Dolori lombari

Buongiorno,mi chiamo Maurizio Leone, ho 45 anni e lavoro come conduttore automezzi. Da giugno ho forti dolori lombari localizzati sul lato destro. Ho fatto una RM che evidenza: marcati fatti spondiloartrosici e di artrosi interapofisaria,con lieve riduzione d'ampiezza secondaria del canale midollare. Sono presenti fatti osteocondrosici(Modic 2)a carico delle limitanti contrapposte L1-L2 ed L3-L4. Disidratazione dei dischi in esame, che appaiono globalmente protusi. In particolare marcata protusione dei dischi fra L1-L2 ed L3-L4,con compressione del sacco durale.Non segni di impegno foraminale. Ho eseguito visita fisiatrica e sono stato sottoposto a: mesoterapia,ultrasuoni,tecar,laser ma senza risultato. Ho fatto visita da un osteopata con relativa seduta ma le mie condizioni sono peggiorate. Mi sono rivolto ad un neurochirurgo che mi ha consigliato una terapia a base di: Urbason fiale 40 mg, due al giorno per 2 giorni e Urbason fiale 20 mg due al dì per due giorni insieme a paracetamolo più tramadolo gocce per 7 giorni. Ho ripetuto questo ciclo di terapia per tre volte ma i risultati non sono accettabili in quanto sto bene se non faccio niente e questo purtoppo non è possibile. Non posso tornare al lavoro perchè i dolori sono forti ogni qual volta sono soggetto a sollecitazioni. Non so più che fare. La prego mi aiuti. distinti saluti.
[#1]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
premetto che le mie considerazioni hanno un carattere generale in quanto ovviamente una risposta precisa può essere data solo con la visione delle immagini e con l'esame clinico del paziente.
Dal referto della NMR da Lei eseguita si evidenzia la presenza di due discopatie (degenerazione del disco intervertebrale) a L1-L2 e L3-L4, che possono essere la causa della sua forte lombalgia. In questi casi è giusto, come è stato fatto, iniziare con terapie conservative di tipo farmacologico e fisioterapico. Quando, nonostante un prolungato periodo di questi trattamenti, non si ottengono risultati ed il dolore è particolarmente violento e tale da impedire la normale attività lavorativa, va allora considerata la soluzione chirurgica ,che consiste nell'intervento di stabilizzazione vertebrale, che può portare ad un miglioramento dei disturbi.Le consiglio pertanto una rivalutazione da un collega neurochirurgo per vagliare questa possibilità. Rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
www.pietrobrignardello.it