Ernia discale

Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni, soffri da tempo di dolori alla schiena, ma non ho mai preso in seria considerazione questi dolori in quanto conduco una vita molto sedentaria e per lavoro passo parecchie ore sedute davanti al pc, ciononostante ultimamente questi dolori hanno iniziato ad acuirsi e si sono diffusi all’intera gamba sinistra fino al piede.
Ho deciso, dietro consulto medico, di effettuare una risonanza magnetica e l’esame ha evidenziato:
- alterazione della stativa per parziale perdita della fisiologica lordosi. Ridotti il segnale e l’ampiezza del disco intervertebrale in L5-S1 con evidenza, a tale livello, di un’ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra a sviluppo intraforaminale che impronta il sacco ditale e le strutture radicolari omolaterali.
Il mio medico curante mi ha prescritto 3 infiltrazioni di dopo medrol, con assunzione di Patrol compresse e due integratori, quali Combinerv e Cefalt.
Lungi da me scrivere per mancanza fiducia nel mio medico, che reputo una persona preparata, ciononostante vorrei avere un altro parere.
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile ragazzo,
nessun dubbio sulla validità del Suo medico curante, ma la valutazione specialistica si impone, in quanto i Suoi sintomi sono dovuti all'ernia repertata alla RM che ha effetto compressivo sulle radici nervose che vanno a costituire il nervo sciatico, ovvero il nervo da cui dipende la funzione degli arti inferiori e non solo.
I farmaci prescritti vanno bene ma essi agiscono sul dolore che può regredire, ma certo non rimuovono la sua causa ovvero l'ernia a rischio di danni maggiori.
E' pur vero che un'ernia discale può perdere di consistenza e "allegerire " la compressione sulle radici nervose, ma ciò non è predeterminabile nel futuro e pertanto non è prudente rischiare complicanze.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore
La ringrazio per pronta risposta, lei ipotizza la possibilità di eseguire un intervento chirurgico per correggere direttamente la causa del problema?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Direi di si, ma la certezza la si può dare dopo la visita
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dopo
Utente
Utente
Prenderò in considerazione il suo consiglio, la ringrazio nuovamente per l’attenzione rivoltami.
Buona serata