Un ragazzo di 19 anni operato per ematoma subdurale senza conseguenze può fare attività agonistica

Il ragazzo in questione è mio figlio, circa due mesi fa ha subito un intervento per ematoma subdurale in seguito ad un trauma cranico subito nei giorni precedenti, potrebbe essere stato causato da dei tuffi dal trampolino in piscina (non sa tuffarsi) in cui lui ha accusato dolore alla testa con capogiri oppure da colpi subiti in allenamento (pratica kickboxing a contatto pieno ed ha parecchi incontri disputati, mai ko, mai un conteggio) però in questo caso non ha riscontrato dolori o capogiri. Dopo l'intervento si è ripreso in fretta non riportando alcun danno nemmeno quelli temporanei quindi non ha fatto nessuna terapia riabilitativa in quanto non necessaria in ha avuto episodi apilettici o altri problemi di nessun genere. La Domanda è il neurochirurgo che lo ha operato mi ha detto che non avendo subito alcun danno ed essendo riuscito l'intervento perfettamente un volta calcificatosi lopercolo lui può fare tutto come prima, anche lo sport che praticava, premesso che mi fido del medico, però si parla di mio figlio quindi qualche altro parere non guasta avendo lui (mio figlio) accolto con gioia questa notizia.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
lasci che Suo figlio gioisca e non ci pensi più.
Se l'opercolo è intatto e combacia perfettamente con il resto del cranio, trascorsi prudentemente almeno 6 mesi, può riprendere gli sport che praticava, magari imparando a tuffarsi meglio.
Per quanto riguarda il kickboxing secondo alcuni studi è uno sport, al pari degli altri definiti "da contatto", che possono esporre, a lungo andare, a rischio di insorgenza di patologie neurodegenerative.
Ciò non vuol dire che tali sport vanno banditi. E' come se si vietasse l'uso dell'automobile perchè può essere a rischio di gravi incidenti.
Cordialmente
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Utente
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La ringrazio per la risposta che è stata esaustiva e rassicurante. La saluto cordialmente.