Protrusione discale l5-s1 con dolori da un anno
Salve a tutti, ho 25 anni e ho questo problema da un anno.
Inizio ad avere mal di schiena nel tratto lombare nel Luglio 2017, all’inizio mi sembrava stanchezza, alla quale non do molto peso dato che passavo tante ore in piedi (lavoravo a Londra in una caffetteria e studiavo nel frattempo). A dicembre 2017 i dolori iniziano a diventare insopportabili e mi diventa impossibile piegarmi in avanti. Il medico mi prescrive la fisioterapia che decido di fare in Italia dato che i dolori mi permettevano di andare a lavoro un giorno si e uno no e anche stare seduto stava diventando problematico. In Italia a Febbraio 2018 faccio la fisioterapia fino ad Aprile, ma la situazione peggiora e mentre prima il dolore era solo concentrato nella parte bassa della schiena ora si concentra a destra in un unico punto (come un ago conficcato) e scende nella gamba.
Faccio una Risonanza dalla quale si evince:
Ridotto spessore del disco intersomatico L5-S1: a tale livello si apprezza una protrusione discale mediana e paramediana bilaterale, che impronta il sacco durale. Non apprezzabile patologia discale endocanalare ai restanti livelli in esame. Canale vertebrale di regolare ampiezza nel tratto in esame. Cono Midollare in sede, di regolare spessore e segnale.
Cambio fisioterapista e faccio posturale per 2 mesi, dove ho dei miglioramenti minimi, ma la difficoltà nello stare seduto per più di 5 minuti e la tortura nel guidare restano.
Consulto anche un neurochirurgo che mi liquida in 5 minuti dicendomi che devo fare piscina e che lui non ha intenzione di operarmi, e che anche se ho dolori, passeranno (??).
Mi viene consigliata la tecar terapia con la quale il dolore si calma e poco dopo vado in vacanza una settimana. Qui la situazione peggiora di nuovo e adesso ho dolore che si alterna tra destra e sinistra (cioè quando ho il dolore a destra non c'è a sinistra e viceversa, ma soprattutto a destra spesso è insopportabile). Il fisioterapista mi suggerisce di fare l'ozono terapia. Ora sono alla sesta seduta, il dolore è migliorato di poco, cioè riesco a piegarmi un po' di più, e tollero di più la posizione da seduto, ma almeno 3 volte alla settimana il dolore torna prepotente a destra e il resto delle volte ho comunque fastidi a entrambi i lati anche quando dormo. Unica soluzione? Stare a casa steso a pancia in giù.
Ormai sono in questa situazione da 7 mesi. Ovviamente non riesco a lavorare poiché stare a lungo in piedi mi porta dolore e lo stesso vale nello stare seduto e riesco a studiare solo stando a pancia in giù.
Prima avevo una vita molto attiva e facevo molto sport ma adesso una camminata a passo veloce mi fa sentire dolore e per fare una cena fuori con gli amici bisogna trovare la serata buona perché stare seduto più di un’ora è un’impresa.
Davvero non so più che fare: ho fatto sedute da osteopati, Fisioterapia, posturale, piscina, tecar e ozono terapia. Spero che possiate darmi qualche buon consiglio.
Grazie
Inizio ad avere mal di schiena nel tratto lombare nel Luglio 2017, all’inizio mi sembrava stanchezza, alla quale non do molto peso dato che passavo tante ore in piedi (lavoravo a Londra in una caffetteria e studiavo nel frattempo). A dicembre 2017 i dolori iniziano a diventare insopportabili e mi diventa impossibile piegarmi in avanti. Il medico mi prescrive la fisioterapia che decido di fare in Italia dato che i dolori mi permettevano di andare a lavoro un giorno si e uno no e anche stare seduto stava diventando problematico. In Italia a Febbraio 2018 faccio la fisioterapia fino ad Aprile, ma la situazione peggiora e mentre prima il dolore era solo concentrato nella parte bassa della schiena ora si concentra a destra in un unico punto (come un ago conficcato) e scende nella gamba.
Faccio una Risonanza dalla quale si evince:
Ridotto spessore del disco intersomatico L5-S1: a tale livello si apprezza una protrusione discale mediana e paramediana bilaterale, che impronta il sacco durale. Non apprezzabile patologia discale endocanalare ai restanti livelli in esame. Canale vertebrale di regolare ampiezza nel tratto in esame. Cono Midollare in sede, di regolare spessore e segnale.
Cambio fisioterapista e faccio posturale per 2 mesi, dove ho dei miglioramenti minimi, ma la difficoltà nello stare seduto per più di 5 minuti e la tortura nel guidare restano.
Consulto anche un neurochirurgo che mi liquida in 5 minuti dicendomi che devo fare piscina e che lui non ha intenzione di operarmi, e che anche se ho dolori, passeranno (??).
Mi viene consigliata la tecar terapia con la quale il dolore si calma e poco dopo vado in vacanza una settimana. Qui la situazione peggiora di nuovo e adesso ho dolore che si alterna tra destra e sinistra (cioè quando ho il dolore a destra non c'è a sinistra e viceversa, ma soprattutto a destra spesso è insopportabile). Il fisioterapista mi suggerisce di fare l'ozono terapia. Ora sono alla sesta seduta, il dolore è migliorato di poco, cioè riesco a piegarmi un po' di più, e tollero di più la posizione da seduto, ma almeno 3 volte alla settimana il dolore torna prepotente a destra e il resto delle volte ho comunque fastidi a entrambi i lati anche quando dormo. Unica soluzione? Stare a casa steso a pancia in giù.
Ormai sono in questa situazione da 7 mesi. Ovviamente non riesco a lavorare poiché stare a lungo in piedi mi porta dolore e lo stesso vale nello stare seduto e riesco a studiare solo stando a pancia in giù.
Prima avevo una vita molto attiva e facevo molto sport ma adesso una camminata a passo veloce mi fa sentire dolore e per fare una cena fuori con gli amici bisogna trovare la serata buona perché stare seduto più di un’ora è un’impresa.
Davvero non so più che fare: ho fatto sedute da osteopati, Fisioterapia, posturale, piscina, tecar e ozono terapia. Spero che possiate darmi qualche buon consiglio.
Grazie
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Egregio giovane,
dal suo resoconto anamnestico si desume che lei abbia una sciatalgia alternante ai due lati, seppur preferenzialmente a destra. Il reperto RM non è per il vero molto illuminante su una possibile condizione di conflitto disco-radicolare, che impone il ricorso alla terapia chirurgica, specialmente se si associa al dolore anche qualche elemento deficitario all'esame neurologico. Tuttavia, dal suo racconto sembra che la terapia conservativa non stia sortendo alcun risultato. E' verosimile che la diagnosi debba essere ulteriormente affinata. Intanto, io riterrei indicato suggerirle di praticare un esame elettromiografico ad ambedue gli arti inferiori. Poi, sulla scorta del risultato, rivalutare i reperti RM oppure andare alla ricerca di una condizione diversa all'origine della sua sintomatologia.
Cordialmente
dal suo resoconto anamnestico si desume che lei abbia una sciatalgia alternante ai due lati, seppur preferenzialmente a destra. Il reperto RM non è per il vero molto illuminante su una possibile condizione di conflitto disco-radicolare, che impone il ricorso alla terapia chirurgica, specialmente se si associa al dolore anche qualche elemento deficitario all'esame neurologico. Tuttavia, dal suo racconto sembra che la terapia conservativa non stia sortendo alcun risultato. E' verosimile che la diagnosi debba essere ulteriormente affinata. Intanto, io riterrei indicato suggerirle di praticare un esame elettromiografico ad ambedue gli arti inferiori. Poi, sulla scorta del risultato, rivalutare i reperti RM oppure andare alla ricerca di una condizione diversa all'origine della sua sintomatologia.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.2k visite dal 13/08/2018.
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