Glioblastoma

Mio marito è stato operato nel marzo del 2015 per un glioblastoma, ha fatto la radioterapia poi 6 mesi di chemioterapia. Dopo l'intervento ha iniziato a soffrire di crisi epilettiche. Le sue condizioni sono gradualmente peggiorate. Adesso non riesce più a parlare, scrivere o leggere ma capisce quasi tutto che gli dici. È irriconoscibile come carattere e comportamento. È allettato in quanto non muove più il lato dx del corpo ed il lato sx piano piano sta diventando più debole. 1 anni fa i medici hanno detto che la malattia sta 'galoppando ' ma mio marito sta ancora qui. L'ultima risonanza di alcuni giorni fa riporta....ridotta collaborazione per cui non è stato possibile somministrare mdc. Dilatati o ventricoliventricolo laterale per sin>dx, il lll ventricolo, modesta ectasia anche del lV , senza segni di riassorbimento trans-personale del liquore. Grossolana area di alterato segnale con segni di sanguinamento pregresso in regione parietale sin con coinvolgimento più evidente dell'area insulare, col alterato segnale anche in profondità che coinvolge la regione capsulo attuata di sin ed in particolare il talamo, con estensione più causale lungo il decorso del fascio piramidale di sin al livello del mesencefalo. Non sono presenti importanti segni di effetto massa.
Cosa dobbiamo aspettarci? Qual'è l'attuale stato della malattia? Sono circa 6 mesi che sta in questi condizioni.
Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
da ciò che Lei trascrive dal referto non sembra ci siano segni di recidiva del tumore, anche se non è stato possibile effettuare l'esame col m.d.c (con una blanda sedazione sarebbe stato possibile).
Le condizioni attuali di Suo marito sono compatibili con gli esiti dell'intervento, ma sulla prognosi (che dipende dal grado istologico del tumore, cui Lei non accenna) non posso assolutamente esprimermi a distanza.

I miei migliori auguri
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Utente
Utente
Grazie per la Sua gentile risposta. Si tratta di un glioblastoma grado grado lV sec. WHO. Metilazione MGMT positiva 20%. Mi chiedo nonostante il fatto che non ci sia una recidiva per quale motivo nel corso degli ultimi 18 mesi le sue condizioni sono peggiorate a tal punto mentre per il primo anno dopo l'intervento aveva solo qualche piccolo disturbo?
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Utente
Utente
Aggiungo inoltre il referto di una Pet cerebrale effettuato con somministrazione e.v. di 270 MBq di 64Cu-C12. Le immagini hanno documentato un iperaccumulo del radiofarmaco in corrispondenza del distretto temporo-parietale di sinistra, sede della pregressa terapia chirurgica, compatibile in prima ipotesi con aree di tessuto di natura eteroproliferativa. Qui si parla di una recidiva se non mi sbaglio. Ci dobbiamo fidare più della pet o risonanza a questo punto?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
sembra dubbia anche la PET. Il tumore ha un grado alto di malignità e purtroppo la prognosi non è buona.
Sta di fatto che le terapie finora attuate (chirurgia, chemio e radioterapia) hanno consentito una sopravvivenza a circa 2 anni e1/2 dalla diagnosi.
Pur nella gravità della condizione clinica, è da ritenersi un ottimo risultato considerando che la media è di 6 mesi-1 anno.
Ci sono studi che documentano una sopravvivenza a oltre 1 anno di pazienti che hanno superato i 3 anni dalla diagnosi, nell'85,7 % e del 75% per chi ha superato i 5 anni (Lin e Al.: The conditional probabilities of survival in patients with anaplastic astrocytoma or glioblastoma multiforme. Surg. Neurol. 2003 Nov; 60 (5): 402-6).

Cordialmente