Gentile Dott. Colangelo
Gentile Dottore, ho provato varie volte a scrivere nella sezione neurologia e non ho avuto risposta, non lo dico per lamentela ma solo per chiarezza poiché se visitasse il mio storico consulti li vedrebbe e volevo spiegarle perché le scrivo qui in neurochirurgia che è la sua sezione.
Anzi, sono molto riconoscente del servizio su base volontaria che assicurate a tutti noi cittadini e un enorme grazie non può che esservi indirizzato.
Mi vorrei scusare per il disturbo nell'averle intestato il consulto però ho visto che pur essendo referende d'area neurochirurgia ha una sepcializzazione in neurologia e non avendo avutoivi risposta vorrei poterle scrivere.
Mi rendo conto della stupidità della domanda, ma vorrei avere un parere più esperto di una mia fantomatica ricerca anche su google dove la veridicità delle informazioni quando non istruiti come me su un argomento è rasente al nullo.
Ricordo che negli anni dell'università (almeno 3 anni di fila) ho dormito veramente molto poco per tempi lunghissimi forzandomi a stare sveglio per studio.
Io dormo bene 7-8 ore a notte mi portano a un completo eprofondo riposo, però in quel periodo arrivavo anche a dormire solo 2-3 ore per notte, non percé insonne ma perché tra lavoro (bar notturno) e studio ho dovuto farlo.
Provavo solo un grande senso di sonno giornaliero però non sono mai caduto nel sonno improvviso durante la giornata.
Domanda1: Detto questo, con tali premesse, vorrei chiedere qualche chiarimento medico se sia vero quanto spesso si legge o sente dire che una privazione prolungata e forzata del sonno porti a morte di neuroni o se sia una delle tante dicerie scientificamente infondate.
Domanda2: Vorrei chiedere poi un approfondimento (oltre se sia vero o meno della morte di una parte di neuroni) cosa possa accadere a livello organico privandosi di così tanto sonno e dormire solo 3-5 ore a notte per mesi come mi è accaduto.
Cioè sul mio lungo termine che danni potrei aver apportato al mio cervello con morte di qualche neurone?
Grazie a Lei Dottore.
Anzi, sono molto riconoscente del servizio su base volontaria che assicurate a tutti noi cittadini e un enorme grazie non può che esservi indirizzato.
Mi vorrei scusare per il disturbo nell'averle intestato il consulto però ho visto che pur essendo referende d'area neurochirurgia ha una sepcializzazione in neurologia e non avendo avutoivi risposta vorrei poterle scrivere.
Mi rendo conto della stupidità della domanda, ma vorrei avere un parere più esperto di una mia fantomatica ricerca anche su google dove la veridicità delle informazioni quando non istruiti come me su un argomento è rasente al nullo.
Ricordo che negli anni dell'università (almeno 3 anni di fila) ho dormito veramente molto poco per tempi lunghissimi forzandomi a stare sveglio per studio.
Io dormo bene 7-8 ore a notte mi portano a un completo eprofondo riposo, però in quel periodo arrivavo anche a dormire solo 2-3 ore per notte, non percé insonne ma perché tra lavoro (bar notturno) e studio ho dovuto farlo.
Provavo solo un grande senso di sonno giornaliero però non sono mai caduto nel sonno improvviso durante la giornata.
Domanda1: Detto questo, con tali premesse, vorrei chiedere qualche chiarimento medico se sia vero quanto spesso si legge o sente dire che una privazione prolungata e forzata del sonno porti a morte di neuroni o se sia una delle tante dicerie scientificamente infondate.
Domanda2: Vorrei chiedere poi un approfondimento (oltre se sia vero o meno della morte di una parte di neuroni) cosa possa accadere a livello organico privandosi di così tanto sonno e dormire solo 3-5 ore a notte per mesi come mi è accaduto.
Cioè sul mio lungo termine che danni potrei aver apportato al mio cervello con morte di qualche neurone?
Grazie a Lei Dottore.
[#1]
Gentile Paziente,
innanzitutto la ringrazio per il suo garbato apprezzamento e mi scuso se non ho visto immediatamente la sua richiesta personalizzata.
Le rispondo tranquillizzandola del tutto, perché l'effetto immediato della mancanza di sonno non consiste nella morte dei neuroni ma unicamente in eccessiva sonnolenza diurna, che comporta sia ridotto funzionamento nelle attività lavorative che tendenza a colpi di sonno. Se questo non le è mai capitato ad onta delle poche ore che è stato solito dormire per anni, ciò significa che lei rientra nella categoria dei "dormitori corti", ossia di persone che hanno bisogno di un numero di ore di sonno più basso di quello standard (6-8) per restaurare il metabolismo encefalico.
Se vuole ulteriori ragguagli su quanto le ho appena accennato, può leggere il mio articolo sul sonno di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
innanzitutto la ringrazio per il suo garbato apprezzamento e mi scuso se non ho visto immediatamente la sua richiesta personalizzata.
Le rispondo tranquillizzandola del tutto, perché l'effetto immediato della mancanza di sonno non consiste nella morte dei neuroni ma unicamente in eccessiva sonnolenza diurna, che comporta sia ridotto funzionamento nelle attività lavorative che tendenza a colpi di sonno. Se questo non le è mai capitato ad onta delle poche ore che è stato solito dormire per anni, ciò significa che lei rientra nella categoria dei "dormitori corti", ossia di persone che hanno bisogno di un numero di ore di sonno più basso di quello standard (6-8) per restaurare il metabolismo encefalico.
Se vuole ulteriori ragguagli su quanto le ho appena accennato, può leggere il mio articolo sul sonno di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore mille grazie per lasua gentile risposta e ne approfitto per augurarle Buon Anno.
In effetti accusavo parecchia sonnolenza, normalmente dormo 7/8 ore e quell'accoumulo di stanchezza è stato forzoso più che naturale. Mi spaventa infatti esser passato dalle naturali 8 che mi riposano alle 2/3 per LUNGO tempo. Non è tanto il breve periodo ma l'averlo iterato il dubbio.
Vorrei chiederle un ultimo chiarimento, nell'eventualità una persona si forzi come dicevo a non dormire per mesi/anni questo può provocare alngo andare morde e necrosi di neuroni?
Purtroppo diciamo l'errore l'ho fatto a suo tempo, mi chiedo però se questa eventualità sussista. Cioè se scientificamente è dimostrato che non dormire abbastanza per anni porti a morte di neuroni o altro.
La ringrazi nuovamente.
In effetti accusavo parecchia sonnolenza, normalmente dormo 7/8 ore e quell'accoumulo di stanchezza è stato forzoso più che naturale. Mi spaventa infatti esser passato dalle naturali 8 che mi riposano alle 2/3 per LUNGO tempo. Non è tanto il breve periodo ma l'averlo iterato il dubbio.
Vorrei chiederle un ultimo chiarimento, nell'eventualità una persona si forzi come dicevo a non dormire per mesi/anni questo può provocare alngo andare morde e necrosi di neuroni?
Purtroppo diciamo l'errore l'ho fatto a suo tempo, mi chiedo però se questa eventualità sussista. Cioè se scientificamente è dimostrato che non dormire abbastanza per anni porti a morte di neuroni o altro.
La ringrazi nuovamente.
[#3]
Caro ed affezionato Utente,
nel ringraziarla per il cortese apprezzamento espresso nella recensione, La tranquillizzo ulteriormente. Poiché il ricambio metabolico il cervello lo effettua prevalentemente nel corso delle ore di sonno (come può leggere più dettagliatamente nel mio articolo), se per lungo periodo di tempo non si dorme affatto, si creano condizioni di sofferenza dei neuroni che può sfociare in conseguenze cliniche evidenti. Poiché non riferisce di problemi particolari, non deve avere alcun timore. Per ultimo, tenga conto di un particolare non trascurabile: il cervello, in quanto l'organo più importante, possiede una serie di meccanismi di auto-regolazione che gli consentono di proteggersi nei confronti di una gran serie di insidie.
Contraccambio con viva cordialità gli auguri di buon anno.
nel ringraziarla per il cortese apprezzamento espresso nella recensione, La tranquillizzo ulteriormente. Poiché il ricambio metabolico il cervello lo effettua prevalentemente nel corso delle ore di sonno (come può leggere più dettagliatamente nel mio articolo), se per lungo periodo di tempo non si dorme affatto, si creano condizioni di sofferenza dei neuroni che può sfociare in conseguenze cliniche evidenti. Poiché non riferisce di problemi particolari, non deve avere alcun timore. Per ultimo, tenga conto di un particolare non trascurabile: il cervello, in quanto l'organo più importante, possiede una serie di meccanismi di auto-regolazione che gli consentono di proteggersi nei confronti di una gran serie di insidie.
Contraccambio con viva cordialità gli auguri di buon anno.
[#4]
Ex utente
Mi sono preso un po' di tempo per leggere il suo link che è davvero dettagliato e di estremo interesse.
Le vorrei porre davvero un'ultima domanda dopo di che non la tedierò oltre :)
Scriveva che "se per lungo periodo di tempo non si dorme affatto, si creano condizioni di sofferenza dei neuroni che può sfociare in conseguenze cliniche evidenti."
Le vorrei chiedere se tali "conseguenze" che rammenta siano nel caso reversibili o meno.
Insomma se appunto nonostante ci sia una protratta privazione forzata prima o poi ci si addormenti prima di arrecare danno e le conseguenze di cui parla siano reversibili.
Spero di non averladisturbata troppo :.)
Le vorrei porre davvero un'ultima domanda dopo di che non la tedierò oltre :)
Scriveva che "se per lungo periodo di tempo non si dorme affatto, si creano condizioni di sofferenza dei neuroni che può sfociare in conseguenze cliniche evidenti."
Le vorrei chiedere se tali "conseguenze" che rammenta siano nel caso reversibili o meno.
Insomma se appunto nonostante ci sia una protratta privazione forzata prima o poi ci si addormenti prima di arrecare danno e le conseguenze di cui parla siano reversibili.
Spero di non averladisturbata troppo :.)
[#5]
Non mi ha disturbato ed ancora una volta la ringrazio per l'ulteriore cortese recensione, caro amico. Non deve nutrire queste perplessità, perché per addivenire ad un danno significativo legato alla deprivazione di sonno occorre un periodo veramente lungo (di anni) di assoluta insonnia. Oltre tutto, la sua età giovanile le ha consentito di recuperare egregiamente per il tempo in cui è stato costretto a ridurre la durata del sonno. Quindi, semmai a quel tempo si sia verificata un condizione di minima sofferenza questa deve considerarla attualmente completamente regredita.
Spero di averla definitivamente tranquillizzata.
Spero di averla definitivamente tranquillizzata.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 30/12/2020.
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