Cavernoma e debolezza braccio dx
Buongiorno gentili dottori,
Sono una ragazza di 29 anni, da circa un anno sono a conoscenza di avere 2 cavernomi. Il primo nel corno occipitale di sinistra evidenziava un focolaio di depositi emosiderinici, reperto compatibile con pregresso focolaio emorragico da cavernoma. Vorrei aggiungere che inizialmente era di 9 mm. Ripetendo la RM si era rimpicciolito a circa 6/7mm.
Il secondo cavernoma di 3 mm si evidenzia in superficie lungo il profilo laterale al passaggio pontomesencefalico,come da deposito emosiderinico.
Ecco vorrei esporre meglio il mio problema... Molti mesi fa avevo disturbi /debolezza alla mano sinistra durati qualche mese. Questi sintomi portarono il medico a farmi fare la RM encefalo.
Due giorni fa al lavoro ho avuto una brutta litigata, ero molto agitata e sono ricominciati questi sintomi di debolezza al braccio e mano sinistra. Sento come una tensione alla mascella e quando prendo qualcosa in mano è come se non riuscissi a prenderla bene.
Ora vista la mia situazione ho paura che questi sintomi sono conducibili a qualche cavernoma che potrebbe aver sanguinato.
Secondo lei è possibile attribuire questi sintomi ai cavernomi o non c'è collegamento?
Sento addosso molta ansia e stress.
Grazie
Saluti!
Sono una ragazza di 29 anni, da circa un anno sono a conoscenza di avere 2 cavernomi. Il primo nel corno occipitale di sinistra evidenziava un focolaio di depositi emosiderinici, reperto compatibile con pregresso focolaio emorragico da cavernoma. Vorrei aggiungere che inizialmente era di 9 mm. Ripetendo la RM si era rimpicciolito a circa 6/7mm.
Il secondo cavernoma di 3 mm si evidenzia in superficie lungo il profilo laterale al passaggio pontomesencefalico,come da deposito emosiderinico.
Ecco vorrei esporre meglio il mio problema... Molti mesi fa avevo disturbi /debolezza alla mano sinistra durati qualche mese. Questi sintomi portarono il medico a farmi fare la RM encefalo.
Due giorni fa al lavoro ho avuto una brutta litigata, ero molto agitata e sono ricominciati questi sintomi di debolezza al braccio e mano sinistra. Sento come una tensione alla mascella e quando prendo qualcosa in mano è come se non riuscissi a prenderla bene.
Ora vista la mia situazione ho paura che questi sintomi sono conducibili a qualche cavernoma che potrebbe aver sanguinato.
Secondo lei è possibile attribuire questi sintomi ai cavernomi o non c'è collegamento?
Sento addosso molta ansia e stress.
Grazie
Saluti!
[#1]
Gentile ragazza,
la cosa migliore è farsi visitare da un neurochirurgo che dovrà valutare come sia opportuno agire.
Da quanto riferisce i cavernomi hanno sanguinato e, quando ciò succede, l'indicazione a intervenire è perentoria, a meno di varie situazioni che potrebbero controindicare l'intervento.
Tenga presente che il trattamento dei cavernomi può essere eseguito con tecnia non invasiva, mediante la gamma-Knife, metodica che consente di bombardare con precisone millimetrica la lesione.
Ne parli con il neurochirurgo.
Cordialmente
la cosa migliore è farsi visitare da un neurochirurgo che dovrà valutare come sia opportuno agire.
Da quanto riferisce i cavernomi hanno sanguinato e, quando ciò succede, l'indicazione a intervenire è perentoria, a meno di varie situazioni che potrebbero controindicare l'intervento.
Tenga presente che il trattamento dei cavernomi può essere eseguito con tecnia non invasiva, mediante la gamma-Knife, metodica che consente di bombardare con precisone millimetrica la lesione.
Ne parli con il neurochirurgo.
Cordialmente
[#2]
Gentile Paziente,
stando alla sua descrizione del referto della Risonanza il cavernoma localizzato nel corno occipitale del ventricolo laterale sinistro difficilmente potrebbe essere all'origine del disturbo accusato all'arto superiore sinistro. Analogamente, il secondo cavernoma a livello del tronco encefalico, che tra l'altro è di una dimensione molto modesta, pur non avendone specificata l'esatta collocazione, dubito possa avere un ruolo nella patogenesi del suo disturbo. Sono ovviamente solo ipotesi, quali unicamente possono essere avanzate in un consulto online e senza avere visione diretta delle indagini eseguite, ma consideri per sentirsi più tranquilla che un evento emorragico è sempre abbastanza vistoso sotto il profilo clinico e che il cavernoma molto raramente sanguina e quando ciò accade le conseguenze non sono mai devastanti. Concludo, suggerendole se la fenomenologia persiste di farsi controllare da un Neurologo.
Cordialmente
stando alla sua descrizione del referto della Risonanza il cavernoma localizzato nel corno occipitale del ventricolo laterale sinistro difficilmente potrebbe essere all'origine del disturbo accusato all'arto superiore sinistro. Analogamente, il secondo cavernoma a livello del tronco encefalico, che tra l'altro è di una dimensione molto modesta, pur non avendone specificata l'esatta collocazione, dubito possa avere un ruolo nella patogenesi del suo disturbo. Sono ovviamente solo ipotesi, quali unicamente possono essere avanzate in un consulto online e senza avere visione diretta delle indagini eseguite, ma consideri per sentirsi più tranquilla che un evento emorragico è sempre abbastanza vistoso sotto il profilo clinico e che il cavernoma molto raramente sanguina e quando ciò accade le conseguenze non sono mai devastanti. Concludo, suggerendole se la fenomenologia persiste di farsi controllare da un Neurologo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#3]
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Sono stata dal neurochirurgo mesi fa e mi disse che avremmo monitorato con RM annuale la situazione.
Pensavo avesse sanguinato solo un cavernoma, mi conferma che ha sanguinato anche quello del pontomesencefalico?
Perché di quello mi avevano scritto sul referto (non sanguinante).
Se dovesse sanguinare il cavernoma in questa sede potrebbe dare i sintomi che riferisco?
La ringrazio!
Sono stata dal neurochirurgo mesi fa e mi disse che avremmo monitorato con RM annuale la situazione.
Pensavo avesse sanguinato solo un cavernoma, mi conferma che ha sanguinato anche quello del pontomesencefalico?
Perché di quello mi avevano scritto sul referto (non sanguinante).
Se dovesse sanguinare il cavernoma in questa sede potrebbe dare i sintomi che riferisco?
La ringrazio!
[#4]
Gentile Paziente,
integro la mia precedente risposta, che si è sovrapposta a quella del mio valente Collega, per evitarle confusioni interpretative.Se sanguina un cavernoma a livello del tronco encefalico può causare disturbi anche molto imponenti, per cui andrebbe rivalutata la condizione clinica residuata al precedente episodio. Concordo sul consiglio del Dott. Migliaccio di fare valutare il quadro RM ai fini di un approccio con tecnica non invasiva.
Cordialmente
integro la mia precedente risposta, che si è sovrapposta a quella del mio valente Collega, per evitarle confusioni interpretative.Se sanguina un cavernoma a livello del tronco encefalico può causare disturbi anche molto imponenti, per cui andrebbe rivalutata la condizione clinica residuata al precedente episodio. Concordo sul consiglio del Dott. Migliaccio di fare valutare il quadro RM ai fini di un approccio con tecnica non invasiva.
Cordialmente
[#5]
Ex utente
La ringrazio anche per la sua risposta Dott. Colangelo.
A marzo ho la prossima RM.
Vorrei solo capire un punto che non mi è chiaro, il cavernoma del pontomesencefalico in base a ciò che hanno scritto nel referto ha sanguinato?
Potrei attribuire i miei sintomi ad ansia e attacco di panico o non c'entrano nulla?
Vi ringrazio molto!
Auguro una buona giornata
A marzo ho la prossima RM.
Vorrei solo capire un punto che non mi è chiaro, il cavernoma del pontomesencefalico in base a ciò che hanno scritto nel referto ha sanguinato?
Potrei attribuire i miei sintomi ad ansia e attacco di panico o non c'entrano nulla?
Vi ringrazio molto!
Auguro una buona giornata
[#6]
Quando si rileva deposito emosiderinico ciò indica che un sanguinamento, anche minimo, vi è stato. Poter definire con esattezza se il suo attuale disturbo sia obbiettivo, ossia effettivamente riscontrabile all'esame neurologico, oppure una sua sensazione (come può accadere in corso di stati ansiosi) lo si può definire solamente attraverso una attenta valutazione clinica ( e per questa ragione nella mia prima risposta le suggerivo di rivolgersi ad un Neurologo/Neurochirurgo).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 07/01/2019.
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