Ernia del disco, intervento di microdiscectomia e tessuto cicatriziale

Buongiorno, soffro da 9 anni di protusione discale sx L5-S1, dopo svariati sistemi di "tamponamento" del problema il 30 marzo 2009 sono stato sottoposto a intervento di microdiscectomia con impianto di protesi DIAM, in quanto la RMN ALCT dimostrava che l'anello a ridosso dell'ernia non lavorava in asse, per questo bisogno di protesi DIAM. (Scusate la spiegazione terra terra..)
A distanza di oltre 3 mesi i dolori ci sono ancora a livello del piede (tallone), dorsali e interessano anche la zona cervicale. Il punto più doloroso è comunque a livello dorsale-lombare. Dopo vari chiarimenti con il neurologo e pazienza sono stato invitato a fare una RMN. Risultato: "Il canale vertebrale presenta sia a livello cervicale-dorsale che lombo sacrale normali dimensioni. Ipolucentezza nelle immagini dipendenti dal T2 del disco intervertebrale L5-S1 in relazione a fatti degenerativi. Allo stesso livello esiti di discectomia sinistra con presenza di notevole quantità di tessuto cicatriziale che contorna da questo lato sacco durale e nel cui contesto appare parzialmente inglobata la corrispondente radice S1 sinistra.
Non immagini riferibili alla presenza di ernie discali recidive..."
La domanda è se questo tessuto cicatriziale possa riassorbirsi, oppure sono destinato a supporre un altro intervento chirurgico valutando le conseguenze?
Attendo gentilmente suggerimenti, grazie e distinti saluti
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve

Dal momento che lei ha, a quanto sembra, delle aderenze cicatriziali, forse sarebbe meglio che si recasse, in prima istanza, presso un centro di terapia del dolore per valutare l'utilità di una o piu infiltrazioni peridurali.

Di solito il primo passo da fare è quello. Poi si valuta, in maniera molto cauta, l'uso di ozono a livello foraminale ( solo pochi centri lo fanno, e non confonda questo ozono, portato molto in profondità, rispetto a quello iniettato superficialmente nei muscoli del tratto lombare, che nel suo caso non serve a niente).
Solo in ultima istanza si propone un intervento di "revisione" del cavo chirurgico.

P.S: A Padova sono molto bravi in terapia del dolore

La saluto

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta tempestiva, dunque non c'è nessuna possibilità, visto che sono passati solo 3 mesi, che queste aderenze diminuiscano nel tempo. Uno deve tenersele a quanto pare, grazie
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
No, non fraintenda.

Possono passare da sole, anche facendo sport. La visita presso unc entro di terapia del dolore serve per valutare se con una procedura anche relativamente semplice, come una infiltrazione, la cosa migliora prima ed evitando dolore ( che evidentemente le da fastidio, senno non richiedeva un consulto).

Un saluto