Idrocefalo tetraventricolare

Buongiorno, scrivo per mio padre che da un paio d'anni presenta una sintomatologia motoria che ormai gli impedisce di camminare agevolmente.
Da un po' di tempo ha avuto un peggioramento in tal senso, cosa che inizialmente i medici curanti attribuivano alla sedentarietà dovuta a Retinite Pigmentosa e alla sua non autosufficienza nella vita quotidiana.
I sintomi principali sono: estrema difficoltà nel camminare (andamento trascinando i piedi per terra; ora ha estrema difficoltà persino nel fare un paio di metri, con continue cadute) e incontinenza urinaria (da notare che presenta anche un'ipertrofia prostatica che cura da anni); non sembra possedere segni di demenza, perlomeno accentuata.
Da una RM all'encefalo è emersa una condizione di idrocefalo normoteso.
Premesso che stiamo prendendo un appuntamento con un neurochirurgo, vi chiedo gentilmente un parere sullo stato della malattia, sulle possibilità di un'eventuale operazione e su come procedere in generale dal punto di vista di visite, esami etc.
Di seguito riporto il referto della RM:

"Nota condizione di idrocefalo tetraventricolare, con ventricoli laterali asimmetrici per modesta prevalenza dimensionale di quello sinistro e minimi segni di riassorbimento liquorale transependimale; scarsa rappresentazione degli spazi liquorali della convessità, segni di accelerazione patologica del flusso liquorale a livello del III ventricolo.

Non ostruzioni meccaniche nell'Acquedotto di Silvio.

Piccolo focolaio di gliosi nella sostanza bianca frontale subcorticale a destra.

Non lesioni ischemiche recenti ne' aree di impregnazione contrastografica di significato patologico dopo la somministrazione del mdc.

Strutture mediane in asse.

Utile correlazione con i dati clinici: idrocefalo normoteso?
- e follow up.

Sinusopatia infiammatoria cronica del seno mascellare dx e sinusopatia cistica del seno mascellare sn.
"

Grazie
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Utente,
il quadro sintomatologico che ha descritto per suo padre configura quasi del tutto la cosiddetta triade di Hakim, caratterizzata da disturbo dell'andatura, incontinenza urinaria e declino cognitivo lieve e che rappresenta il correlato clinico del cosiddetto "idrocefalo normoteso". Ciò significa che non è un idrocefalo ipertensivo e che non causa pertanto una sindrome di ipertensione endocranica ma è responsabile della sintomatologia appena citata. Il trattamento è di competenza neurochirurgica e consiste nell'applicare una derivazione liquorale dal ventricolo laterale al peritoneo. La prognosi è generalmente soddisfacente.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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