Ernia esposta L5-S1. Dolori e riduzione della mobilità da circa 6 mesi

Buongiorno
da 6 mesi circa soffro di lombosciatalgia e dopo aver eseguito una rm che ha evidenziato un ernia discale l5 s1 espulsa che mi ha provocato forti dolori alla schiena, ora si irradiano sulla gamba sx. Qui riporto quando scritto nel referto della rm “In L5-S1 è apprezzabile un’ernia discale paramediana e posterolaterale sx, leggermente migrata in basso ad occupare parzialmente il recesso anterolaterale di destra, che impronta la faccia anteriore del sacco durale con ampio contatto della porzione prossimale della tasca radicolare S1 di destra che è leggermente depiazzaqta posteriormente. In L4-L5 è rilevabile uma piccola protrusione discale focale ad estrinsecazione intraforaminale sinistra che determina un modesto restringimento del corrispondente canale di coniugazione senza significative compressioni radicolari”.
Il primo neurochirurgo che mi ha visitato mi ha consigliato di eseguire tutte le terapie possibili, dalle infiltrazioni, alla manipolazione ed esercizi fisici prima di pensare a sottopormi ad un’intervento infine mi ha consigliato di rivolgermi al centro terapia del dolore (visita algologica) dove da Settembre 2018 ho fatto ben 4 sedute, qui ho eseguito anche le infiltrazione, una intramuscolare in più punti (dal fondo schiena, gluteo sx e parte alta della gamba sx) e due iniezioni peridurale. Da ottobre superato il forte dolore, che mi bloccava, ho iniziato le manipolazioni dal chiropratico che dopo numerose sedute mi hanno fatto superare il periodo critico e ho ripreso una buona mobilità dell’arto sx. Finito questo ciclo, era mia intenzione (fra l’altro seguendo il consiglio dei medici che mi hanno visitato) iniziare gli esercizi di fisioterapia per tonificare i muscoli a sostegno della colonna, ma dalla prima seduta (trascorsi solo 20/30 minuti di esercizi) e ricomparso il dolore ma soprattutto problemi alla gamba sx con diminuzione della sensibilità. I forti dolori erano quelli di due mesi prima. Ho ripreso le manipolazioni e sono tornata a stare un po’ meglio. Concludendo trascorsi questi 6 mesi lamento ancora dolore al fondo schiena, ma soprattutto sento un senso di informicolio e riduzione di forza alla gamba sx.
Tutti gli specialisti che mi anno visto compreso il medico di famiglia anche se non erano neurochirurghi mi hanno sconsigliato caldamente la chirurgia per vari motivi (recidive, cicatrice ecc).
Secondo voi sarebbe indicato intervenire chirurgicamente per rimuovere questa ernia anche in assenza di deficit ?
L'ozono terapia potrebbe essere un alternativa ?
Ma soprattutto in assenza di deficit, forza muscolare ecc qualè l'arco temorale dalla comparsa dei sintomi sopra descritti che l’ernia esposta può causare danni ireversibili?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
l'orientamento odierno, che è entrato nelle linee guida per il trattamento del mal di schiena collegato ad erniazione discale, è prevalentemente di tipo conservativo se non sussistono rilevanti deficit della funzione neurologica, attestata sia a livello clinico che strumentale. L'indagine fondamentale per evidenziare se sia in atto una condizione di radicolopatia è costituita dall'elettromiografia. Effettui pure questa indagine all'arto affetto dal dolore sciatalgico, ma nel contempo si sottoponga ad una valutazione clinica da parte di uno Specialista in Neurochirurgia. Se il dolore è l'unico fondamentale disturbo può essere adeguatamente trattato senza ricorrere alla chirurgia
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non potendo visionare le immagini della RM e non potendo valutare i Suoi sintomi, non posso a distanza dare indicazioni terapeutiche.
Le posso solo dire che, stando alla descrizione del referto, l'ozono terapia intradiscale è controindicata e quella effettuata nei muscoli può avere effetto sul dolore dovuto a contrattura muscolare.
Le terapie che Le sono state consigliate con alterni benefici, sono provvedimenti che possono agire sui sintomi, ma non sulla causa.
L'ernia descritta è verosimilmente la causa della sintomatologia e girarci attorno con terapie che possono dare qualche provvisiorio beneficio, tra l'atro, La può esporre a rischi più seri.
Non posso a distanza confermare la mia ipotesi sulla necessità di intervenire chirurgicamente, per cui Le consiglio di sentire un altro parere consultando altri neurochirurghi diversi da quelli finora sentiti
Al Suo medico di famiglia, poi, dica, a nome mio, di non esprimere giudizi su patologie di cui non ha competenza alcuna.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Ringrazio di cuore i medici per le risposte celeri, ma soprattutto mi hanno fatto chiarezza su i vari dubbi che mi sono venuti in questi mesi di sofferenza, inoltre ora posso rivolgermi a specialisti e chiedere analisi specifiche.

Un'altra cosa vorrei sottoporre alla vostra attenzione, mi è stato detto che la mia ernia è stata generata da trauma, ma io nei giorni che precedono il forte dolore e la diagnosi del pronto soccorso dell'ernia esposta non ho avuto traumi, solo quattro mesi prima sono caduta dalle scale causandomi la frattura di una costola, puoi essere questa la causa? Oppure un movimento errato? Il neurochirurgo che va visto RM mi ha detto che la mia colonna, visto l'età (ho 54 anni) che è bella tonica non presenta segni di degrado, salvo la zona lesionata, quindi secondo lui solo un forte trauma può aver generato un danno simile. Come può essere spiegato questo? Pratico sport (danza sportiva) da anni. Mi sapete dire cosa ne pensate in proposito? Grazie ancora.