Ernia discale l4 l5 s1 intraforaminale
Salve sono uomo di 40 anni nell'agosto scorso 2013 mi è stato riscontrato un'ernia discale l4 l5 s1
Comincio fisioterapie varie ( massoterapia,ginnastica in acqua,ultrasuoni,tens,tecarterapia ecc...)
Ma con scarso risultato eseguo ozono terapia 8 iniezioni nessun miglioramento,il neuroradiologo mi consiglia la coblazione il 21 marzo 2014 là eseguo e da lì incominciano tutti i miei problemi e dolori invalidanti chiedo un controllo in merito mi viene eseguita una tac e visita neurochirurgica dove: PAZIENTE SOTTOPOSTO A COBLAZIONE DISCALE IN E.D. L4-L5 SIN. PER IL PERSISTERE DI LOMBOSCIATALGIA SIN HA ESEGUITO TAC DALLA QUALE TUTTORA VISIBILE E.D. L4-L5 SIN IN PARTE INTRAFORAMINALE
NO DEFFICC RIESCE A CAMMINARE SU PUNTE E TALLONI
CONSIGLIO TERAPIA CON BENTELAN E KETOPROFENE i.m. 1x2 PER 10 GG EVENTUALI CICLO DI INFILTRAZIONI PERIDURALI E SE LA SITUAZIONE NON DOVESSE CAMBIARE VISTO LA DURATA DI 8 MESI NON RIMANGA ALTRO CHE L'INTERVENTO CHIRURGICO .
Eseguo il tutto l'ultima infiltrazione fatta il 14 agosto ma nessun beneficio.
Il 09/10/2014 eseguo RM DEL RACHIDE LOMBO -SACRALE SENZA E CON MDC
esito: NOTIZIE CLINICHE RIPORTATE : LOMBOSCIATALGIA SINISTRA
NEI CONFRONTI DEL PRECEDENTE ESAME REPERTO VARIO, IN PARTICOLARE DISIDRATATI GLI ULTIMI DUE DISCHI INTERSOMATICI .
IL DISCO L3-L4 PRESENTA BULGIN ED ERNIA INTRAFORAMINALE A SINISTRA , CON IMPRONTA SULLE RETROSTANTI STRUTTURE NERVOSE .
IL DISCO L5-S1 PRESENTA PROTUSIONE POSTERIORE MEDIANA E FISSURAZIONE DELL'ANULUS CON LIEVE IMPRONTA SUL SACCO DURALE.
NEI LIMITI IL DIAMETRO DELLO SPECO VERTEBRALE ED IL CONO MIDOLLARE .
NON IMPREGNAZIONI PATOLOGICHE DOPO MDC.
A questo punto mi rendo conto che la situazione sta peggiorando il mio medico di famiglia secondo la sua esperienza con altri pazienti mi dice che la soluzione al problema potrebbe essere un intervento di altresì laterale con placche e viti ?
Io non so se bisogna arrivare a questo punto o crederci al mio medico di famiglia che non è un specialista in materia, avevo letto che ci sono altri approcci meno invasivi sempre se può riguardare il mio caso in vari articoli pubblicati il 23/12/2013 dallo staff di medicitalia.
A questo punto non so cosa fare e a chi rivolgermi solo che devo fare in fretta perché i dolori non mi danno tregua e prendo farmaci tutti i giorni per calmarli e sto perdendo un pò di sensibilità alla gamba sin se potete aiutatemi non ho più una vita mia.
Vi ringrazio anticipatamente di tutto.
DISTINTI SALUTI
Comincio fisioterapie varie ( massoterapia,ginnastica in acqua,ultrasuoni,tens,tecarterapia ecc...)
Ma con scarso risultato eseguo ozono terapia 8 iniezioni nessun miglioramento,il neuroradiologo mi consiglia la coblazione il 21 marzo 2014 là eseguo e da lì incominciano tutti i miei problemi e dolori invalidanti chiedo un controllo in merito mi viene eseguita una tac e visita neurochirurgica dove: PAZIENTE SOTTOPOSTO A COBLAZIONE DISCALE IN E.D. L4-L5 SIN. PER IL PERSISTERE DI LOMBOSCIATALGIA SIN HA ESEGUITO TAC DALLA QUALE TUTTORA VISIBILE E.D. L4-L5 SIN IN PARTE INTRAFORAMINALE
NO DEFFICC RIESCE A CAMMINARE SU PUNTE E TALLONI
CONSIGLIO TERAPIA CON BENTELAN E KETOPROFENE i.m. 1x2 PER 10 GG EVENTUALI CICLO DI INFILTRAZIONI PERIDURALI E SE LA SITUAZIONE NON DOVESSE CAMBIARE VISTO LA DURATA DI 8 MESI NON RIMANGA ALTRO CHE L'INTERVENTO CHIRURGICO .
Eseguo il tutto l'ultima infiltrazione fatta il 14 agosto ma nessun beneficio.
Il 09/10/2014 eseguo RM DEL RACHIDE LOMBO -SACRALE SENZA E CON MDC
esito: NOTIZIE CLINICHE RIPORTATE : LOMBOSCIATALGIA SINISTRA
NEI CONFRONTI DEL PRECEDENTE ESAME REPERTO VARIO, IN PARTICOLARE DISIDRATATI GLI ULTIMI DUE DISCHI INTERSOMATICI .
IL DISCO L3-L4 PRESENTA BULGIN ED ERNIA INTRAFORAMINALE A SINISTRA , CON IMPRONTA SULLE RETROSTANTI STRUTTURE NERVOSE .
IL DISCO L5-S1 PRESENTA PROTUSIONE POSTERIORE MEDIANA E FISSURAZIONE DELL'ANULUS CON LIEVE IMPRONTA SUL SACCO DURALE.
NEI LIMITI IL DIAMETRO DELLO SPECO VERTEBRALE ED IL CONO MIDOLLARE .
NON IMPREGNAZIONI PATOLOGICHE DOPO MDC.
A questo punto mi rendo conto che la situazione sta peggiorando il mio medico di famiglia secondo la sua esperienza con altri pazienti mi dice che la soluzione al problema potrebbe essere un intervento di altresì laterale con placche e viti ?
Io non so se bisogna arrivare a questo punto o crederci al mio medico di famiglia che non è un specialista in materia, avevo letto che ci sono altri approcci meno invasivi sempre se può riguardare il mio caso in vari articoli pubblicati il 23/12/2013 dallo staff di medicitalia.
A questo punto non so cosa fare e a chi rivolgermi solo che devo fare in fretta perché i dolori non mi danno tregua e prendo farmaci tutti i giorni per calmarli e sto perdendo un pò di sensibilità alla gamba sin se potete aiutatemi non ho più una vita mia.
Vi ringrazio anticipatamente di tutto.
DISTINTI SALUTI
[#1]
Egr. signore,
Lei ha subito solo interventi e procedure palliative e, tra l'altro, non indicate per la patologia discale descritta.
Vuole ancora insistere su procedimenti miniinvasivi che non farebbero altro che non risolvere il problema?
Le cosiddette procedure miniinvasive non sono una alternativa a un intervento chirurgico, ma in alcuni casi, possono avere una indicazione e, comunque, la loro attuazione va decisa con molta prudenza.
A distanza, ovviamente non è possibile, oltre che poco corretto, indicare una diagnosi e/o una terapia, ma la descrizione che Lei fa dei sintomi e del referto di RM, non lascerebbe dubbi sulla necessità di un intervento chirurgico, anche sollecito.
Non Le so dire, senza visitarLa e senza vedere le immagini RM, quale procedura tecnico-chirurgica vada attuata nel Suo caso, ma non è detto che sia necessaria l'artrodesi con barre e viti.
In ogni caso una eventuale decisione in tal senso non farebbe che darLe beneficio e non comprometterebbe la funzionalità della Sua colonna vertebrale.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Lei ha subito solo interventi e procedure palliative e, tra l'altro, non indicate per la patologia discale descritta.
Vuole ancora insistere su procedimenti miniinvasivi che non farebbero altro che non risolvere il problema?
Le cosiddette procedure miniinvasive non sono una alternativa a un intervento chirurgico, ma in alcuni casi, possono avere una indicazione e, comunque, la loro attuazione va decisa con molta prudenza.
A distanza, ovviamente non è possibile, oltre che poco corretto, indicare una diagnosi e/o una terapia, ma la descrizione che Lei fa dei sintomi e del referto di RM, non lascerebbe dubbi sulla necessità di un intervento chirurgico, anche sollecito.
Non Le so dire, senza visitarLa e senza vedere le immagini RM, quale procedura tecnico-chirurgica vada attuata nel Suo caso, ma non è detto che sia necessaria l'artrodesi con barre e viti.
In ogni caso una eventuale decisione in tal senso non farebbe che darLe beneficio e non comprometterebbe la funzionalità della Sua colonna vertebrale.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Salve la ringrazio dell'imediata risposta capisco che non è facile dare una diagnosi a distanza quindi la mia situazione è tutta da riprendere in mano io sono dalla provincia di Treviso eventualmente se decidessi di farmi visitare da lei oltre a Milano ha altre studi più vicini a me? (Tempi e costi perché disoccupato a causa di codesto problema)
E in questo momento un busto o qualcos'altro mi sarebbe di aiuto alla schiena per non fare altri danni grazie.
Cordiali saluti
E in questo momento un busto o qualcos'altro mi sarebbe di aiuto alla schiena per non fare altri danni grazie.
Cordiali saluti
[#3]
Egr. signore,
io vivo e lavoro a Milano. La sede di Monselice è quella più vicina a Lei, ma ci vado secondo disponibilità dello studio e in base al numero di eventuali prenotazioni.
Per i tempi, a Milano, non c'è lunga attesa, per il costo della visita non si preoccupi.
Cordiali saluti
io vivo e lavoro a Milano. La sede di Monselice è quella più vicina a Lei, ma ci vado secondo disponibilità dello studio e in base al numero di eventuali prenotazioni.
Per i tempi, a Milano, non c'è lunga attesa, per il costo della visita non si preoccupi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Salve nel consulto precedente mi indicava favorevole all'intervento chirurgico,quindi di fare una nuova rivalutazione neurochirurgia.
Ebbene ne ho fatto due in ospedali diversi dove mi vengono indicate due fasi diverse la prima che non sono da operare in quanto in assenza di prolassi discali.
Là seconda che non vengo operato ugualmente in quanto mi verrebbero fatti più danni che altro per entrare nella parte INTRAFORAMINALE e di conseguenza avere una lombalgia acuta per tutta la vita.
Sono d'accordo che al momento non ho nessun danno neurologico e nessun deficit ma i dolori si ci sono in giorni più lievi e in altri più marcati ma ugualmente lì convivio ogni sfortunatissimo giorno della mia vita che mi impediscono di lavorare e di avere una vita normale.
A questo punto sono tornato col chiedermi cosa faccio ora???
Chi mi saprebbe indicare una via di uscita a questo tunnel infernale grazie.
Cordiali saluti a tutti voi.
Ebbene ne ho fatto due in ospedali diversi dove mi vengono indicate due fasi diverse la prima che non sono da operare in quanto in assenza di prolassi discali.
Là seconda che non vengo operato ugualmente in quanto mi verrebbero fatti più danni che altro per entrare nella parte INTRAFORAMINALE e di conseguenza avere una lombalgia acuta per tutta la vita.
Sono d'accordo che al momento non ho nessun danno neurologico e nessun deficit ma i dolori si ci sono in giorni più lievi e in altri più marcati ma ugualmente lì convivio ogni sfortunatissimo giorno della mia vita che mi impediscono di lavorare e di avere una vita normale.
A questo punto sono tornato col chiedermi cosa faccio ora???
Chi mi saprebbe indicare una via di uscita a questo tunnel infernale grazie.
Cordiali saluti a tutti voi.
[#7]
Come Le dicevo è importante la visita e le immagini RM.
Se l'ernia è intraforaminale e Lei ha forti dolori, la terapia è chirurgica. Chi Le ha detto che non è operabile e l'esito è di sicuro negativo, probabilmente non ha mai operato un'ernia del disco.
Cordialmente
Se l'ernia è intraforaminale e Lei ha forti dolori, la terapia è chirurgica. Chi Le ha detto che non è operabile e l'esito è di sicuro negativo, probabilmente non ha mai operato un'ernia del disco.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 30.5k visite dal 12/10/2014.
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Approfondimento su Cure palliative
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