Disestesie alle dita della mano e rigidità all'arto superiore

Buongiorno,
dal mese di giugno 2019 ho un problema costante alla mano destra: senso di ipersensibilità continua ai polpastrelli e secondariamente rigidità muscolare alla mano, avambraccio e spalla e dolore al gomito.
Parlo di ipersensibilità perché non è un vero formicolio, ma il disturbo che avverto mi sembra di percepirlo superficiale, soprattutto quando tocco e prendo oggetti o le dita tra loro si toccano.
Il sintomo è costante ma ci sono particolari movimenti che tendono a peggiorare l’effetto, rendendolo quasi doloroso, come la flessione prolungata o la prono-supinazione.
Dormire non è un problema, anzi il riposo mi aiuta molto.
Ho utilizzato per un certo periodo un tutore steccato al polso nelle ore di lavoro, che riduce di molto la fase irritativa sensitiva, ma che sembra anche gravare un po’ sulla pesanteza dell’arto.
Ora sto usando una fascia elastica compressiva al gomito e i sintomi infiammatori si presentano affievoliti (sempre presenti quelli sensitivi, ma anche questi ridotti).
Dal punto di vista della forza, anche se l’arto superiore lo percepisco molto rigido, non ci sono problemi.
Il problema è arrivato dal nulla dopo una sessione di allenamento a tennis tavolo (un esercizio ripetitivo di servizio).
Lavoro anche molto al computer e al tavolo da disegno.
Da allora ho smesso con il tennis tavolo, ho provato a fare un mese di piscina, fatto sedute di osteopatia e fisioterapia, una decina di tecar (alcune dedicate anche ad una epitrocleite diagnosticata al gomito destro), più diversi esami che ora vado ad elencare.
Come esami ho svolto:
- risonanza magnetica nucleare aperta del tratto cervicale
- risonanza magnetica nucleare aperta della spalla
- risonanza magnetica nucleare chiusa di gomito, avambraccio, polso e mano
- una prima EMG/ENG (ma di soli elettrodi) ed una seconda EMG/ENG (completa di elettrodi ed aghi)
- radiografia al gomito
La risonanza cervicale ha evidenzato questo: in c3-c4 protrusione discoartrosica posterolaterale e intraforaminale sinistra, in c4-c5 bulging discoartrosico posterobilaterale sinistra e in c5-c6 a destra, in c6-c7 protrusione discoartrosica posterolaterale e intraforaminale destra.
Il neurologo però ritiene che non ci sia un nesso tra questa situazione cervicale e la sintomatologia.
La seconda EMG/ENG ha dato esito negativo come la prima ad eccezione di una leggera asimmetria del SAP da n. mediano, mi è stato quindi consigliato di fare una ecografia del decorso nervoso, che ho prenotato.
Gli altri esami tutti nella norma.
Svolgerò a breve anche una nuova risonanza magnetica del tratto sia cervicale che dorsale.
Si sono ipotizzate sinora le seguenti sindromi: sindrome dello stretto toracico, sindrome del tunnel carpale e più di tutte sindrome del pronatore rotondo.
Fatti gli ultimi esami avrò un nuovo consulto con il neurologo, ma sono qui anche per avere da voi qualche parere a riguardo.
Può esserci dietro proprio questa sindrome del pronatore rotondo?
Grazie.
[#1]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
È estremamente rara.
Il caso è da valutare clinicamente.
Raccomando di effettuare preliminarmente un esame di controllo della colonna cervicale come ha programmato ma consiglio vivamente di effettuarlo con apparecchio ad alto campo.
Cordialità.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la cortese risposta.
Sì, l'esame è con apparecchiatura chiusa a 1.5 Tesla e la svolgerò tra due settimane, poco prima invece è programmata l'ecografia del decorso nervoso.
Unico farmaco prescritto dal neurologo è stato il Lyrica che però non mi sembra abbia sortito alcun effetto. Preso 150 mg al giorno per circa 6 settimane, ora in diminuzione graduale.
Solo una sensazione di vertigine ogni tanto mi coglie, a fasi alterne, ma che il neurologo ha detto di trattare con fisioterapia e massaggi.
Magari torno a scrivere qui una volta ricevuti i risultati e fatto un controllo con il neurologo che mi ha in cura.
La ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
Non c'è di che.
Se vuole può comunicare con me anche direttamente via wapp o SMS al numero indicato.
Non sempre ho modo di verificare in tempo reale le altre modalità di comunicazione.
Cordialità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio, appena avrà qualche risultato in più vedrò di condividerlo con lei.
Saluti.