Operazione ernia disco l5-s1

Buongiorno, ho 38 anni, sono maschio e volevo avere qualche consiglio per poter affrontare nel miglior modo il mio problema.
Da 8 mesi soffro di lombosciatalgia, con dolori forti e spesso invalidanti nel caso io non assuma antinfiammatori come il Voltaren 100.
I sintomi sono classici, dolore alla natica e alla zona posteriore della gamba, formicolii, leggera perdita di riflessi al tallone, ma nessun appariscente deficit motorio.
Aumento del dolore durante la guida e stando seduto per piu di 1 ora.
Diminuzione del dolore camminando o dormando.
Dopo RX, ECO parti molli e visite ortopediche e fisiatriche, e varie cure medicinali, una RMN, lo scorso mese, ha segnalato un erinia L5-S1 postero-laterale SX migrata in direzione caudale determinante evidente compressione radice S1 SX e evidente disidratazione disco (letterale).
Mi sono rivolto ad un neurochirurgo specialista in colonna vertebrale che mi ha proposto come UNICA soluzione valida un operazione molto invasiva (anestesia totale) di rimozione ernia e applicazione di 2 distanziatori intervertebrali in titano: 10 giorni di ospedale e 3 mesi di convalescenza.
Ora, sono parecchio perplesso... leggendo le risposte dei disponibilissimi neurochirurghi in questo sito, mi è sembrato di capire che l'operazione, soprattutto se altamente invasiva, sia da prendere in considerazione solo come ultima risorsa, non come la norma.
Mi chiedo se sia così necessario inserire distanziatori vertebrali quando si potrebbe magari operare con procedure microchirurgiche asportando l'ernia responsabile del problema o addirittura procedere con infiltrazioni epidurali per verificarne l'efficacia.
Non vorrei che questa "fretta di operare" non fosse direttamente collegata all'entità della mia patologia, peraltro non evidenziata come GRAVE dal referto della RMN...
In parole povere, non vorrei dover togliere il dente solo perchè cariato, soprattutto se è possibile procedere alternativamente, visto che OGNI INTERVENTO non è mai privo di rischi.
Mi consigliate di sentire l'opinione di altri neurochirurghi e/o neurologi o ortopedici?
GRAZIE per i consigli.
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Può esserle d'aiuto sentire un altro neurochirurgo per discutere con lui quale tipo di intervento eseguire.

Mi sa che l'ernia vada tolta... sulla valutazione se mettere o no un distanziatore interspinoso bisogna, come poi sempre, vedere il paziente, le lastre, e fare due chiacchere.

se ha dei dubbi senta un altro collega e valuti con lui la questione, mi sembra l'unica possibilità

Salve

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com