. Io sapevo che con questi interventi si recuperava, invece mia madre sta andando lentamente, ma a volte ho dubbi sulle reali possibilità che torni alla sua vita normale. Secondo lei questo decorso è normale o ci deve far preoccupare? Grazie.
[#7]
Che Sua madre sia diminuita di altezza per una frattura vertebrale, mi sembra poco probabile.
Per quanto riguarda i sintomi che riferisce, a distanza, non saprei come diagnosticarli, poichè non sembrerebbero derivare da quella frattura.
Sembra di capire che ci possano essere problemi in sede lombare bassa.
Con cordialità
Per quanto riguarda i sintomi che riferisce, a distanza, non saprei come diagnosticarli, poichè non sembrerebbero derivare da quella frattura.
Sembra di capire che ci possano essere problemi in sede lombare bassa.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.7k visite dal 05/03/2013.
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