valutazione effettiva necessità di intervento chirurgico ed eventuale tipologia consigliata

riporto quanto refertatomi dopo una RM effettuata alla colonna lombare:
"A livello L5-S1 ove si osserva riduzione in altezza del relativa spazio intersomatico, si apprezza ampia e volumunosa protrusione erniaria, parzialmente migrata in basso, a sede mediana - paramediana e posterorelaterale sinistra responsabile di evidente impronta sul sacco durale con compressione e obliterazione del ganglio nervoso omolaterale sottostante.

Riduzione dello spessore e dell'intensità di segnale dei restanti dischi intersomatici esaminati che mostrano regolare profilo posteriore.

segni di spondilosi, non aree di alterata intensità di segnale nel contesto del cono midollare, nei limiti l'ampiezza del canale spinale.

Necessario videat clinico specialistico neurochirurgico.
"

affetto da un dolore acuto localizzato zona retrogluteo sx che irradiandosi sulla gamba coinvolgeva la stessa fino al tallone che mi impediva di camminare mi sono sottoposto ad un periodo di riposo a letto con assunzione di aceclofenac, Nicetile 500 e Tricortin 1000;
dopo 2 settimane il dolore alla gamba si è alleviato ma quello al retrogluteo permane inficiando la corretta deambulazione e posizone posturale e pertanto mi sono sottoposto a RM di cui sopra.
Dovrò necessariamente operarmi?
quali rischi corro?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Se il dolore è importante...e altera considerevolmente la qualità della vita e/o si riscontrano evidenti deficit neurologici all'arto inf. sin., direi che l'indicazione chirurgica ci sia pienamente.
I rischi, che sono principalmente inferiori a quelli che dovrà affrontare se decidesse di non operarsi, potrebbero consistere in un 'accentuazione di eventuali deficit ora già presenti: ma tenga presente che ora come ora ne va la qualità della vita.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
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