Recidiva precoce ernia discale l5-s1

buongiorno,
ho 33 anni , dopo un lungo periodo di dolore ingravescente prima lombare poi al gluteo e all'arto inf. dx, sono stato operato il 7 /12/2016 per ernia discale L5-S1, documentata da Rm. Dopo un breve periodo di benessere è ritornato il dolore lancinante nelle stesse zone anatomiche per cui ho dovuto osservare un periodo di riposo a letto per 15 giorni, assumendo farmaci anti dolore, con un ciclo di cortisonici. In Inghilterra , dove mi trovavo, uno specialista ha fatto diagnosi di dolore neuropatico , prescrivendo pregabalin e prenotando una RM , che ho fatto in italia, dove sono tornato il 22/3, essendo migliorato il dolore.
La Rm ha evidenziato una recidiva a livello L5-S1 a dx , con notevole impronta sulla radice nervosa.
Il dolore è migliorato, ma comunque mi impedisce una vita del tutto normale.
Vi chiedo : è opportuno aspettare , confidando in un ulteriore miglioramento , o conviene fare il secondo intervento, prospettatomi da un vostro collega con possibilità di inserire un dispositivo interspinoso per evitare ulteriori recidive?
Inoltre mi è stata proposta la scrambler terapia per il dolore.
Qual è la vostra esperienza e opinione su questa terapia?
Ed infine: è opportuno iniziare un percorso di fisioterapia e posturologia, considerato che sono alto 191 cm e ho una rotoscoliosi già dall'adolescenza, con dislivello delle creste iliache di 2 cm?.
Grazie infinite e Buona pasqua
Giuseppe
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Il problema del trattamento di un'eventuale recidiva in loco è molto soggetto al tipo di obbietività clinica presente alla visita specialistica.
Se l'obiettività neurologica è nei limiti di norma ed il disturbo è esclusivamente soggettivo, si può anche aspettare con trattamenti conservativi (infiltrazioni, terapie antireattive per via generale, uso di corsetto semirigido...).
Se, viceversa, vi è qualche deficit o, peggio, vi è l'incremento di un disturbo deficitario, può essere opportuno prendere in considerazione un nuovo intervento, non prima di aver eseguito una succevvisa rmn senza e con mdc.

Per quanto riguarda la terapia del dolore da Lei citata, non diretta esperienza, ma non vedo neppure i presupposti teorici di una possibile utilità
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294