Ernia al disco

il 30 marzo 2013 sono stato operato per una recidiva di ernia al disco L5S1, già operato per lo stesso problema a Febbraio 2006. Oggi, a circa tre settimane dall'intervento non ho più il dolore paralizzante che mi aveva costretto a restare a letto ma avverto un lieve dolore nella natica e coscia sinistra. Quando sono stato dimesso dall'ospedale ho preso compresse di Medrol per circa 9 giorni.

E' normale che io avverti ancora questo dolore seppure lieve alla natica e alla coscia sinistra? In quanto tempo dovrebbe scomparire, se è nella norma? E' il caso di assumere ancora terapie antidolorifiche?

In attese di vostre risposte porgo distinti saluti,
Luigi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Direi che è un decorso soddisfacente. Per la prescrizione di farmaci deve rivolgersi al Suo medico, in quanto essa è vietata dalla Legge, oltre che dall'etica professionale, senza visitare il paziente.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio per avere risposto in breve tempo ,vorrei approfittare nel chiederla se secondo il vostro parere dopo l'operazione occorre eseguire terapie specifiche (fisioterapie,piscine o altro),mi è solo stato detto di portare il busto per circa 2 mesi ed un riposo adeguato senza guidare .Questo nervo infiammato mi lasciera' in pace prima o poi ???sono molto preoccupato ...grazie
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gen.le Dott.Migliaccio sono realmente preoccupato per questo dolore che persiste nella natica sinistra fino alla coscia .dal tre giorni sto prendendo celebrex 200 consigliatomi da mio medico come da lei consigliatomi ma non trovo sollievo . La prego di rispondermi al piu presto se questo dolore è nella norma. Grazie saluti

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
cosa Le posso dire?
Solitamente i dolori post operatori regrediscono abbastanza in tempi brevi. In ogni caso Lei deve confrontare il dolore del pre-intervento con quello post-intervento. Se il punteggio è a favore di quest'ultimo, non dovrebbero esserci problemi, ma solo un pò di pazienza.
In ogni caso io, non avendo oggettivamente sotto mano il Suo caso, non posso dire di più.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent.le Dott .migliaccio
sono trascorsi circa due mesi dall'intervento ,tutt'ora avverto ancora dolori nella natica sinistra non costante ma soprattutto di notte quando sono steso sul letto .da pochi giorni ho rifatto la risonanza magnetica con metodo di contrasto per avere una visione più chiara dopo l'operazione ed è emersa la seguente dicitura :esiti di intervento chirurgico di emilaminectomia e flavectomia sinistra l5 s1 con disomogeneità'
dei tessuti molli retro vertebrali a tale livello ed abbondante quota di tessuto con disuniforme enhancement periferico dopo mdc ev di natura reattiva metachirurgica che dalla breccia ossea operatoria si porta anteriormente improntando il sacco durale sino a raggiungere anteriormente la fossetta radicolare omolaterale ove maschera l'emergenza della radice s1 sx di dimensioni aumentate edema .Ridotto spessore ed alterazione di segnale di tipo flogistico del disco intersomatico l5 s1 cui si associa alterazione di segnale tipo MODIC II delle limitanti somatiche affrontate e con rilievo a suo carico di una protusione posteriore piu marcata a sede paramediana sx ove impronta la radice s1 sx .Lei cosa mi consiglia di fare visto che non riesco a condurre una vita normale.In attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
da quanto Lei scrive e dalla trascrizione del referto di RM si può intuire che la persistenza di sintomi dolorosi sia dovuta a ulteriore compressione ad opera del tessuto cicatriziale post chirurgico.
Senza però vedere le immagini e senza valutare oggettivamente i Suoi sintomi non Le so dire se è necessario un reintervento ed, eventualmente, con quale tecnica.
Ne ha parlato con chi L'ha operata?

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Dott. Migliaccio,
proprio ieri sono stato a visita di controllo ed il medico che mi ha operato ha riscontrato che la persistenza del dolore è dovuto a questo esito cicatrizzale che ha creato aderenze nei tessuti, e a tal proposito mi ha prescritto un ciclo di 10 fisioterapie (ionoforesi con orudis - TENS - correnti dinamiche e massaggi lombari).
Sono realmente preoccupato per un eventuale reintervento qualora non dovessero fare effetto le terapie suddette.
Cosa ne pensa in merito ? Quali potrebbero essere le tecniche per una guarigione assoluta ?
In attesa di una Vostra risposta, le auguro una buona domenica.

Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
a distanza non posso dare una indicazione terapeutica (medica o chirurgica).
Solo a seguito della valutazione dei Suoi sintomi e delle immagini di RM,oltre ad eventuali altri esami di approfondimento, si può decidere se intervenire.
Le metodiche sono diverse. Si può utilizzare una artrodesi con tecnica percutanea (apporre dei mezzi di sintesi come barre e viti non "a cielo aperto", ovvero solo attraverso due o quattro incisioni cutanee di 1 cm.ciascuna), oppure decidere con tecnica microchirurgica (uso del microscopio operatorio, incisione cutanea di 4-5 cm) di effettuare la liberazione della radice dalle cicatrici (lisi delle aderenze) o altre metodiche come quelle conservative consigliate.

La scelta del programma terapeutico quindi è spesso individuale.

Cordialità