Discectomia l3/l4 e disfunzione erettile

Buongiorno, grazie della possibilità di sentire un vostro parere innanzitutto.

Il 10 marzo sono stato operato di discectomia percutanea l3/l4 per una fastidiosa protrusione che mi comprimeva il nervo crurale.
Intervento effettuato in anestesia locale e blanda sedazione che però mi ha permesso di addormentarmi quell' attimo che hanno eseguito l'intervento.
Una volta nella camera del day hospital continuo a riposare e vengo dimesso dopo qualche ora con delle parestesie alla coscia sx che vengono ritenute normali.
Nel corso dei giorni mi accorgo che non riesco ad ottenere un'erezione completa sia voluta che spontanea/notturna e comincio a preoccuparmi.
Sento il medico dell'ospedale che dice che le parestesie sono normali e la disfunzione e solo un'aspetto psicologico e quindi mi reco da un'andrologo.
L'andrologo dopo una visita accurata presuppone che sia una questione post intervento, anche a causa della puntura di anestesia locale sulla schiena.
Successivamente un neurochirurgo che mi ha visitato allo stesso modo non ha rilevato danni neurologici.
Non ho un'accenno di erezione da circa 24 ore, neanche stanotte io non so che fare e che pensare, il pene lo vedo anche molto piu piccolo di prima, non ho mai sofferto di nessun disturbo della sfera sessuale e non so dove sbattere la testa E sono molto preoccupato.
Scusatemi se mi sono dilungato troppo.
Aspetto una cortese risposta.

Saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Lei per anestesia locale intende l'anestesia epi (o peri)durale?
Oltre al disturbo di potenza, avverte altri disturbi, considerato che, da come mi è parso di capire, le parestesie alla coscia sono rientrate?
Dovrebbe specificare che tipo d'intervento Le hanno fatto (dire percutaneo non è sufficiente); per tale motivo dovrebbe richiedere la cartella clinica e riportare il verbale operatorio.
Il fatto da Lei riferito mi lascia un po' perplesso, in quanto tale complicazione (in sè molto rara) può emergere in un intervento classico a cielo aperto, nel corso del quale il Chirurgo è "costretto" a lavorare sulle radici, ad esempio divaricandole.... Nella percutanea, unicamente per tale aspetto, al pari di altri tipo di interventi più moderni, il Chirurgo quanto più si approfondisce, tanto più si allontana dall'involucro durale. Per tale motivo, a meno che non siano stati utilizzati mezzi chimici (gas compresi) o fisici (passaggio di energia...), vedo una ben difficile possibilità di avere un danno simile.
Se ha piacere, specifichi quanto richiest.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
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Buongiorno Dottore, grazie per la gentile risposta, il problema sembra rientrato completamente grazie al cielo.
Cordiali saluti
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