Un infezione post operatoria, che, apparentemente non comportava gravi conseguenze

Egregi medici.Sono un uomo di 40 anni,sono staato operato l'altranno a maggio, ad un ernia discale fra L4 ed L5, mi e' stato inserito un DIAM.Purtroppo e' subentrata un infezione post operatoria, che, apparentemente non comportava gravi conseguenze.5 mesi fa', dopo continui dolori,e, con un deficit della gamba sempre piu' marcato,mi sono sottoposto ad una nuova RM,la stessa dimostrava una recidiva uscita della stessa ernia precedentemente operata.Mi son rivolto presso un altro istituto ospedaliero,tengo a precisare che l'ho fatto solamente per problemi di vicinanza della mia citta', e non perche mi sia trovato male nella struttura precedente, anzi, tutt'altro.Quest'altro neurochirurgo dopo avermi ricoverato in attesa dell'intervento,il giorno stesso dell'intervento,mi ha dimesso con alqune scusanti.Ma la vera motivazione, mi e' stata poi spiegata da un altro medico della stessa struttura,e' il fatto che, causa quell'infezione subentrata nel post operatorio del primo intervento,una seconda operazione nello stesso punto potrebbe causare la rottura del sacco durale.Naturalmente in quella struttura rifiutano di operarmi, potete voi chiarirmi su che cosa vado incontro nella rottura di questo sacco durale?e potete voi indicarmi la struttura piu' idonea a questo mio neccessario intervento?Certo della vostra assoluta professionalita' vi ringrazio anticipatamente per le vostre eventuali risposte.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
se c'è stata una infezione post operatoria è bene attenderne la guarigione salvo necessità improrogabili.
Non riesco comunque a capire cosa c'entra la controindicazione al nuovo intervento solo per la aleatoria rottura della membrana durale.
Se questa precauzione (il rinvio dell'intervento) è dettata dall'infezione in atto (che potrebbe causare una generalizzazione del processo infettivo)è giusta tale decisione, a prescindere se ci potrà essere o meno la rottura della membrana durale.
In ogni caso è la valutazione diretta degli esami e del paziente che potrà dare la decisione più opportuna.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità

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Utente
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Egregio Dottor Migliaccio,la ringrazio infinitamente per la sua gentile risposta.Forse mi sono espresso male,perche' intendevo dire che, quell'infezione riguardava l' intervento di un anno fa, dove, mi e' stato posizionato un diam.Ora a distanza di un anno,l'infezione naturalmente non c'e' piu',ma la nuova RMN, ha evidenziato una recidiva uscita dell'ernia fra L4 ED L5,con un sempre piu' marcato deficit alla gamba, e dolori sempre piu' forti lombari.Vorrei sottopormi dinuovo all'intervento chirurgico,ma come gli avevo spiegato, il neurochirurgo, che doveva effettuare l' intervento,si e' rifiutato di farlo, in quanto,l'infezione di un anno fa' potrebbe causare durante l'operazione la rottura del sacco durale.Non so se tutto cio' sia possibile,ne quali sarebbero le conseguenze di questa rottura.Lui semplicemente ha detto che non vuole rimediare a questa "rogna" causata da altri, per tale motivo mi ha dimesso un ora prima dell'intervento, cioe' al momento in cui ha letto la documentazione relativa all'intervento di un anno fa e, ha notato questa piccola complicazione successami a quel tempo.So che tutto questo non e' professionale, ma io allla fine non ho avuto colpa se tale neurochirurgo si e' degnato di leggere la documentazione soltanto un ora prima dell'intervento, doveva leggerla il giorno in cui per essere messo in lista di attesa , ho dovuto fare una visita privata presso di lui, dove mi ha tenuto nel suo studio per circa un minuto e mezzo senza visitarmi, ne leggere la documentazione della precedente operazione.Penso che con queste poche righe abbia gia capito quanta era scarsa la professionalita' di questo professore, della quale, non faccio il nome, ne indico in quale istituto ospedaliero opera.La ringrazio infinitamente per una sua gentile e gradita risposta.Le porgo i miei piu' cari saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile Utente,
continuo a non capire. Se vi è stata una infezione un anno fa (che tipo di infezione?, localizzata dove?, nelle parti molli, nel disco, nella vertebra?)perchè mai in un reintervento dovrebbe lacerarsi la dura? e quand'anche succedesse? è un evento possibile che ogni neurochirurgo conosce e al quale sa far fronte.
Inoltre non capisco ulteriormente: un anno fa Le è stato asportato il disco o no? l'attuale ernia è una "recidiva" o è l'ernia non rimossa?
Il dispositivo DIAM è un dispositivo interspinoso che si applica appunto tra due apofisi spinose per patologia diversa da quella dell'ernia e quindi applicando il DIAM, solitamente non si asporta l'ernia del disco.
Queste sono ovviamente considerazione generali. Per poter meglio comprendere l'attuale Sua situazione dovrei(io o altro collega) quanto meno visionare le immagini e per una decisione chirurgica, visitarLa.
Sempre disponibile, La saluto con cordialità

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Utente
Utente
Egregio Dottor Migliaccio,la ringrazio nuovamente per la sua cortese attenzione, e, le scrivo esattamente la mia lettera di dimissioni dove viene specificato il tutto.
06-05-07.
Il paziente soffriva di lombosciatalgia destra ricorrente recentemente aggravatasi con insorgenza di deficit della flessione dorsale del piede dx.Gli accertamenti avevano evidenziato un ernia discale l4-l5 dx.l'obbiettivita' neurologica evidenziava contrattura e limitazione antalgica lombare e arto inferiore dx,una ipodisestesia territorio l5-dx e ipostenia in parte antalgica della flessione dorsale piede alluce dx.IL 08-05-07 e' stato effetuato intervento di asportazione dell'ernia con microdiscectomia l4 l5 dx e posizionamento di distrattore interspinoso DIAM.Il decorso post operatorio e' stato regolare senza evidenza di deficit nuovi.La regione operatoria si e' complicata con segni di flogosi e secrezioni.Sono state effettuate medicazioni quotidiane, e terapia antibiotica.Gentilissimo Dottore, spero di esser riuscito a esser piu' chiaro in merito all'intervento, e alla famosa infezione, che assolutamente ,secondo me e i medici non era niente di grave e non ha lasciato strascici.Per questo motivo le dicevo che non capisco il ragionamento dell'altro neurochirirgo che doveva operarmi l' altra settimana.Ci tenevo inoltre a precisare che il primo intervento e' stato effettuato presso ilFATEBENEFRATELLI, con mia grande soddisfazzione e gratitudine a tutto il personale dell'ospedale in quanto altamente professionali e umani.Purtroppo per un fatto di lontananza dalla mia famiglia avevo pensato di rimanere vicino alla mia citta' in modo che mia mogle potesse essermi d'aiuto, ma a questo punto, preferisco la serieta' la competenza e l'umanita' al fattore vicinanza.Per tutti questi motivi e per la gentilezza da lei dimostrata, gradirei poter consultarmi con voi e decidere per un eventuale intervento.Torno a ringraziarla per la sua enorme gentilezza e competenza, carissimi saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
RingraziandoLa, non posso che confermare la nostra disponibilità. Può pertanto contattarci quando crede.
Cordialmente
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Gentilissimo Dottor Migliaccio, la ringrazio infinitamente per la sua cordialita' e la sua dispoibilita'.Terro' presente la sua gentile offerta.Arrivederci e a presto.