Microdiscectomia l5-s1
Egregi Dottori, gentili Dottoresse,
ho 36 anni, sto affrontando DOLOROSA convalescenza, dopo esser stato sottoposto, 20 giorni or sono, a microdiscectomia ad L5-S1 (causa importante ernia mediana, paramediana sx con impronta sul sacco durale e relativo coinvolgimento della radice nervosa).
Sin dai successivi primi giorni il dolore sciatico si è presentato (specie con i seppur cauti movimenti del bacino) e con tale dolore anche il formicolio leggero(dapprima raramente solo alle dita del piede sx e mai se retto in piedi).
Ad tre sono gli aspetti che destano in me preoccupazione:
- IL DOLORE SCIATICO: è rimasto quasi come prima dell’intervento, pressappoco nella stessa sintomatologia lungo tutto il territorio sciatico (coinvolgendo la zona esterna del polpaccio e della pianta del piede sx) ed in taluni movimenti in forma di “scossa” acuta lungo tutta la gamba sino al piede.
- il BRUCIORE: forte (al tallone, spesso all‘alluce, all’esterno della tibia, al polpaccio esterno e dietro il ginocchio e da li, verso la coscia e talvolta sino alla base del gluteo della gamba sx); il bruciore si presenta da sdraiato e si acuisce insopportabilmente al solo muovere le gambe o bacino, oppure sopraggiunge dopo prolungata permenenza in piedi.
- IL FORMICOLIO e la sensazione di TORPORE: (localizzato al tallone, alla pianta del piede ed in prospicienza delle dita del piede, anch’esse coinvolte ed in particolar modo l’alluce) Peggiorati in questi 5gg, come il bruciore compare sempre e molto accentuato, nel momento in cui io torni a sdraiarmi (in effetti se cammino non lo avverto), talvolta compare da seduto.
Il formicolio non era sintomo frequente prima dell’intervento, e la marcata comparsa si accompagna quasi sempre al bruciore, in conseguenza dei quali spesso non mi riesce di prender sonno.
QUESITI:
Visto il quadro di cui sopra, DEVO PREOCCUPARMI?
Per QUANTO TEMPO ed IN CHE MISURA posso considerare il decorso post-operatorio come “NORMALE” e quando “NON-NORMALE”?
Già grato, in attesa di cortese Vostro parere, cordialmente saluto.
PS indico se utile:
La dolorosa ernia cui ero soggetto, mi ha bloccato specie negli ultimi 2 anni(su 4)e le 2 ultime FORTI fasi acute invernali, mi hanno costretto al letto complessivamente 2 mesi e 1/2, dopo dei quali sono riuscito a camminare con l’ausilio di bastone(IMPOSSIBILITATO a POSIZIONE ERETTA).
Dopo l’intervento sono sempre riuscito a pormi correttamente in posizione eretta(SEMPRE BUSTINO) e a muovere cauti passi in casa; Negli ultimi gg sono rimasto come al solito a letto in posizione supina(talvolta sul fianco sx, chè sul dx non mi è possibile), alternando il riposo a momenti trascorsi camminando o sedendomi per il pasto(negli ultimi gg mi sono trattenuto in piedi/seduto per periodi di 2ore-2ore e 1/2).
Sforzi minimi: bottiglia d'acqua(2kg) e fisiologici(stipsi).
Mai rotazione, flessione anteriore/laterale.
SOSPESA assunzione di anti-infiammatori causa manifesta sensibilità capillare.
Grazie
ho 36 anni, sto affrontando DOLOROSA convalescenza, dopo esser stato sottoposto, 20 giorni or sono, a microdiscectomia ad L5-S1 (causa importante ernia mediana, paramediana sx con impronta sul sacco durale e relativo coinvolgimento della radice nervosa).
Sin dai successivi primi giorni il dolore sciatico si è presentato (specie con i seppur cauti movimenti del bacino) e con tale dolore anche il formicolio leggero(dapprima raramente solo alle dita del piede sx e mai se retto in piedi).
Ad tre sono gli aspetti che destano in me preoccupazione:
- IL DOLORE SCIATICO: è rimasto quasi come prima dell’intervento, pressappoco nella stessa sintomatologia lungo tutto il territorio sciatico (coinvolgendo la zona esterna del polpaccio e della pianta del piede sx) ed in taluni movimenti in forma di “scossa” acuta lungo tutta la gamba sino al piede.
- il BRUCIORE: forte (al tallone, spesso all‘alluce, all’esterno della tibia, al polpaccio esterno e dietro il ginocchio e da li, verso la coscia e talvolta sino alla base del gluteo della gamba sx); il bruciore si presenta da sdraiato e si acuisce insopportabilmente al solo muovere le gambe o bacino, oppure sopraggiunge dopo prolungata permenenza in piedi.
- IL FORMICOLIO e la sensazione di TORPORE: (localizzato al tallone, alla pianta del piede ed in prospicienza delle dita del piede, anch’esse coinvolte ed in particolar modo l’alluce) Peggiorati in questi 5gg, come il bruciore compare sempre e molto accentuato, nel momento in cui io torni a sdraiarmi (in effetti se cammino non lo avverto), talvolta compare da seduto.
Il formicolio non era sintomo frequente prima dell’intervento, e la marcata comparsa si accompagna quasi sempre al bruciore, in conseguenza dei quali spesso non mi riesce di prender sonno.
QUESITI:
Visto il quadro di cui sopra, DEVO PREOCCUPARMI?
Per QUANTO TEMPO ed IN CHE MISURA posso considerare il decorso post-operatorio come “NORMALE” e quando “NON-NORMALE”?
Già grato, in attesa di cortese Vostro parere, cordialmente saluto.
PS indico se utile:
La dolorosa ernia cui ero soggetto, mi ha bloccato specie negli ultimi 2 anni(su 4)e le 2 ultime FORTI fasi acute invernali, mi hanno costretto al letto complessivamente 2 mesi e 1/2, dopo dei quali sono riuscito a camminare con l’ausilio di bastone(IMPOSSIBILITATO a POSIZIONE ERETTA).
Dopo l’intervento sono sempre riuscito a pormi correttamente in posizione eretta(SEMPRE BUSTINO) e a muovere cauti passi in casa; Negli ultimi gg sono rimasto come al solito a letto in posizione supina(talvolta sul fianco sx, chè sul dx non mi è possibile), alternando il riposo a momenti trascorsi camminando o sedendomi per il pasto(negli ultimi gg mi sono trattenuto in piedi/seduto per periodi di 2ore-2ore e 1/2).
Sforzi minimi: bottiglia d'acqua(2kg) e fisiologici(stipsi).
Mai rotazione, flessione anteriore/laterale.
SOSPESA assunzione di anti-infiammatori causa manifesta sensibilità capillare.
Grazie
[#1]
Egregio signore, venti giorni sono ancora pochi per giudicare l'effetto dell'intervento.
Ritengo che, se le cose non migliorassero sostanziosamente ne giro di qualche settimana, si dovrebbe ricorrere a qualche nuovo accertamento neuroradiologico (ad es. una tac lombare)anche per escludere eventuali fatti infiammatori(a proposito: ha febbre?, la ferita è normale? gli esami ematochimici, tipo VES, D-Dimero, globuli bianchi...,sono nei limiti di norma?)
Aspetti ancora qualche breve tempo e se non vede miglioramenti (o peggio se vede peggioramenti) esegua gli accertamenti consigliati.
Il Chirurgo che la ha operato cosa dice?
Mi tenga informato e,nel frattempo,la saluto cordialmente
Ritengo che, se le cose non migliorassero sostanziosamente ne giro di qualche settimana, si dovrebbe ricorrere a qualche nuovo accertamento neuroradiologico (ad es. una tac lombare)anche per escludere eventuali fatti infiammatori(a proposito: ha febbre?, la ferita è normale? gli esami ematochimici, tipo VES, D-Dimero, globuli bianchi...,sono nei limiti di norma?)
Aspetti ancora qualche breve tempo e se non vede miglioramenti (o peggio se vede peggioramenti) esegua gli accertamenti consigliati.
Il Chirurgo che la ha operato cosa dice?
Mi tenga informato e,nel frattempo,la saluto cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Ex utente
Egregio Dottor Della Corte,
ringraziandoLa per la solerte cortese risposta, vado replicando alle questini da Lei menzionate, nell'indicare del mio stato di salute la totale assenza di febbre o altri disturbi, e di un normale e sano decorso della ferita (nel momento di togliere i punti, così si era espresso il mio medico curante).
Non ho a disposizione invece esiti di esami più approfonditi come da Lei indicati.
Ho inoltre contattato il medico che mi ha dimesso (collaboratore del chirurgo che mi ha operato) ma mi ha confermato di attendere il trascorrere di un mese dopo l'intervento allo scopo di prendere in considerazione un quadro stabilizzato.
Certo un particolare mi preme indicarLe, ovvero che dimesso 2 gg dopo l'operazione, ho affrontato un "faticoso e doloroso" viaggio di rientro a casa (ben più di 1 ora) e che nel sistemarmi a letto ho avvertito un dolore acuto e ben localizzato("puntifome")in profondità, quasi di LACERAZIONE, da farmi temere per la tenuta dei punti interni.
Certamente la mia improbabile valutazione si limita alla percezione del dolore allora percepito e che ho riavvertito con minore intensità nella zona.
Dolore e formicolio sopraggiunti hanno invece le caratteristiche descritte nella precedente seppur mison scordato di indicare che i muscoli del polpaccio sx sono molto dolorosi al tatto (come prima dell'evento chirurgico).
Non temo certo il dolore fisico, seppur non neghi, dopo il molto soffrire di quasti anni, una certa preoccupazione in merito al decorso.
Grazie per la preziosa Sua attenzione,
attendo la cortese Sua risposta.
ringraziandoLa per la solerte cortese risposta, vado replicando alle questini da Lei menzionate, nell'indicare del mio stato di salute la totale assenza di febbre o altri disturbi, e di un normale e sano decorso della ferita (nel momento di togliere i punti, così si era espresso il mio medico curante).
Non ho a disposizione invece esiti di esami più approfonditi come da Lei indicati.
Ho inoltre contattato il medico che mi ha dimesso (collaboratore del chirurgo che mi ha operato) ma mi ha confermato di attendere il trascorrere di un mese dopo l'intervento allo scopo di prendere in considerazione un quadro stabilizzato.
Certo un particolare mi preme indicarLe, ovvero che dimesso 2 gg dopo l'operazione, ho affrontato un "faticoso e doloroso" viaggio di rientro a casa (ben più di 1 ora) e che nel sistemarmi a letto ho avvertito un dolore acuto e ben localizzato("puntifome")in profondità, quasi di LACERAZIONE, da farmi temere per la tenuta dei punti interni.
Certamente la mia improbabile valutazione si limita alla percezione del dolore allora percepito e che ho riavvertito con minore intensità nella zona.
Dolore e formicolio sopraggiunti hanno invece le caratteristiche descritte nella precedente seppur mison scordato di indicare che i muscoli del polpaccio sx sono molto dolorosi al tatto (come prima dell'evento chirurgico).
Non temo certo il dolore fisico, seppur non neghi, dopo il molto soffrire di quasti anni, una certa preoccupazione in merito al decorso.
Grazie per la preziosa Sua attenzione,
attendo la cortese Sua risposta.
[#3]
Egregio signore, le consiglio di stare a riposo,se tutto sommato i disturbi sono abbastanza tollerabili sia pur con l'ausilio di farmaci,e di aspettare qualche settimana. Quindi potremo risentirci e valutare su cosa concretamente fare.
Mi tenga informato,cordialmente
Mi tenga informato,cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.9k visite dal 07/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.