Sindrome cauda equina
Egregi dottori, da circa 7 mesi mi hanno diagnosticato la sindrome della cauda equina dovuta ad un ernia discale. A metà dicembre 2012 avverto dei dolori alle gambe in particolare, crampi continui alla gamba sinistra e la gamba destra semiaddormentata con fitte e calore, effettuo il 4 gennaio RM lombare si riscontra un’ernia discale tra L4-L5 molto voluminosa, dal dolore non mi sono resa conto che 2 al 5 gennaio non urinavo con perdita della sensibilità e dello stimolo. Il 5 gennaio vado in ospedale vengo ricoverata con inserimento del catetere, l’08/01 vengo sottoposta ad intervento di asportazione dell’ernia e discectomia L4-L5 . Nel post-operatorio non ho più dolore ma restano immutati i deficit sensitivi e sfinteriali. Hanno provato a rimuovere il catetere ma non ho recuperato la minzione spontanea e quindi mi hanno reinserito il catetere, sono sta dimessa il 23/01 con il catetere e la programmazione dell’urodinamica, risultati: vescica neurologia con completa assenza di sensibilità sia propiocettiva che esterocettiva. Il 10/03 inizio con gli autocateterismi a intermittenza 4 al giorno. L’11 aprile effettuo RM di controllo ed è evidente che l’ernia è stata rimossa totalmente. A maggio effettuo consulto con il neurologo dell’unità spinale di Perugia il quale mi ha fatto fare un esame elettromiografico, muscoli esaminati: tibiale anteriore, pedidio e gastrocnemio-mediale di destra e sinistra, attività spontanea: di fibra e ad onde lente negative al gastrocnemio mediale di destra, assente negli altri; attività volontaria: assente al gastrocnemio mediale di destra, transizione con PUM di medio basso voltaggio e talora polibasici e ripetitivi al gastrocnemio mediale di sinistra, transizione ricca di PUM di media ampiezza e polibasici ai pedidi, tendenzialmente proporzionale ai tibiali; e studio neurofisiologico del perineo, attività spontanea: di fibra, attività volontaria: ridotta a 1-2 oscillazioni, riflessi sacrali: pudendo-sfinterale dx: non evocabile. Il neurologo mi ha consigliato un consulto con neurochirurgo e di ripetere gli esami a settembre. Oggi io riesco a camminare ma mi stanco molto, ho il piede destro addormentato, con continuo formicolio, quando il piede è nella stessa posizione per troppo tempo o cammino troppo si gonfia e ho delle fitte, non ho controllo degli sfinteri, e ho ritenzione fecale, mi aiuto con dita e microclismi, le natiche sono ancora addormentate, se pizzicata non me ne accorgo, anche i genitali sono totalmente insensibili. Ho consultato lo stesso neurochirurgo che mi ha operato e per lui chirurgicamente non può fare nulla ne ci sono terapie in grado di migliore la mia gamba, mi ha consigliato prima di tutto di perdere peso essendo io obesa e poi di rivolgermi ad un centro specialistico per la vescica neurologica. Chiedo anche a voi se c’è qualche altra cosa che posso fare, se ci sono terapie alternative, so che molto probabilmente la mia condizione è irreversibile ma voglio provarle tutte
Cordiali saluti...
Cordiali saluti...
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Gentile Signora
Nella sua condizione ci sono ancora alcune carte da poter giocare, mi sembra strano che nessuno le abbia parlato della neuromodulazione sacrale. Questa tecnica consiste nell'impiantare un pace macker sotto il gluteo con il fine di stimolare le terminazioni sacrali. Nel suo caso il beneficio potrebbe essere doppio ovvero sia sulla ritenzione urinaria che sulla stipsi ostinata. Ovviamente il risultato non è garantito a priori, infatti si esegue un test provvisorio di circa un mese prima dell'impianto definitivo, ma nel suo caso credo che ci sia tutta l'indicazione al tentativo. Le posso dire che nel meridione il centro di eccellenza per tali patologie è il Policlinico di Bari.
Cordiali saluti
Nella sua condizione ci sono ancora alcune carte da poter giocare, mi sembra strano che nessuno le abbia parlato della neuromodulazione sacrale. Questa tecnica consiste nell'impiantare un pace macker sotto il gluteo con il fine di stimolare le terminazioni sacrali. Nel suo caso il beneficio potrebbe essere doppio ovvero sia sulla ritenzione urinaria che sulla stipsi ostinata. Ovviamente il risultato non è garantito a priori, infatti si esegue un test provvisorio di circa un mese prima dell'impianto definitivo, ma nel suo caso credo che ci sia tutta l'indicazione al tentativo. Le posso dire che nel meridione il centro di eccellenza per tali patologie è il Policlinico di Bari.
Cordiali saluti
Dr. igino intermite
[#2]
Utente
Grazie mille della celere risposta...
Si mi hanno parlato del pace maker xo come ultima possibilità dopo almeno un anno dall'intervento e gli autocateterismi non ripristinano lo stimolo...ma l'hanno proposte tratto solo in teoria, purtroppo nessuno mi ha spiegato bene il funzionamento ne se nella mia città è possibile farlo...
Grazie x l'indicazione x l'ospedale di Bari...sicuramente proverò anche li x poter migliore almeno in parte la mi situazione.
Si mi hanno parlato del pace maker xo come ultima possibilità dopo almeno un anno dall'intervento e gli autocateterismi non ripristinano lo stimolo...ma l'hanno proposte tratto solo in teoria, purtroppo nessuno mi ha spiegato bene il funzionamento ne se nella mia città è possibile farlo...
Grazie x l'indicazione x l'ospedale di Bari...sicuramente proverò anche li x poter migliore almeno in parte la mi situazione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5k visite dal 08/08/2013.
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