Multiple discopatie cervicali

Buonasera gentili medici, sono una ragazza di 31 anni. Soffro da aprile 2017 di dolori neuropatici sparsi, in particolare a mani ,collo, piede e gamba sinistra e fascicolazioni, mioclonie e tremori. Ho effettuato già alcune visite neurologiche risultate negativi. Premetto che sono affetta da microadenoma ipofisario scoperto all’età di 17 anni e curato all’epoca con il dostinex in quanto secernente prolattina. Ho effettuato a giugno e a dicembre scorso due risonanze magnetiche. A dicembre ho ricontrollato solo il tratto cervicale mentre a giugno avevo fatto l’intera colonna. Vorrei sapere se secondo voi i sintomi che presento da aprile 2017 e che ho elencato sopra possono essere riconducibili alle problematiche della mia schiena. La risonanza di dicembre cita testuali parole: lo studio del rachide cervicale ha documentato la perdita della fisiologica lordosi in clinostatismo con tendenza all’inversione. Presenza di fenomeni degenerativi disco-artrosici, caratterizzati da riduzione del tono idrico dei dischi intersomatici nel tratto compreso tra c4 e c6 ed osteofiti somatomarginali posteriori. Bulging discale a livello c3 e c4 che impronta la superficie ventrale del sacco durale e determina iniziale stenosi dei forami radicolari. Presenza di protusione discale ad ampio raggio con componente discale in sede mediana-para mediana destra a livello c4-c5 che determina impronta sulla superficie ventrale del sacco durale e stenosi dei forami radicolari. Ulteriore protusione discale con focalita’ in sede mediana-paramediana destra a livello c5-c6, concomita a questo livello osteofitosi posteriore, che determina una discreta impronta sulla superficie ventrale del sacco durale e stenosi dei forami radicolari. Piccola focalita’ discale in sede mediana c6-c7 che determina impronta sulla superficie ventrale del sacco durale. Ulteriore focalita’ discale mediana a livello c7-d1 che impronta la superficie ventrale del sacco durale. Non si osservano significative alterazioni del segnale da parte della corda midollare. Conservate le dimensioni del canale . Si rimanda a visita specialistica.
La risonanza lombare invece fatta a giugno citava ciò: iniziali note degenerative a livello l5-s1(presenza di vertebra di transizione a livello del passaggio lombo sacrale)
A livello l4-s1 si osserva protusione discale ad ampio raggio associata ad osteofitosi retrosomatica che impronta lo spazio epidurale anteriore con lieve impegno dell’imbocco del forame di coniugazione di destra. Atteggiamento verticalizzato del rachide lombare. Gentili medici,questa situazione può essere dunque la causa di tutti i miei sintomi e dolori ? Davvero non ce la faccio più, gli antinfiammatori non mi fanno nulla, neanche il cortisone, ho qualche sollievo solo con i miorilassanti. Attendo una vostra risposta, grazie e buona serata .
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Gentile utente,

dalla risonanza si evidenziano multiple alterazioni discali sia a livello cervicale che lombare che potrebbero essere responsabili di una parte dei suoi disturbi. A distanza è però impossibile stabilirlo.Le consiglio una visita specialistica neurochirurgica in quanto è con la visione delle immagini e una esame clinico che può essere valutata correttamente la situazione . Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
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Utente
Utente
Buonasera dottor Brignardello, la ringrazio di cuore per aver letto il mio consulto ed avermi risposto . Sono stata da un neurochirurgo che purtroppo in quella giornata aveva il computer rotto nella stanza in cui visitava e quindi non ha potuto visionare le immagini , mi ha detto che devo provare a convivere con queste problematiche. Ma come si puo’ convivere con dolori simili? A me brucia tutto il corpo, non riesco più a stare in piedi troppo tempo, mi sento una vecchietta di 90 anni e ne ho solo 30. Mi scusi lo sfogo ma davvero a 30 anni si può star messi così male con la schiena? Inoltre mi è stato detto che le protusioni sono l’anticamera delle ernie, a detta di un fisioterapista che visiono’ le immagini un po’ di mesi fa, una protusione cervicale che viene definita così sul
Referto è già in realtà un’ernia.. questo significa che andando avanti la mia situazione peggiorerà sempre più? Mi scusi davvero per questo sfogo ma sono esausta di tutti questi dolori, non ho più la forza di affrontare anche una semplice commissione. Grazie anticipatamente gentile dottor Brignardello, cordiali saluti.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
In linea generale l’ evoluzione di una protrusione discale non è facilmente prevedibile in quanto in molti casi sono asintomatiche e rimangono stabili nel tempo senza creare problemi e possono anche regredire spontaneamente,mentre in altri casi possono aumentare di dimensioni e causare dei disturbi.
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Utente
Utente
Buongiorno dottor Brignardello, la ringrazio di nuovo per la sua celere risposta. Volevo porle un quesito, io a maggio 2017 feci un ciclo di cura cortisonica di 20 giorni (medrol) con dosaggi da 32 mg, 16 mg e 8 mg. Questa cura la feci per un dolore che partiva dal collo per poi risalire fin sopra il sopracciglio, questo dolore mi attanaglia da ormai 10 anni e a maggio non passava con nulla. In realtà neanche la cura cortisonica è riuscita a fare tanto. Siccome i problemi articolari ed i dolori neuropatici sono subentrati subito dopo aver smesso il cortisone è possibile che ci sia stata un’interruzione troppo brusca del medicinale e che magari andava scalato ulteriormente? Soprattutto per il fatto che io ho un microadenoma ipofisario e so che il cortisone blocca il lavoro delle ghiandole surrenali e dell’ipofisi? Anche perché io,al di la’ di questa specie di cefalea a grappolo (che poi forse i medici non hanno più ipotizzato cefalea a grappolo ma nevralgia causata dalle discopatie cervicali) non ho mai sofferto di dolori articolari o neuropatici nel corpo. Può essere dunque stato tutto causato dall’interruzione brusca del medicinale ? Grazie di nuovo per l’attenzione , cordiali saluti.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
No, direi che non dipende da questo
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Utente
Utente
Grazie dottore , da ieri sera ho ricominciato a prendere flexiban come miorilassante perché davvero non riuscivo più a sopportare i dolori. Devo dire che è l’unico medicinale che riesce a farmi stare un pochino meglio. Ora sto anche approfondendo su una sospetta celiachia, forse la demineralizzazione delle mie ossa e’ stata causata da questa malattia, se verra’ confermata. Grazie per la sua gentilezza dottore, se non le dispiace continuerò a tenerla informata sulle future visite ed esami che effettuerò per queste discopatie. Grazie ancora , cordiali saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno dottor Brignardello, non so se si ricorda di me, le avevo scritto un po’ di giorni fa riguardo dei sintomi che avvertivo come fascicolazioni e tremori, chiedendole se potessero essere riconducibili alle mie problematiche alla schiena. Oggi mi sono recata da un ortopedico per avere una visione più dettagliata anche tramite la visione diretta delle risonanze ma devo dire che l’ortopedico non ha proprio preso in esame le risonanze ne’ leggendole ne’ visionando le immagini perché a suo parere le mie problematiche si erano scatenate dopo la cura cortisonica perché essendo anche sotto cura con le statine(simestat 10 mg) si sono creati dei danni ai muscoli e ai nervi con la terapia concomitante. Io ho riferito all’ortopedico che il cpk risultava nella norma,ma lui mi ha risposto che ciò non è rilevante perché i muscoli possono essersi danneggiati senza l’innalzamento degli enzimi muscolari. A detta sua c’è stata una tossicità nel mio corpo creata dai troppi farmaci. Lei cosa ne pensa? Può essere ciò una causa delle mie problematiche? Perché un ortopedico non visiona le immagini delle risonanze affermando che le discopatie sono cose che abbiamo un po’ tutti e dipendono dalle posture o dal peso? Inoltre mi sento anche molto demoralizzata perché mi ha detto che probabilmente questi dolori e sintomi non cesseranno mai .. lei cosa ne pensa di tutto ciò ? Secondo lei è il caso che io faccia una nuova visita? Grazie dottore, attendo una sua risposta. Cordiali saluti.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
A distanza non è facile rispondere. Una parte dei disturbi potrebbe anche dipendere dalle problematiche riscontrate alla colonna ,anche se non completamente. Chiaramente si tratta di una pura ipotesi in quanto per valutare correttamente la situazione è necessaria la visione delle immagini e un esame clinico.
La saluto cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio dottore , soprattutto per la celere risposta. Io sono d’accordo con lei sul fatto che vadano viste le immagini per poter capire bene le problematiche ma a quanto pare sono stata due volte sfortunata. Il primo neurochirurgo non aveva disponibilità di computer nella stanza in cui visitava quel giorno e l’ortopedico di oggi invece non ha ritenuto proprio necessario visualizzare nessuna immagine. Lei cosa ne pensa riguardo l’ipotesi della tossicità dei farmaci che secondo questo ortopedico avrebbero causato danni muscolari e neurologici? Possono davvero farmaci somministrati insieme causare tutti questi danni, ossia tremori, parestesie, formicolii e fascicolazioni? Cordiali saluti.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
E’ assai difficile stabilirlo, comunque in molti casi terapie di questo tipo non causano particolari problemi
Cordiali saluti
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