Mal di schiena e protrusioni discali

Insieme a varie altre patologie, tra cui un IMA pregresso con stent (del 2011, per cui assumo cardioaspirina, statina e betabloccante, oltre a gastroprotettore), soffro da alcuni mesi in maniera alterna e con esordi improvvisi di forti lombalgie localizzate per lo più in basso, quasi sulla linea superiore delle anche, che mi impediscono nelle fasi acute di piegarmi sui fianchi.

Ho fatto prima tac, poi risonanza.
Quest'ultima un mese fa ha dato questo risultato:
Si segnala ernia intraspongiosa a livello del corpo vertebrale di L4.
Moderate protrusioni degli anuli fibrosi da L2 a L5-LS1, in particolare
L3-L4 con compressione del sacco caudale e delle radici cui si associano fenomeni algodistrofici delle limitanti somatiche adiacenti.

Mi sono rivolto di recente prima a un neurochirurgo che non ha ritenuto la mia situazione particolarmente grave e mi ha consigliato un osteopata (sospettando una componente viscerale, dato che ho diverticoli e intestino irritabile) e delle infiltrazioni al rachide, oltre che una ginnastica posturale; subito dopo ho consultato un ortopedico che mi ha invece prescritto nicetile per 40 gg.
, paracetamolo al bisogno e cerotti anestetici, consigliandomi la visita di un fisioterapista e, in prospettiva, una ozonoterapia tac-guidata.

Premesso che non posso in nessun modo assumere FANS (per la concomitante cardioaspirina e per problemi gastro-intestinali cronici), ho optato su consiglio del medico di base per la terapia dell'ortopedico, Dopo settimane di nicetile ho avuto un relativo miglioramento, ma, appena ho smesso la cura, una nuova ricaduta.
Vorrei recarmi dal fisiatra, ma al momento sono restio a farlo per non espormi, in caso di terapie fisioterapiche prolungate, ai rischi della pandemia.
Vorrei insomma avere anche un vs.
parere per orientarmi in questa mia situazione complessa.
Grazie
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Premesso che non ho visto le immagini degli accertamenti neuroradiologici, in un caso clinico di una certa complessità per i pregressi fatti internistici, sarei prudente nel darLe consigli pressocchè perentori.
Se con i farmaci che sta già assumendo sta meglio in maniera sostanziale, non farei molto altro.
Al massimo, aggiungerei l'uso di un corsetto semirigido, per i prossimi 2-3 mesi, durante la stazione eretta.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore per il parere. Il corsetto lo possiedo già e lo uso quando esco di casa.
Mi chiedo se si possa prolungare ancora la cura del Nicetile e per quanto, dopo oltre un mese di terapia prescrittami. Mi aveva dato un miglioramento parziale, non proprio sostanziale, ma se serve e non fa male lo prendo ancora un po'.
Le chiedo anche se secondo lei un osteopata potrebbe nel caso essermi utile, anche se l'osteopatia a quanto so non è disciplina scientifica.
Mi chiedo infine, e questo è un dubbio importante, se la statina (prendo Torvast 40 da quasi 10 anni) non possa aggravare i miei problemi (anche se il mio medico dice di no, perché il cpk è nei limiti). Grazie
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Sì, prolunghi pure il Nicetile, magari dopo un intervello di una settimana e per un altro mese.

No, non vedo una particolare utilità dell'osteopata.

A livello neurochirurgico non ci sono problemi, indipendentemente dal cpk.
Cordialmente.
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